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La marcia dei trattori verso Roma fa tappa ad Ariccia: raduno degli agricoltori a ridosso di via Ardeatina

La lunga marcia dei trattori, diretti verso la Capitale, passa anche per i Castelli Romani. Dalla mattinata di oggi alcuni partecipanti, con tanto di trattore al seguito, simbolo della protesta degli agricoltori che sta imperversando nella Penisola, si stanno radunando in un terreno nella zona di via Ardeatina, precisamene in via dell’Agricoltura, nel territorio di Ariccia.

E’ questo uno dei punti di ritrovo dei partecipanti che dovrebbero giungere soprattutto dal sud Italia, per rispondere alla chiamata dell’associazione Comitati Agricoli Riuniti.

Presidiata dalle forze dell’ordine, l’area individuata ai Castelli Romani è stata già dotata di bagni chimici e nelle prossime ore sono previsti maggiori allestimenti per ospitare i partecipanti alla protesta, che stazioneranno qui in attesa del “grande corteo” annunciato per i prossimi giorni a Roma.

Altri luoghi di ritrovo, autorizzati dalla Questura fuori dal Raccordo Anulare, sono Formello, Capena e Torrimpietra. Sul posto si attendono pullman e mezzi dalle regioni del Sud italia, mentre sono già presenti alcuni imprenditori agricoli del territorio dei Castelli Romani, che da tempo chiedono la regolamentazione dei prezzi, troppo svantaggiosi per i produttori, e la valorizzazione dei prodotti italiani.

“Il presidio, qui, è in allestimento e da stasera inizeranno ad arrivare i mezzi fino al clou previsto tra domenica e lunedì – ha detto Danilo Calvani, presidente Comitati Agricoli Riuniti -. Cercheremo di avere un’evidente forma di protesta e poi vedremo il da farsi”.

“Chiediamo l’annullamento di tutti i patti bilaterali. Contestiamo il Green corridor perché permette di importare prodotti da paesi che non rispettano le nostre stesse norme fito-sanitarie e questa è concorrenza sleale – ha sottolineato Calvani rimarcando le motivazioni della protesta contro le politiche agricole dell’Unione europea -. In dieci anni il 40% delle aziende agricole è scomparsao e questo non è più accettabile”.

Forte la protesta anche nei confronti della Coldiretti, accusata dai manifestanti di “aver difeso solo ed esclusivamente i propri interessi nelle sedi di Bruxelles” e di mettere in atto “l’ennesima falsità anche sul palco di Sanremo”.

“Non andremo a Sanremo – hanno detto dal CRA – ma la nostra musica si sentirà. Eccome se si sentirà”.

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