Con nota dello scorso 9 gennaio la Prefettura di Roma ha confermato che la petizione popolare presentata dal Comitato “Avanti Marino” sull’ex Ostello deve essere discussa in Consiglio Comunale.
Il comitato cittadino aveva presentato a settembre del 2023 la sottoscrizione di ben 693 cittadini, con la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale (aperto), al fine di consentire un confronto fra l’Amministrazione e la comunità locale sul destino della struttura marinese. Ha fatto discutere, infatti, la Delibera di Giunta comunale n. 118 di giugno 2023, con la quale l’Amministrazione del Sindaco Stefano Cecchi ha concesso l’ex Ostello in uso gratuito all’ODCEC (Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) di Velletri.
La richiesta di convocazione del Consiglio comunale è stata avanzata in forza dell’art. 23 dello Statuto comunale sul “Diritto di Petizione”, e degli artt. 1,2,3,4,5 del Regolamento attuativo di partecipazione, in cui è previsto oltre al limite minimo di firme stabilito nel numero di 200 cittadini, anche la convocazione del consiglio entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza all’ufficio protocollo del Comune di Marino.
Vista l’inerzia del Comune il comitato “Avanti Marino” ha presentato un esposto.
“La Prefettura ha confermato che la petizione popolare sull’Ostello, non poteva e non può essere sottratta agli “strumenti partecipativi e alla discussione dell’assise consiliare” – hanno detto dal comitato cittadino -. Quindi, la petizione deve essere discussa dal Consiglio comunale!
Adesso la “palla”, ovvero “patata bollente”, passa al sindaco Cecchi ed al Presidente del Consiglio Pisani, ai quali spetta l’onere di fornire le dovute spiegazioni alla Prefettura di Roma, ma anche ai cittadini di Marino, in merito alla pervicace violazione della normativa sul diritto di partecipazione democratica, relativamente alla petizione popolare sulla questione “OSTELLO”, ingiustificatamente soppressa”.