Due serate tutte sold out, biglietti andati a ruba in meno di 24 ore, tante risate sul palco, ma sopratutto tanta amicizia e amore verso il prossimo. E’ questo e tanto altro l’ormai 50enne gruppo teatrale dialettale di Velletri “Già e non ancora”, che mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre hanno portato in scena l’esilarante commedia dal titolo “Gliocia Strovita”.
Le poltrone del Teatro Artemisio Volontè a stento hanno contenuto il grande pubblico accorso per assistere alla rappresentazione teatrale, che riscopre la parlata genuina e divertente di un tempo, rispolverando aneddoti e storie che sono parte integrante del patrimonio intangibile di una comunità.
La storia del gruppo teatrale dialettale di Velletri
Sul palco hanno recitato, in strettissimo dialetto veliterno, 12 membri del gruppo teatrale tra grandi e piccoli: persone comuni unite da una profonda amicizia che traspare durante gli spettacoli, ben visibile in quell’empatia nella recitazione che permette di avere sempre la battuta pronta, e sempre diversa. Un gruppo nato quasi per caso 50 anni fa, quando, dedito come sempre al sostegno di ragazzi in difficoltà e alle persone più bisognose, nell’ambito dell‘Oratorio Salesiani di Velletri, aveva bisogno di aiuti economici.
“Una cambiale non pagata”, dai racconti, pare abbia fatto nascere la fortunata idea di mettersi all’opera facendo nascere poco a poco un gruppo teatrale apprezzatissimo e molto seguito. Dalle prime barzellette animate nel vecchio teatro della Chiesa di San Salvatore, fino a commedie ben più strutturate, che hanno visto tra i protagonisti solo per citarne alcuni: Franco Montellanico, Patrizio Quaglia, Giuseppe Masella e Massimo Barigia. La prima commedia vera e propria, dal titolo “O processo”, fu un successo, e da lì è stato un crescendo.
Il motivo del successo
L’improvvisazione è la chiave di volta di uno spettacolo che di volta in volta appare diverso, senza un copione ben preciso. Ma c’è molto di più. C’è la voglia di riscoprirsi in storie comuni, nei ricordi dei propri cari e di un tempo andato, come pure di ridere sonoramente. “Gliocia Strovita”, ossia “Lucia Istruita”, ha come trama la storia di una ragazza di nome Lucia che vanta una certa cultura, a differenza del suo amico d’infanzia “Ntonio, partito per il militare e poco istruito, che però è perdutamente innamorato di lei. E da qui sketch e paradossi la fanno da padrone.
Il motivo di così tanto apprezzamento? “Siamo genuini” risponde Corrado Mammucari, uno dei membri del gruppo. “Tra noi c’è un rapporto di fiducia, di complicità – racconta ancora – e quando proviamo ci muoviamo dalle risate e spesso dobbiamo interrompere perchè non riusciamo ad andare avanti. Ecco, forse è perchè siamo noi per primi a divertirci”.
Risate e solidarietà
Senza dimenticare le origini del gruppo teatrale, e la missione di aiutare chi ne ha più bisogno, il ricavato degli spettacoli viene devoluto in beneficenza. Quest’anno a beneficiarne sono state tre associazioni del territorio: Associazione ALBA di Lariano, LAIC – Libera Associazione Invalidi Civili di Velletri e l’associazione Talita Kum sempre di Velletri.
Il gruppo dialettale di Velletri “Già e non ancora” ha all’attivo 7 commedie, ognuna necessità di una lunga preparazione, di almeno due anni, considerato il tempo che ogni componente dedica al progetto sottraendolo al lavoro e alla famiglia. Ma la voglia di fare di certo non manca ed è già in lavorazione un nuovo spettacolo.
A febbraio il gruppo porterà in scena la commedia “Mo stemo meno”, che ancora una volta, promette risate a crepapelle. Una notizia che farà sicuramente piacere ai tanti cittadini veliterni desiderosi di assistere alo spettacolo ma che non sempre riescono a trovare biglietti disponibili…
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