Politica

Velletri, case popolari: tanti cittadini in Comune per l’incontro sulla “trasformazione del diritto di superficie in proprietà”

Sala Tersicore gremita, nel pomeriggio di lunedì 11 dicembre, presso il Palazzo comunale di Velletri, per la presentazione del Regolamento per la Determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree comprese all’interno dell’ex zona 167. Col via libera, arrivato nel mese di novembre, si è infatti proceduto alla storica approvazione della “trasformazione” del diritto di superficie in diritto di proprietà degli immobili ubicati nel Comune di Velletri.

Moderato da Claudia Pezzotti l’incontro ha visto convenire decine di cittadini e si è aperto coi saluti istituzionali del Sindaco Ascanio Cascella: “Siamo sicuri e fiduciosi che tutto andrà come ci aspettiamo e si aspettano i cittadini”, ha dichiarato il Sindaco, che ha svelato come “l’Amministrazione ha la volontà di procedere ad un’estensione anche ad altri immobili”, tra cui quelli dell’Ater.

Nel suo intervento l’assessore al patrimonio Cristian Simonetti ha ringraziato i presenti ed evidenziato come la presentazione del Regolamento fosse sul programma elettorale della coalizione: “Abbiamo preso di petto il tema, partendo da quanto era stato fatto dalla precedente amministrazione e siamo certi che la cittadinanza risponderà favorevolmente, sia per le casse comunali che per la possibilità che ognuno avrà di avere il possesso pieno dell’immobile”.

Il consigliere comunale Andrea Bizzarri, ha esordito ringraziando tutti i componenti della Commissione da lui presieduta, di maggioranza ed opposizione. “Insieme abbiamo dato ai cittadini un regolamento assolutamente congeniale allo scopo. Con una unità d’intenti e una volontà chiara e specifica siamo riusciti a portare a termine un nostro chiaro obiettivo elettorale e abbiamo fatto un grande lavoro per la città e per i cittadini”. “Il Regolamento si basa “sull’art. 31 della Legge finanziaria del ’98, che dà la possibilità ai possessori degli immobili ad uso abitativo di poter trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà. I cittadini interessati – ha evidenziato Bizzarri – potranno far domanda a partire dal 1° febbraio 2024, per dar modo agli uffici comunali preposti di lavorare al meglio”. “Si tratta di un grande risultato raggiunto in pochi mesi, per restituire dignità ad una città intera”, ha aggiunto con orgoglio Bizzarri, consapevole di come la manovra fosse attesa da tante famiglie e come possa rappresentare al contempo una boccata d’ossigeno per le casse comunali, un po’ come è stata la rottamazione dei debiti, che ha spinto tanti cittadini ad estinguere le proprie pendenze.

Ha infine preso la parola l’architetto Paolo Candidi, Dirigente dell’Ufficio Tecnico:  “Ringrazio l’Amministrazione per aver portato a compimento un piano per il quale gli uffici hanno iniziato a lavorare dal 2018. Abbiamo ritenuto indispensabile avvalerci di un professionista di primo piano del settore, a garanzia di tutti, e siamo riusciti a portare a compimento il Regolamento, che dà la facoltà di potersi avvalere di un diritto, senza alcun obbligo. Abbiamo appurato che ci sono disallineamenti catastali importanti in alcune zone, come via San Biagio, e stiamo lavorando proprio a questo, per risolverli”. L’architetto Candidi è poi sceso nello specifico, in maniera dettagliata, replicando anche alle richieste dei cittadini,.

Velletri e il Piano di Zona ex 167

Con D.C.C. n. 103 del 1977, il Consiglio Comunale di Velletri approvò il Piano di Zona ex legge 167/62 per la realizzazione di un insediamento di edilizia economica popolare in località San Biagio a Velletri. Per l’attuazione delle previsioni urbanistiche del Piano di Zona:

  1. le aree a destinazione “residenziale” sono state concesse in diritto di superficie a cooperative edilizie, operatori economici o allo IACP. A tal fine sono state stipulate convenzioni ai sensi dell’art. 35 della Legge 865/71 ad eccezioni delle aree cedute all’Istituto Autonomo per le Case Popolari (IACP) per le quali è stata deliberata l’assegnazione ma non si è ancora proceduto alla stipula delle relative convenzioni;
  1. le aree a destinazione “commerciale” sono state concesse ad operatori economici in diritto di superficie previa stipula di convenzione;
  2. le aree a destinazione“direzionale”(Tribunale) sono state concesse in diritto di superficie mediante stipula di convenzione e attualmente sono di proprietà comunale;
  3. le aree con destinazioni “servizi” (Centro Culturale Amministrativo) sono state cedute in diritto di proprietà per la realizzazione di un edificio misto a destinazione servizi/direzionale/commerciale con atto C.C. n. 71 del 2000;
  4. l’area con destinazione ad edificio di culto è stata concessa in diritto di proprietà alla Curia vescovile.

Il Piano di Zona è stato attuato per la maggior parte delle previsioni originarie con la realizzazione di 27 fabbricati, prevalentemente a destinazione residenziale.

In relazione a quanto previsto dalla Legge 448/1998, e sue successive modifiche e integrazioni, il Comune di Velletri ha avviato la procedura per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree su cui sorgono 17 fabbricati di cui al precedente punto 1.

A tal fine, il Comune di Velletri ha affidato allo scrivente Prof. Arch. Stefano Stanghellini, Ordinario di Estimo, con studio in via Cesare Battisti 1, 40123 Bologna, l’incarico professionale per la “Determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree comprese all’interno dell’ex Zona 167”.

Cosa comporta il passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà

Il passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà rappresenta un importante momento giuridico che incide direttamente sulla natura e sugli attributi di un bene immobile. Questo processo comporta un cambiamento sostanziale nella relazione tra il possessore e l’oggetto della sua giurisdizione, portando a conseguenze significative sia dal punto di vista legale che economico.

Il diritto di superficie è limitato nel tempo e può essere concesso con diverse finalità; il possessore del diritto di superficie non è proprietario, ma gode di alcuni diritti sulla sua superficie. D’altra parte, il diritto di proprietà conferisce al suo titolare il pieno controllo e il godimento di un bene immobile senza restrizioni temporali. Il proprietario ha il diritto di disporre della proprietà come desidera, di trasmetterla per eredità e di beneficiare economicamente da essa.

Il passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà è un processo giuridico complesso che comporta una serie di passaggi ben definiti. In genere, questo processo può essere innescato da diverse circostanze, tra cui la scadenza del diritto di superficie, il consenso delle parti coinvolte o altre condizioni specificate nel contratto originario.

Il passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà consente al possessore di acquisire tutti i diritti associati alla proprietà, inclusi i diritti di sfruttamento, godimento e disposizione. Questo cambiamento può influenzare anche le responsabilità, come ad esempio l’obbligo di manutenzione e gestione del bene.

Dal punto di vista economico, il valore del bene immobile può subire variazioni significative. La piena proprietà può aumentare il suo valore di mercato, consentendo al nuovo proprietario di sfruttarne il potenziale in modi precedentemente limitati dal diritto di superficie.