Politica

Rocca di Papa – Discussione in aula sul Teatro. Atripaldi: “Passa al Comune”, ma è lite Calcagni-Cimino ai microfoni

consiglio comunale rocca di papa

La questione del teatro comunale ha infiammato la discussione in Consiglio comunale di oggi a Rocca di Papa. L’annunicata rinuncia alla convenzione, rinnovata per 5 anni solo l’anno scorso, da parte dell’attuale gestore, Enrico Maria Falconi con la compagnia teatrale “Blue in the face”, ha scatenato una serie di botta e risposta tra amministratori e cittadini, e dichiarazioni a suon di comunicato stampa.

Alle difficoltà espresse dall’attuale gestore, che oltre a non riuscire a far fronte ai costi di gestione e alle bollette, ha lamentato anche il malfunzionamento del sistema di riscaldamento, l’amministrazione ha risposto diramando una nota in cui si annunciava di stare già percorrendo strade alternative.

“Stiamo facendo di tutto affichè il teatro resti aperto – ha detto in Consiglio il Sindaco Massimiliano Calcagni -, esiste il rischio di impresa e noi non ci facciamo mettere alle strette” ha sentenziato il primo cittadino menzionando i ristori ricevuti dal teatro nel corso degli anni e sottolineando che la semplice manutenzione degli impianti spetta al gestore, per prevenire guasti e problematiche.

“Proprio stamattina gli operai della mia ditta sono sul posto gratuitamente per aggiustare la cladaia – ha aggiunto perentorio Calcagni -. In passato la caldaia è stata sostituita quattro volte, i contratti vanno rispettati, non siamo la magiatoia di nessuno”.

“Non potevamo accettare le richieste avanzate dall’attuare gestore perchè i contratti vanno rispettati. Ora il teatro passa al Comune” ha annunciato l’assessore Ottavio Atripaldi, constatando che nell’attuale gestione manca completamente la pubblicità degli eventi, che avrebbe potuto assicurare una maggiore partecipazione.

“Il nostro teatro è diventato una splendida sede culturale – ha detto la consigliera Silvia Sciamplicotti, esprimendo una posizione opposta -, non credo si possa gestire in autonomia, diventerebbe troppo autorefereziale. Chiedo di ristabilire rapporti sereni con chi ora gestisce il teatro perchè possiede delle professionalità. Credo dobbiamo confrontarci in maniera tempestiva in commissione perchè il teatro è un bene di tutti”.

Ma i toni  del Sindaco Calcagni sul tema – che ha inveito chiedendo il silenzio anche nei confronti di una signora presente nel pubblico – hanno suscitato critiche da parte della consigliera Veronica Cimino che prendendo la parola ha sentenziato: “Parlate di cose che neanche conoscete. Le somme corrisposte al teatro erano dei finanziamenti post covid garantiti dalla Regione Lazio, ma non è possibile accettare che un sindaco abbia toni così arroganti con i cittadini, in questo caso una donna, e con i gestori dei servizi della città”.

“Stesso atteggiamento di aggressione verbale è quello che mi riserva quotidianamente con tono intimidatorio e squalificante – ha aggiunto Cimino  -, solo perché mi permetto di svolgere il mio ruolo in opposizione”.

Dopo un battibecco poco edificante ai microfoni proseguito anche nel corso della seduta, la stessa è proseguita con gli altri punti all’ordine del giorno su intervento del presidente del Consiglio, ma la consigliera Cimino ha abbandonato l’aula per protesta.

 

 

Più informazioni
commenta