Cronaca

(VIDEO) Da Velletri la vicinanza di Antonella Zevini (mamma della 17enne Giulia Capraro) ai familiari di Lavinia Montebove a nome dei Familiari Vittime della Strada

Nei pressi di Piazzale Giovanni Falcone, all’esterno del Palazzo di Giustizia di Velletri, abbiamo avvicinato Antonella Zevini, la mamma di Giulia Capraro, la 17enne di Albano venuta a mancare il 13 giugno per un tragico incidente.

Antonella, delegata dall’associazione, ha rappresentato l’Associazione Familiari Vittime della Strada, testimoniando la propria vicinanza ai genitori di Lavinia Montebove, la bimba che aveva appena 16 mesi quando venne investita nell’asilo nido dove si trovava e ridotta in un irreversibile stato vegetativo di minima coscienza.

Col garbo e la compostezza che le sono propri, pur se affranta dal dolore, Antonella Zevini non si è sottratta ad una breve ripresa video, come neppure ad un breve accenno sulle indagini relative alla tragica morte della sua amata figlia:

“Sono qui in via istituzionale, come delegata dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime della Strada – ha premesso la mamma di Giulia -, in quanto è importante per noi, come associazione, testimoniare la nostra vicinanza a Lavinia e ai suoi familiari. Con me, virtualmente, in quell’aula è come se ci saranno tutti i familiari delle persone che sono morte o hanno subito gravissimi danni per via di un incidente stradale. Solo nel 2022, con una statistica che non fa quindi riferimento né a Lavinia né a Giulia, le statistiche ci dicono che i morti sono stati più di 3mila, con una media di 8-9 vittime al giorno, solo in Italia”.

Antonella zevini Lara Liotta

“Se sono entrata nell’associazione è proprio per quanto accaduto a Giulia, con la quale avevamo commentato la notizia del tragico incidente che ha cambiato la vita di Lavinia”, ha confessato Antonella, che con la sua piccola aveva un rapporto simbiotico, fatto di confidenze, reciprocità e quella stima madre figlia che non tutti possono vantare nell’intensità con la quale le due sapevano aprirsi e sostenersi l’un l’altra.

“Se riesco a stare qui, oggi, – ha aggiunto Antonella – è proprio per l’alto senso di giustizia che aveva Giulia, che incarnava e manifestava in tutte le cose che faceva,  anche se ha potuto farlo per appena 17 anni, lei che rimarrà per sempre 17enne. Le indagini sono aperte e ho estrema fiducia che tutte le informazioni, che siano necessarie ad un eventuale dibattimento, vengano raccolte, fine ultimo che dovrebbe avere ogni processo quello di sancire la verità dei fatti”.

“Le indagini sono aperte e ho estrema fiducia che tutte le informazioni che siano necessarie ad un eventuale dibattimento, vengano raccolte, fino all’ultimo, come in ogni processo in cui si arriva a sancire la verità dei fatti”, ha poi aggiunto, ad esplicita richiesta, dimostrando la propria fiducia nella Magistratura, affinché si faccia luce su quanto accaduto in quel maledetto 13 giugno, in cui Giulia ha perso la vita a poche centinaia di metri dal luogo in cui l’aspettava la Festa di fine anno del suo liceo.

« Credo nella legge, altrimenti  non sarei entrata nell’Associazione Familiari Vittime della Strada e non starei entrando in questa aula di dolore, per essere vicina a Lavinia. Spero di contribuire nel mio piccolo a salvare altre vite, e anche se non saprò mai quali saranno, so che sarà questa la mia missione di vita».

La tragedia di Giulia Capraro ha scosso tanti cittadini, attoniti di fronte alla terribile fine di una ragazza così giovane, e la presenza di sua madre durante il processo di Lavinia Montebove ha fatto emergere la consapevolezza della necessità di unirsi in momenti di dolore, per combattere una battaglia fatta di sensibilizzazione e prevenzione. La solidarietà tra coloro che hanno sperimentato dolori così grandi può offrire un sostegno unico e prezioso, aiutando a promuovere la consapevolezza sulla sicurezza stradale.

La sua partecipazione al processo non è stata soltanto un atto formale, ma un segno tangibile della sua volontà di essere vicina e sostenere chi, come la famiglia Montebove, sta cercando giustizia per una tragedia che ha segnato la vita della piccola Lavinia in maniera indelebile. Il gesto di Antonella Zevini riflette anche l’importanza di unire le forze per promuovere la sicurezza stradale e prevenire futuri incidenti. Proprio su questo si è soffermata la donna, quando l’abbiamo avvicinata nel piazzale Giovanni Falcone, per chiederle il motivo della sua presenza.

La consapevolezza dell’Associazione Familiari Vittime della Strada, incarnata dalla mamma di Giulia, si traduce quindi in un impegno costante per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di adottare misure atte a prevenire incidenti stradali e a proteggere la vita.

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