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Albano, Cuccioletta sul crollo del cornicione da Palazzo Savelli: «Simbolo di quest’Amministrazione…”

cornicione albano

Non si stanno facendo attendere, ad Albano Laziale, le reazioni a quanto accaduto nel pomeriggio, a seguito del distacco di una porzione di cornicione da Palazzo Savelli, sede del Comune, con la caduta sul sottostante marciapiede di Corso Matteotti.

Fortuna ha voluto che nel momento del crollo non vi fosse nessun pedone in transito, come neppure sulla panchina o nella fermata Cotral, in attesa del bus. Ciononostante resta la paura per quanto accaduto, col successivo intervento dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza, con l’apposizione di transenne e nastri.

L’accaduto non ha lasciato insensibile l’ing. Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e Coordinatore regionale del Dipartimento Professioni FdI:  «Sono certo che scrivendo un commento su quanto accaduto oggi sul corso di Albano, con la caduta di una parte di cornicione del Palazzo Comunale sul marciapiede sottostante, sarà da alcuni interpretato come strumentalizzazione», ha esordito Cuccioletta, condividendo l’articolo di Castelli Notizie.

«Non voglio neanche menzionare le infinite volte che, in consiglio comunale, ho invitato questa amministrazione a redigere un Piano di Manutenzione del patrimonio comunale. La verità è che oggi il simbolo della comunità albanense, ossia il Palazzo Comunale, è diventato il simbolo di questa amministrazione: alberi che cadono, strade transennate, voragini, cornicioni che cadono, strade inagibili.

Devo continuare? La manutenzione delle opere pubbliche costituisce un’attività necessaria e obbligatoria per l’ente proprietario, tanto che la sua omissione comporta responsabilità per gli uffici che hanno il compito di garantirne l’esecuzione.

La giurisprudenza afferma costantemente che il controllo continuativo delle condizioni dei beni demaniali rientra negli obblighi (istituzionali) di manutenzione ordinaria, dai quali l’ente locale non può esimersi, ciò in quanto il progresso tecnologico predispone, oggi, gli strumenti di verifica più idonei a evitare insidie.

In ordine ai criteri e ai mezzi con i quali l’amministrazione realizza e mantiene un’opera pubblica va rilevato che sussiste l’obbligo dell’amministrazione pubblica di osservare, a tutela dell’incolumità dei cittadini e dell’integrità del loro patrimonio, le specifiche disposizioni di legge e di regolamento disciplinanti le attività manutentive e gestionali delle opere custodite, nonché le comuni norme di diligenza e prudenza, con la conseguenza che l’inosservanza di dette disposizioni e norme comporta la responsabilità dell’amministrazione per i danni arrecati, o potenzialmente arrecati, a terzi.

Questa non è strumentalizzazione cinica ma solo disamina obiettiva dei fatti cui questa amministrazione deve rispondere».

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