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Albano, Antonella Zevini referente dell’Associazione Familiari Vittime della Strada – E sua figlia, Giulia Capraro, morta a soli 17 anni le…”scrive”

Nella foto copertina Giulia e mamma Antonella ritratte in un abbraccio e nel sorriso, nella loro ultima fotografia insieme prima della tragedia che è costata la vita alla piccola.

L’Associazione Familiari Vittime della Strada, la più importante e rappresentativa associazione non profit di familiari e vittime della strada, che dall’anno della sua fondazione, rappresenta e tutela nelle sedi istituzionali gli interessi degli utenti della strada, quale ente esponenziale, ha conferito ad Antonella Zevini, la mamma di Giulia Capraro (venuta a mancare a giugno, ad appena 17 anni), la nomina di referente per la città di Albano Laziale, dove Giulia è cresciuta e viveva.

Prevenire, educare e sensibilizzare sono i 3 principali obiettivi della Onlus, che mette in campo campagne ed eventi per far si che certe tragedie non abbiano più a ripetersi, o possano quantomeno avere un freno.

Giulia Capraro e sua Mamma Antonella

Il Consiglio Direttivo dell’AFVS, col tramite del Presidente Giacinto Picozza, ha notato ed apprezzato l’umanità di Antonella Zevini, che con un dolore immenso nel cuore, ma senza rancore e malanimo, sta affrontando la sua “nuova” vita da mamma “orfana” della sua unica figlia, con l’intento di onorarne la memoria e fare del bene, come la sua piccola grande Giulia avrebbe fatto se avesse avuto ancora giorni nella sua vita.

Antonella, “persona di grande sensibilità e spessore umano”, così come si legge nella lettera d’incarico, potrà fare da “raccordo tra l’Associazione, il territorio e le istituzioni di Albano Laziale e, in qualità di referente, curare altresì eventuali iniziative e attività legate alla sicurezza stradale in ambito territoriale”.

Antonella che, lo ricordiamo prima di lasciarvi ad una sua splendida lettera a Giulia, in cui quest’ultima “risponde” alla sua adorata mamma, chiede solo che sia fatta luce e stabilita la verità su quanto accaduto in quella tragica serata del 13 giugno. Non un caso che lei, come tanti di coloro che sono al suo fianco in questa battaglia per la verità, solleciti il Pm a consentire di sgombrare ogni dubbio sul possibile uso del cellulare da parte di chi era alla guida.


Nella foto copertina Giulia e mamma Antonella ritratte in un abbraccio e nel sorriso, nella loro ultima fotografia insieme prima della tragedia che è costata la vita alla piccola.


«Cara Giulia,

molte persone mi domandano perché desidero sapere la Verità, Tutta la Verità sull’incidente che ti ha tolto la Vita il 13 Giugno 2023.

Tu, Amore mio, non mi avresti ma rivolto questa domanda, perchè mi conoscevi meglio di chiunque altro, come conoscevi i miei Valori, che in parte Ti avevo trasmesso, una base dalla quale Tu eri “partita” per evolvere e migliorare.

Ti ho sempre pensata come un’evoluzione, come il futuro, un futuro migliore, che Tu, con i tuoi ideali, con i tuoi valori, con la tua testa dura, con la tua intelligenza e sensibilità, avresti contribuito a migliorare. Mai solo pensando solo a te stessa, ma sempre ed anche agli altri. 

Ed invece non puoi più farlo!

Mi stupisce che questa domanda mi venga posta anche da genitori, che come me, hanno perso un figlio/a, a causa di un incidente stradale.

Mi è purtroppo ben chiaro che la Verità non ti riporterà alla Tua Vita nè su questa Terra.

Non giudico le scelte, le credenze, i valori ed i modi di affrontare il Dolore più straziante ed innaturale che possa esistere, di nessuno di questi genitori!

Ma come ci dicevamo spesso nelle nostre chiacchierate, non si può fare finta di niente solo perché qualcosa non ci tocca direttamente e personalmente, quando non infesta il nostro piccolo orticello.

Quindi la Verità è importante non solo per Te e per me, ma proprio per tutte le Persone coinvolte in quel tragico incidente, per Te mortale. 

Tu ed io vorremmo sapere di chi sono le responsabilità, anche per non addossarle a chi non ne ha.

Tu ed io diremmo quello che è successo, perchè abbiamo sempre creduto, che nel nostro piccolo, potevamo contribuire ad un cambio culturale e sociale, con i nostri esempi e comportamenti.

Certamente, mai avrei immaginato di restare sola al mondo senza di Te Amore mio, a combattere proprio per conoscere la Verità sulla tua morte.

Mi è stato chiesto: “Cosa ti cambia sapere cosa è successo, tanto ormai Giulia è morta?”

E’ vero a me non cambia molto, ma alle persone coinvolte sì, può cambiare la loro Vita, soprattutto se non hanno alcuna responsabilità.

Credo inoltre che possa cambiare anche al piccolo microsistema intorno a cui ruotano queste persone e quindi ad altre ed altre ancora…

Spero infatti, che possa essere da monito per capire come agire e non agire nel loro futuro, spero che possa insegnare loro che non si può e non si deve fare finta di niente, che la Vita vale, valeva per Te che non puoi più farla e per la scia di dolore che ha invaso la mia sopravvivenza, quella di Tuo padre, quella di chi è sopravvissuto a te per sempre 17enne, tuo nonno, Simone, le tue amiche ed amici e tutti gli altri, anche i miei amici che decidono di restare ed addirittura persone nuove che arrivano da me per cercare di essere per un istante, un balsamo per la mia anima in brandelli.

Allora la risposta che credo tu mi avresti dato è proprio questa:

“Cara Mamma,

(parola che non ascolterò più da Te, rivolta  a me)

devi lottare per conoscere la Verità della legge, perchè io non posso terminare il Liceo, non posso fare un viaggio, andare ad un concerto, non posso diventare una giornalista, né mangiare il mio cibo preferito od innamorarmi o diventare mamma, ma se tu contribuirai a sensibilizzare, educare, a responsabilizzare, magari ci saranno persone che non moriranno come me. Questo mamma non servirà a farmi tornare in Vita, né a lenire il tuo Dolore, ma servirà a farti diventare una persona migliore.

Non avrai altri figli biologici, ma così, anche se non saprai mai chi sono, potrai pensare che ci saranno altri “figli tuoi” a cui tu avrai contribuito a salvare la Vita.

Mamma lotta per loro, amali come hai amato ed ami me, ce la puoi fare nel tuo piccolo ad iniziare un cambio culturale nei cuori e nelle coscienze”

Giulia, questo è il primo passo, il primo tassello.

Ringrazio l’Associazione Familiari e Vittime della Strada per la mia nomina come referente ed in particolare la Delegata Nazionale, una Donna di gran spessore che sta credendo in me e ringrazio Castelli Notizie, che stanno dimostrando di amare, come me i fatti e la Verità, non solo le parole od i silenzi e non ci stanno abbandonando e ringrazio ancora la Comunità Tutta che continua a stringersi a me. Sono la Delegata, possiamo ragionare insieme sulle prossime iniziative per salvare chi è vivo!»

Antonella, orfana di mia figlia Giulia

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