Politica

Velletri – Il TAR dà ragione a Sergio Andreozzi: sarà consigliere comunale al posto di Claudio Mascetti

Sergio Andreozzi Presidente del Consiglio comunale Velletri

L’ex Presidente del Consiglio comunale di Velletri, Sergio Andreozzi, candidato alle elezioni Comunali del 14-15 maggio nella lista Verdi e Sinistra – Europa Verde, ha vinto il suo ricorso al TAR e potrà far parte dei 24 consiglieri comunali nella consiliatura iniziata a giugno.

Contestualmente il TAR ha disposto la correzione del risultato elettorale , con attribuzione di un seggio alla lista n. 9 “Verdi Sinistra – Europa Verde – Velletri e Beni Comuni” e, per essa, al candidato ricorrente Sergio Andreozzi, condannando il controinteressato ed il Comune di Velletri, in solido tra loro, alla refusione delle spese di lite nei confronti del ricorrente, liquidandole in euro 2.000,00 oltre accessori, come per legge.

L’esclusione di Sergio Andreozzi aveva rappresentato un vero e proprio colpo di scena, sorprendendo tutti coloro che, nella mattinata del 31 maggio, si erano recati nel Palazzo comunale al cospetto del magistrato di turno, giunto a Velletri per la proclamazione degli eletti. Al momento di comunicare la lista dei 24 consiglieri, a dispetto della divisione dei seggi diffusa già da un paio di giorni da Eligendo (Ministro dell’Interno), era emersa l’esclusione, che era chiaro già da quei primi momenti che sarebbe sfociata in una querelle giudiziaria.

Al momento di annunciare i 24 consiglieri comunali il giudice Enrico Colognesi, che già di mattina aveva proclamato Sindaco Ascanio Cascella, aveva di fatto escluso a sorpresa Sergio Andreozzi, della lista Verdi Sinistra – Europa Verde – Velletri e Beni Comuni, e anche Giuliano Cugini, di Azione/Italia Viva (quest’ultimo è poi rientrato in virtù della “promozione” di Fausto Servadio ad assessore, ndr).

Al posto di Andreozzi era entrato il dott. Claudio Mascetti, che ha partecipato alla contesa elettorale nella lista di Insieme per Velletri per Servadio Sindaco (che aveva chiuso il primo turno al 3,67% e che, a differenza di Azione/Italia Viva, non si era apparentata a sostegno della coalizione di Cascella nel secondo turno).

Andreozzi il 1° giugno ha presentato una richiesta di riesame all’Ufficio centrale, segnalando quello che a suo parere era un chiaro errore  nella ripartizione dei seggi per la minoranza, con l’Ufficio che aveva effettuato i conteggi sulla base delle coalizioni formate al primo turno invece di tenere conto delle coalizioni formatesi per il turno di ballottaggio, in violazione all’art. 73 del TUEL, che impone di tenere conto delle coalizioni formatesi per il turno di elezione del sindaco, ovvero quello di ballottaggio. 

Il ricorso è stato presentato da Sergio Andreozzi,  rappresentato e difeso dagli avvocati Massimo Luciani, Piermassimo Chirulli e  Patrizio Ivo D’Andrea, contro il Comune di Velletri, nei confronti di Claudio Mascetti, per l’annullamento del verbale del 31 maggio e per la correzione del risultato delle elezioni Comunali con annullamento dell’attribuzione di un seggio alla lista 15 (“Insieme per Velletri) e contestuale attribuzione dello stesso alla lista 9 (“Verdi Sinistra – Europa Verde – Velletri e Beni Comuni”).

Nell’odierna sentenza, che di fatto estromette il dott. Mascetti dalla possibilità di far rientro nell’aula consiliare (dove proprio nei giorni scorsi aveva presentato e discusso la mozione sull’Endoscopia in Ospedale), si fa chiaro riferimento a quello che la giurisprudenza amministrativa definisce “dissolvimento della coalizione”, per evidenziare quanto accaduto in merito alla scelta di Servadio di appoggiare Cascella al ballottaggio e quella di Mascetti e della sua lista di rimanere, invece, “indipendenti”. 

Nel merito, il ricorso di Sergio Andreozzi è stato ritenuto fondato e meritevole di essere accolto, mentre le deduzioni svolte dal controinteressato (Mascetti) – secondo cui l’assegnazione del seggio al ricorrente altererebbe il rapporto tra maggioranza e minoranza – non sono state accolte, tanto più che anche Andreozzi farebbe parte della minoranza (lui che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Orlando Pocci).

Non essendo in contestazione le cifre elettorali, quindi i voti di lista e le preferenze individuali, ma solamente il metodo di assegnazione, erroneamente l’Ufficio ha proceduto ad assegnare il seggio d’interesse a Mascetti e alla sua lista. La sentenza del TAR, pronunciata stamattina, arriva dopo la camera di consiglio del 18 ottobre, con l’intervento dei magistrati Pietro Morabito (Presidente), Salvatore Gatto Costantino (Consigliere, estensore) e Giuseppe Licheri (Referendario). 

Resta da capire se ci saranno eventuali strascichi giudiziari, dei quali informeremo a tempo debito i nostri lettori.

commenta