Politica

Marino – Eno-oleoturismo e recupero seminterrati, successo per l’incontro sulle proposte di legge regionali di FdI

A Marino, in una gremita Sala Lepanto, si è svolto oggi pomeriggio l’incontro dedicato a due proposte di legge regionali di Fratelli d’Italia: la prima, da poco approvata, sulla disciplina delle attività enoturistiche e oleoturistiche, l’altra, in attesa dell’iter per diventare legge a tutti gli effetti, sul recupero di vani e locali seminterrati a uso abitativo o commerciale. L’incontro stato moderato dal capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Colonna Simone Del Mastro e ha registrato la presenza in sala di numerosi amministratori locali e regionali e imprenditori.

A distanza di pochissimi mesi dall’insediamento – ha sottolineato Simone Del Mastro, la classe amministrativa di Fratelli d’Italia produce una serie di atti propedeutici alla rinascita dei nostri territori. Le due leggi sono fondamentali per tutta l’area dei Castelli Romani, non solo per Marino, vista la loro vocazione agricola, legata, in particolare, al vino e all’uva. Qualche settimana fa abbiamo vissuto qui a Marino la 99a Sagra dell’Uva, che per noi non è solo un momento di convivialità, ma anche un’occasione per rivendicare la nostra tradizione e la nostra storia. La politica deve dare risposte concrete alla necessità di rilanciare questo comparto, e con la proposta approvata sulle attività eno e oleo-turistiche la Regione è andata in questa direzione. Questo può produrre una grande crescita in termini culturali ed economici per i nostri territori, poi starà alle amministrazioni calare queste leggi in ambito locale. Importante anche il tema sulla proposta di legge sul recupero dei vani seminterrati, una legge che può andare a intercettare i fabbisogni dei cittadini, perché quando si parla della casa e di rigenerazione urbana si parla sempre di temi importanti“.

Enoturismo e oleoturismo sono argomenti molto importanti – ha evidenziato il sindaco di Marino Stefano Cecchi, intervenuto per un saluto –. A Santa Maria delle Mole abbiamo un vigneto molto particolare (il Parvus Ager, ndr), che prevede un circuito turistico per valorizzare l’uva come prodotto. Oltre all’uva, qui a Marino abbiamo anche la Ciambella al Mosto, prodotto consolidato in molte parti della nostra regione, ma anche tante attività dedicate alla produzione di olio. Credo sia opportuno legiferare tutto ciò che può riguardare queste risorse“.

In Regione si sta facendo un lavoro straordinario e su alcuni temi, come l’agricoltura, si sta registrando un cambio di passo importante – così Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Città Metropolitana –. Un plauso voglio farlo alla consigliera Micol Grasselli, arrivata in Regione da neofita, ma entrata subito nel migliore dei modi. Oggi abbiamo l’occasione per dare risorse agli enti locali e per mettere il cittadino in condizione di utilizzare in maniera idonea determinati luoghi, sanandoli con apposite norme“.

La legge sull’enoturismo e sull’oleoturismo – queste le parole di Roberto Aleandri, dirigente Area Produzioni Agricole della Direzione Agricoltura della Regione Lazio – ha un impatto importante sulla crescita di due settori, per i quali cerchiamo di creare una sinergia con il turismo. Questa legge era necessaria, perché crea coerenza e armonia tra i vari ambiti con un’apposita regolamentazione“. Aleandri ha, poi, analizzato in maniera tecnica i requisiti, gli standard minimi di qualità e diversi aspetti tecnici della legge, che ha l’obiettivo di “qualificare e implementare l’accoglienza nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato” e di “valorizzare le produzioni e le relative aree ad alta vocazione vitivinicola e olivicola, anche per favorire lo sviluppo economico delle produzioni stesse e delle attività turistiche collegate, effettuato in una prospettiva nazionale e internazionale“.

In questi mesi, da imprenditore e da manager che non vive nel mondo dell’agricoltura – ha detto Massimiliano Raffa, commissario straordinario Arsial –, pensavo fosse più semplice fare ricerca, sviluppo e innovazione con Arsial, ma mi sono accorto che non è così. L’azienda, in questo momento, è come un ‘braccio atrofizzato’, ma ha delle grandissime capacità tecniche. Stiamo iniziando a formare i dipendenti su come si fanno le attività di promozione dell’azienda e dei prodotti, perché Arsial è stata sempre vista come un ente a cui chiedere contributi e mai come un veicolo di promozione. Ci stiamo impegnando per far sì che sia un’azienda più consapevole delle sue potenzialità. I soldi servono, ma devono essere spesi bene: misureremo ogni investimento e calcoleremo i ritorni per ognuno di essi, per il vino come per gli altri settori. Sarà più difficile, ma sono ottimista sul fatto che riusciremo a farlo nel migliore dei modi, formare i turisti e far capire loro che, oltre a Roma, c’è un mondo, con la sua storia di territori e di prodotti“.

È stata, poi, la volta di Giancarlo Righini, assessore regionale a Bilancio, Programmazione Economica, Politiche Agricole, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste. “La proposta di legge su eno e oleoturismo – ha spiegato Righinideriva dalla necessità di implementare e rafforzare in ambito regionale quanto normato in materia di turismo del vino e dell’olio. Serve una normativa regionale chiara ed efficace per far sì che comparti come quelli del turismo e dell’olio possano non solo rappresentare eccellenze per la Regione Lazio, ma anche contribuire alla crescita economica e occupazionale del nostro territorio. Ovviamente è fondamentale formare nel migliore dei modi gli operatori di settore, affinché riescano a informare e a promuovere al meglio le attività e i prodotti, anche attraverso la creazione di percorsi enoturistici e oleoturistici“.

Dopo gli interventi sulla prima proposta di legge, è stata la volta di quelli dedicati alla proposta di legge sul recupero di vani e locali seminterrati a uso abitativo o commerciale. Come ha spiegato, prima di passare alla parte tecnica, l’ingegner Salvatore Ventriglia, capo segreteria della consigliera regionale Micol Grasselli, “con questa manovra, che prevede oneri, ma possibilità di enormi entrate, si vogliono destinare a uso abitativo o commerciale interrati o seminterrati senza ricorrere a lotti di terreno inedificati, rendendo funzionali le strutture edilizie sottoutilizzate. Obiettivo di questa legge – ha aggiunto – è creare un migliore riutilizzo degli immobili evitando ulteriori consumi di territorio“.

Massimo Cerri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, ha posto l’accento sull’orgoglio di avere tra i suoi oltre 23mila iscritti proprio Micol Grasselli. “La proposta di legge della consigliera regionale – ha detto ancora Cerriva nella direzione della rigenerazione urbana e dell’opportunità di recuperare spazi che possano essere resi vivibili, oltre che della sostenibilità ambientale. Ci auguriamo che questa proposta di legge diventi legge con un iter molto breve. Siamo disponibili, come Ordine, ad affinare aspetti gli tecnici e a darne massima divulgazione, in particolare in provincia“.

Molti sottotetti hanno necessità e possibilità di essere recuperati nell’ottica di una rigenerazione del patrimonio edilizio – è stata la considerazione di Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma –. Stessa cosa i seminterrati, alla luce delle tecnologie che abbiamo. Con questa legge possiamo anche far sì che i cittadini non commettano più abusi, che spesso vengono commessi, tra i tanti motivi, per un eccesso di norme e di leggi. Noi proponiamo che la legge sia estesa anche alle aree dei centri storici e alle aree caratterizzate da vincoli idrogeologici. Auspico che ci sia un tavolo tecnico di confronto con le commissioni regionali per arrivare a una norma applicabile già dal giorno dopo in cui sarà varata“.

Abbiamo appreso con molto piacere della proposta della consigliera Grasselli, che accende un faro sull’edilizia, faro trainante di qualunque nazione, in grado di creare ricchezza – ha evidenziato Luca Chiesi, tesoriere del Collegio dei Geometri –. Da parte nostra siamo disponibili a offrire il nostro modesto contributo per una legge chiara, leggibile e comprensibile e auspichiamo che il lavoro della consigliera Grasselli porti all’approvazione di una normativa chiara e senza possibilità di interpretazioni“.

A chiudere l’incontro odierno è stata proprio Micol Grasselli: “Spero che la mia proposta di legge possa andare in porto al più presto. Sono pronta a rivedere il testo che ho scritto e ad accogliere i suggerimenti di chiunque vorrà dare il proprio contributo, perché sono alla mia prima esperienza come consigliera regionale e il fatto di essere un ingegnere non implica che io possa preparare una legge perfetta. Mi auguro che inizieremo presto il percorso in commissione urbanistica e che la legge venga approvata all’unanimità, perché aiuta tutti indistintamente, in quanto cerca di azzerare il consumo di suolo e di trasformare degli spazi in maniera legale e può far sì che arrivino molti fondi nelle casse comunali, che gli amministratori potranno utilizzare per dare ai cittadini risposte importanti, anche sull’amministrazione ordinaria. Invito tutti a leggere il testo e a mandare suggerimenti, perché il supporto di tutti sarà prezioso per scrivere una legge che possa essere utilizzata al meglio da tutti“.