Politica

Ospedale Velletri, approvata la mozione di Claudio Mascetti su Endoscopia: sulle riaperture le parole del Sindaco, Ciafrei, Pocci e gli altri consiglieri

mascetti consiglio comunale

Nell’ultimo Consiglio comunale di Velletri – svoltosi nella mattinata di lunedì 16 ottobre – sono tornate al centro del dibattito le sorti dell’Ospedale Paolo Colombo, già al centro della dialettica politica nelle diverse campagne elettorali dell’ultimo anno.

Il punto di partenza è stata la mozione del consigliere di minoranza Claudio Mascetti, capogruppo della lista civica “Insieme per Velletri, presentata lo scorso 3 agosto e avente come tema centrale l’impegno a portare avanti l’attivazione dei servizi ospedalieri del reparto di Endoscopia Digestiva.

Queste le parole del consigliere: “La sanità è uno di quei temi nel silenzio assordante per mesi, mentre solo qualche mese fa era l’argomento principale di tutte e due le coalizioni. Dalle liste d’attesa alle difficoltà legate alla carenza di personale medico e di un’adeguata tecnologia, sto cercando di sensibilizzare tutto il consiglio comunale su due eventi chiusure filoni importanti: in sede di commissione, lo scorso il 21 settembre ho proposto un confronto tra l’Ospedale, gli operatori sanitari e noi istituzioni comunali. Noi rappresentiamo i cittadini e loro ci devono dire quali sono le criticità e insieme dobbiamo cercare di trovare soluzioni.

In merito ai soldi destinati all’Ospedale di Velletri dalla Regione, 27.028.000 euro. Per me è diventata un’ossessione cercare di capire come siano stati utilizzati, e allora ho trovato – sempre dalla Regione Lazio – un provvedimento di liquidazione del 20% di quella somma, del 3 febbraio 2022. È passato un anno e mezzo e di questi 5.507.000 euro destinati al nostro Ospedale per interventi di natura sismica, tecnologica e funzionale, io non ho trovato riscontro di miglioramenti rispetto a questi fondi.

Di qui vengo alla natura della mozione: in Consiglio Comunale, attivando il Sindaco, si può richiedere alla Asl di attivare il reparto di Endoscopia Digestiva. Non è il solo problema, ma è il più rapido a cui ovviare perché è già formalmente autorizzato. Nei documenti, presi dal sito della Asl, questo servizio risulta dell’Ospedale di Velletri in quanto Ospedale spoke – ha specificato il consigliere Mascetti -. Non serve un’autorizzazione perché già risulta un servizio destinato all’ospedale veliterno”. Il consigliere ha poi specificato come l’attivazione dei servizi non comporterebbe un grande aumento di spesa, poiché gran parte del personale è già presente tra i ranghi ospedalieri.

Al termine della presentazione della mozione, è stato poi il sindaco Ascanio Cascella ad intervenire in risposta: “E’ il tema è importante e delicato e io in prima persona e tutta l’Amministrazione abbiamo volontà ferma e decisa. In questo periodo ho avuto diversi incontri col personale dell’Ospedale, li e in Comune, ed ho incontrato personalmente il dottor Angelini e il dottor Romanelli. Ho avuto 6 incontri con il Commissario straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, e con tutte le realtà territoriali presenti a Velletri in tutto il distretto. Ho chiesto un documento programmatico congiunto su tutti i reparti di Velletri, con l’indicazione delle risorse presenti, per individuare personale extra o se vi fosse bisogno di personale interno per riaprire nuovi reparti, dato che il NOC difficilmente lascerà andare i suoi dipendenti e farli tornare da noi. 

Ascanio Cascella

Già da luglio mi era stato riferito che l’attivazione del reparto di Endoscopia Digestiva era la più semplice da riattivare. Dopo il 12 settembre avrei dovuto ricevere questo documento da parte dell’Ospedale, che ancora non mi è stato recapitato nonostante le sollecitazioni. Il nuovo direttore sanitario dell’ASL Roma 6, Vincenzo La Regina, si è insediato il 6 ottobre e attendo a brevissimo di incontrarlo in maniera ufficiale, sperando di poter avere con me il documento già richiesto. Ho avuto un incontro anche col Presidente Rocca, a conferma che non è vero che non abbiamo fatto nulla e sono andate avanti le attività a sostegno delle riaperture nell’Ospedale di Velletri, che tutti vogliamo.

Ma noi possiamo anche intraprendere attività collaborative, come quella con la Regione, ma dobbiamo essere noi a portare proposte. Io chiaramente non ho la capacità tecnica di poter riferire quali sono e quali potrebbero essere le proposte per l’ospedale di Velletri, ma vorrei essere relatore di quella che è una proposta tecnica che arrivi dai suoi colleghi e nell’incontro che avrò a breve con La Regina parleremo di tutto. C’è un lavoro costante, continuo ed un’attività di ascolto, per voler imporre una necessità per la città di Velletri, per vedersi restituita la dignità della struttura e della sanità territoriale. Sui 5 milioni e rotti segnalati sono destinati per l’attività di implementazione tecnologica e strumentazioni. La richiesta che arriva dalla mozione – ha concluso il Sindaco – è più che condivisibile e cercheremo di essere ancora più incisivi”.

Una replica, quella del Primo cittadino, che non è piaciuta alla lista Noi Domani che sui social ha ribattuto la frase del sindaco sottolineando: “Dopo mesi Cascella aspetta ancora le proposte dagli operatori. E allora cosa andava promettendo in campagna elettorale? Ma come, a luglio doveva riaprire il Punto nascita e oggi si scopre che ancora sta aspettando ulteriori documenti? Che fine hanno fatto le promesse roboanti? Quindi abbiamo scoperto che le promesse erano solo mera propaganda elettorale…”.

Non meno deciso era stato l’intervento nel Consiglio comunale della capogruppo di Noi Domani, Giulia Ciafrei: “Condivido l’impostazione della mozione del consigliere Mascetti, perché a mio parere su temi socio-sanitari, le prime battaglie vanno fatte su questioni facilmente risolvibili perché formalmente autorizzate, piuttosto che su questioni che come sappiamo tutti e tutte sono effettivamente più complicate.

Giulia Ciafrei

Io non ho mai fatto promesse di questo tipo e vi ho scritto solo in occasione della destinazione all’Ospedale di Velletri dei famosi 27 milioni. Ma fare promesse su materie che riguardano la sanità e il sociale, è estremamente pericoloso”.

La consigliera Ciafrei è andata poi avanti, citando proprio un articolo di Castelli Notizie del 16 aprile 2023, citando le parole del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, proferite alla presentazione dell’allora candidato sindaco Cascella:Rocca: con Cascella pianificheremo le riaperture. Subito dopo la tua elezione metteremo in campo una nuova pianificazione della rete territoriale: lo faremo con un investimento che a mia intenzione fare entro quest’anno e Velletri sarà la protagonista. Il primo segnale di riqualificazione sarà il pronto soccorso, ci metto la faccia. Poi punto nascita urologia endoscopia digestiva chirurgia vascolare. Rocca ha elencato tutti i reparti”.

La consigliera ha poi proseguito, citando tutte le promesse elettorali fatte nei vari eventi pre-elettorali da parte dei rappresentanti delle diverse formazioni di centrodestra. Ha poi concluso asserendo: “Io mi auguro che le promesse che avete fatto siano mantenute, non solo per la vostra credibilità ma anche per la nostra vita all’interno di questa cittadina.

Io voterò a favore di questa mozione, dove non c’è una promessa di riapertura, ma l’intenzione di andare verso la riapertura dell’Endoscopia. Riguardo ai fatti però, ad oggi, abbiamo solo una circolare di ottobre 2023, che chiude ai dipendenti il parcheggio dell’ospedale. Invece di riaprire i reparti, purtroppo abbiamo chiuso pure il parcheggio”.

Tra gli interventi di risposta vi è stato poi quello dell’ex sindaco di Velletri, Orlando Pocci: “Io ho fatto per anni la figura di Don Abbondio – ha esordito -. Io sono responsabile, dopo aver votato un atto aziendale come sindaco, atto passato con il voto unanime di tutti i Primi cittadini del territorio – destra e sinistra – con cui abbiamo tolto il reparto di urologia dall’ospedale di Velletri.  Quest’atto mi è stato rinfacciato per 365 giorni per cinque anni. Questo ha comportato l’uscita immediata di Italia Viva dalla maggioranza, i cui consiglieri hanno fatto cinque anni di battaglie, con pochi e scarsi risultati. Oggi prendo atto che l’ultima pedina di questa malasanità della giunta Zingaretti è stata tolta: finalmente Pocci è andato via, abbiamo scoperto chi era veramente il responsabile. Perché non lo sapevo io che tutto dipendeva da noi.

Orlando Pocci

Io spero che con il direttore La Regina risolveremo i problemi della sanità, me lo auguro. Vorrei in questi giorni vedere il ministro, l’assessore regionale a fare l’incontro con i medici. Io lo capisco il sindaco, vedrà quale processione di personale ospedaliero avrà lui qui o agli incontri. Perché il sindaco Cascella è disarmato di fronte a certe decisioni, lo vedremo nel tempo.

Quello che dice la mozione del cons. Mascetti, non è di riaprire punti nascite, fare assunzioni o creare nuove strutture, ma il minimo sindacale: la riapertura più di un reparto per il quale abbiamo già medici e professionisti. Quale gesto migliore sarebbe rispetto alla Regione Lazio, la riapertura – come hanno fatto durante la campagna – del reparto di urologia.

Sarebbe un segnale verso la realtà. Forse chiuderà il reparto di chirurgia, e capisco pure qual è la difficoltà. Capisco che non vi siano proprio medici sul territorio, visto che anni di numero chiuso sono stati un errore fondamentale. Bisogna però prendere atto che non si può mandare avanti in questo modo la sanità territoriale”. L’ex sindaco ha poi concluso il suo intervento sottolineando i tagli di 3 miliardi di euro che il governo apporterà, secondo quanto evidenziato dalla finanziaria approvata, alla sanità.

“Ci auguriamo che il Sindaco a breve possa darci buone notizie”, ha evidenziato invece Giuliano Cugini, capogruppo di Italia Viva.

Articolato l’intervento di Faliero Comandini, capogruppo della Lega: “L’Ospedale non è di destra o di sinistra e dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere il risultato, con la massima unione e condivisione. E’ vero, abbiamo parlato anche del San Raffaele, e ce la stiamo mettendo tutta per avere risposte, che non è facile avere in 4 mesi. E’ importante dare un segnale, e anche in Regione, per dimostrare la volontà del Consiglio e dei cittadini di Velletri”.

Ha poi preso la parola Dario Di Luzio, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Si tratta di un argomento che va discusso e sostenuto da tutte le forze politiche. Il nostro impegno con gli enti sovracomunali è costante, ma se in 5-10 anni l’Ospedale è smantellato non si può pensare che in 4 mesi possa tornare tutto come prima. Sono venuti qui il ministro, il presidente della regione e gli assessori, e c’è un impegno morale e politico a rispettare quanto detto”. 

Marco Polverini (Difendere Velletri): “Non abbiamo rappresentanti sovracomunali e la fiducia la riponiamo nel Sindaco e nell’attività che ha messo in campo. Riponiamo fiducia nell’Amministrazione”.

Ha infine preso la parola Salvatore Ladaga, Presidente del Consiglio comunale: “La sanità è cambiata e le cose vanno contestualizzate. Siamo di fronte ad un’altra sanità, regolamentata in maniera diversa. La vera partita questa città la gioca sul fatto che c’è una coalizione che vince e spiega l’importanza della filiera con Regione e Governo; filiera che c’è stata anche in passato, anche se non ha funzionato. Va applaudita l’opposizione per lo stile e la maniera con la quale fino ad oggi si è comportata. Tuttavia non è facile, per via delle piante organiche e dell’esigenza di accorpare in grandi strutture e non decentrare. La sanità, che vivo da dipendente e da imprenditore, la gestiscono spesso persone che spesso non sanno neppure di cosa parlano”. 

Ha poi ripreso la parola il Sindaco Ascanio Cascella: “Mi auguro e auguro alla città che saprò essere più incisivo su questo tema rispetto a chi mi ha preceduto. Di certo io non rispondo a dinamiche di partito e solamente al mandato ricevuto dai cittadini e se ci sarà da contrastare partiti e politica sarò il primo a farlo, qualunque strada ci sarà da percorrere e chiederò sempre aiuto a chi siede in questo Consiglio”. 

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