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Agricoltura, dall’assemblea Aspal di Velletri il Presidente Giammatteo fa il punto su moria del kiwi e peronospora da vite fotogallery

Agricoltura - Velletri, al Velidance è andata in scena l'assemblea dell'ASPAL

Nel pomeriggio di lunedì 18 settembre, presso la capiente sala del Velidance di Velletri, si è tenuta l’attesa assemblea dell’ASPAL, l’Associazione dei Produttori Agricoli del Lazio, aderente al Popolo Produttivo Nazionale. L’evento ha riscosso ampia partecipazione di agricoltori, rappresentanti delle istituzioni locali, esperti del settore e appassionati del mondo agricolo, come da tradizione per gli appuntamenti organizzati dall’associazione.

L’assemblea si è aperta con un caloroso benvenuto da parte del presidente dell’ASPAL, Stefano Giammatteo, preceduto dall’introduzione del segretario Andrea Colonnelli, che ha presentato gli argomenti all’ordine del giorno.

Il numero uno dell’associazione ha ringraziato tutti i presenti per la folta partecipazione, andando a fondo degli argomenti trattati, partendo dai recenti incontri avuti in Regione Lazio, l’ultimo dei quali riguardante l’audizione relativa alla moria del kiwi, “voluta fortemente dal consigliere regionale Vittorio Sambucci” (seduto proprio a fianco di Giammatteo, che ha portato i saluti dell’assessore regionale Giancarlo Righini, sempre vigile e attento sul tema).

Il tema principale dell’assemblea è stata la battaglia in corso contro le fitopatie, quella della moria del kiwi e dei danni causati dalla peronospora sulla vite

“Per la moria del kiwi – ha sintetizzato Giammatteo in una video dichiarazione a “Castelli Notizie” – abbiamo chiesto alle amministrazioni locali di fare delle delibere di consiglio al più presto, per chiedere alla Regione lo stato di calamità di fronte ad una gravissima emergenza, che ci ha fatto perdere 4mila ettari. In virtù della stessa vanno assolutamente sospese le rate dei mutui e dei contributi previdenziali, per poi avviare un’azione di monitoraggio sul territorio e valutare l’entità del danno sul territorio, comprendendo fino in fondo quali aziende sono state colpite. Per quanto riguarda la peronospora sulla vite – ha aggiunto – attendiamo che il Ministero emetta sulla Gazzetta Ufficiale il modello ultimo, da presentare poi entro 45 giorni”.

In precedenza non era mancato il suo grido d’allarme sugli effetti della moria del kiwi: “E’ la prima volta che ho veramente paura: sono anni che ci siamo organizzati per portare avanti questo tipo di coltura e non abbiamo un’alternativa. Eravamo fino al 2016 la Regione leader in Europa, con 10mila ettari di kiwi: purtroppo 4mila sono andati in fumo. Una catastrofe. Se andiamo avanti così, per altri 3-4 anni, col kiwi avremo chiuso. Basta guardare le foto aereee dove si vedono ettari di marrone. Ci terrorizza il fatto che nessuno ad oggi abbia saputo individuare il problema, essendoci diverse concause. Stiamo perdendo posizioni sui mercati internazionali e non siamo più il primo Paese nell’esportazione dei kiwi. La situazione è drammatica e l’unica speranza arriva dai nuovi porta innesti, che hanno parzialmente risolto il problema in altre zone, come il Veneto”.

Un’unità d’intenti può essere l’unica soluzione per far fronte ad una situazione così difficile: “In Regione c’eravamo noi, le grosse associazioni, i Comuni del territorio, le cooperative e non abbiamo guardato a bandiere ed interessi di categoria, chiedendo tutti la stessa cosa, convenendo che, in virtù dell’emergenza creatasi, è indispensabile che venga riconosciuto lo stato di crisi e di calamità naturale, per far si che nel rispetto della legge si proceda sulla moratoria dei mutui e dei contributi”.

Giammatteo (clicca qui per vedere il suo intervento integrale) ha poi ricordato che è stato istituito un tavolo permanente in Regione, col consigliere Sambucci che ha preso l’impegno a convocare un nuovo incontro a breve.

Per quanto riguarda i danni causati dalla peronospora – ha ricordato – sono 30 anni che faccio il coltivatore e un anno come questo non l’ho mai visto. Le piogge intense di maggio e di giugno c’hanno fatto davvero male”. Giammatteo ha poi ricordato che la Regione Lazio ha approvato il nuovo piano per le nuove varietà di vitigni di uva da vino più resistenti alla peronospora. “Approfondiremo questo tema, per capire di che varietà si trattano e quanto producono, informandovi, nella speranza che siano davvero resistenti a questa malattia”.

Giammatteo, dopo aver ribadito i ringraziamenti l’onorevole Sambucci e tutti gli amministratori del territorio per la presenza in assemblea, ha inoltre espresso tutta la sua preoccupazione anche per i reiterati problemi sul mancato rispetto del costo di produzione dei prodotti agricoli al campo, gli eccessivi costi giornalieri per il gasolio, la corrente, i fertilizzanti, la manodopera e quant’altro, evidenziando come tutto questo, unito ai danni causati dalle fitopatie, stia facendo perdere produzione e reddito agricolo.

Per la peronospora il direttivo Aspal ha consegnato ai presenti i moduli per la segnalazione dei danni subiti sul proprio vigneto da questo fungo, anche se il modello definitivo lo presenterà il ministero e verrà trasmesso alle varie regioni e ispettorati di zona. Il consigliere regionale Vittorio Sambucci ha preso l’impegno di convocare altre audizioni a breve sulla moria del kiwi, per trovare soluzioni condivise con tutte le parti interessate, nel più breve tempo possibile, sia per fronteggiare la moria che i danni causati dalla peronospora.

Gli assessori all’agricoltura dei comuni presenti: Cristian Simonetti (Velletri), Emiliano Cerro (Cisterna di Latina), Sabrina Verri (Lariano) e Simone Santilli (Lanuvio), hanno preso l’impegno di trasmettere alla Regione le rispettive delibere consiliari riguardante la calamità naturale sul kiwi per la Moria, cercando anche di coinvolgere gli altri comuni del nostro territorio, affinché si possa raggiungere una unità maggiore fra tutto il territorio, sia provinciale che regionale.

Il presidente Aspal ha concluso l’assemblea ringraziando tutti i presenti, soprattutto le istituzioni, la famiglia ospitante (non sono mancati i saluti di Rolando Colonnelli) per aver messo a disposizione la sala del Velidance, ed infine tutte le cooperative, le OP, le AOP, e le altre associazioni degli agricoltori nazionali; con la quale l’Aspal Lazio ha condiviso un documento congiunto consegnato alla commissione agricoltura della regione Lazio, il 6 settembre scorso, per portare avanti un’azione congiunta senza nessuna divisione contro questo male fitopatologico oscuro, che sta distruggendo una grande eccellenza del territorio, che tanto è stata apprezzata fino ad oggi, in Europa e nel mondo.

Al termine dell’assemblea, il presidente Giammatteo ha concluso ringraziando nuovamente tutti i partecipanti e ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli agricoltori, le istituzioni e la comunità locale per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che il settore agricolo offre.

L’assemblea dell’ASPAL ha dimostrato ancora una volta la determinazione degli agricoltori del Lazio nel cercare soluzioni innovative per un futuro sostenibile e prospero per l’agricoltura nella regione. La condivisione di esperienze, idee e strategie ha creato negli anni un ambiente di collaborazione prezioso per tutti i partecipanti, dando un ulteriore impulso alla crescita e allo sviluppo del settore, la cui serenità è minata proprio dalle fitopatie che hanno mandato in fumo migliaia di ettari di colture.

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