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Ciampino Rugby Old, lo sport come strumento di inclusione sociale: intervista al presidente Antonio Cordella

Il Ciampino Rugby Old è un vero e proprio fiore all’occhiello per lo sport di Ciampino, non soltanto per quanto concerne l’impegno sul campo, ma anche quello nel sociale, in particolare legato all’inclusione. Abbiamo intervistato il presidente Antonio “Nino” Cordella per conoscere qualcosa di più della società di rugby ciampinese, con focus sui progetti presenti e futuri che la vedono e la vedranno impegnata.

Presidente, da quanti anni esiste il Ciampino Rugby Old? Quanti iscritti conta?

Il Ciampino Rugby Old, fondato da me e da altri 6 soci, esiste da 4 anni. Oggi a gestirla siamo in 5: con me ci sono Daniele Conti, Roberto Raffaele, Rosario Mancusi e Stefano Labriola. La nostra società, che cerca di insegnare rugby, ha sempre vantato numeri importanti. Abbiamo iscritti di tutte le età: Under 6, Under 18, addirittura Under 4 e Under 3. Contando tutti gli iscritti nelle varie categorie, arriviamo a più di 200 tesserati: un numero molto alto, che è tuttavia calato rispetto al massimo raggiunto, quando, prima della pandemia di Covid-19, eravamo arrivati addirittura a 350 iscritti. In più, abbiamo circa 60 Old Senior, che svolgono attività di rugby old e touch rugby. Quest’anno, nei campionati nazionali 6 vs 6, su 200 squadre di tutta Italia sono arrivati quinti“.

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Dove vi allenate e dove si trova la vostra sede amministrativa?

Ci alleniamo al campo sportivo ‘Arnaldo Fuso’ di via Cagliari. La nostra sede amministrativa si trova in via Mura dei Francesi 173. Abbiamo tutti allenatori federali, con tesserino FIR (Federazione Italiana Rugby) certificato e tutti professionisti: alcuni giocano in Serie A, altri in altre categorie professionistiche. Abbiamo anche laureati allo IUSM e altri alla Scuola dello Sport. Insomma, i nostri tecnici sono tutti molto preparati. Per quanto riguarda gli allenamenti, da qualche tempo ci prepariamo anche a Castel Gandolfo: abbiamo firmato una convenzione con la Onlus Castellinsieme per 8 anni (4+4) e ci alleneremo il martedì e il venerdì dalle 17 alle 18.30 allo stadio ‘Paolo Petricone’ di via Fontana Vecchia, campo omologato da rugby, che condivideremo con atleti di atletica leggera e con calciatori“.

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Il Ciampino Rugby Old si è sempre distinto nel sociale. Immaginiamo che per lei sia un motivo di grande orgoglio.

Certamente. La nostra peculiarità è sempre stata quella di proporre un rugby inclusivo, infatti il nostro motto societario, sul quale si basa il nostro codice etico, è ‘Nessuno Escluso’. Basti pensare che offriamo a titolo gratuito il primo anno a tutti i nostri iscritti e gli anni successivi a coloro che vivono in famiglie con un ISEE molto basso. Abbiamo attivato anche un percorso genitoriale: il sabato mattina i genitori si infilano la tuta alle 10, scendono in campo e hanno un allenatore che li prepara, seguendo tutte le regole del rugby. Vogliamo che anche i genitori capiscano cosa significhi giocare a rugby, stare in un campo di rugby, vivere il prepartita ed essere un tifoso di rugby, perché devono conoscere bene quello che fanno i loro figli e imparare a comportarsi correttamente prima, durante e dopo la partita, perché lo spirito del rugby è mettere l’individualità al servizio della collettività. Tengo a ricordare che abbiamo anche preso parte a iniziative contro il bullismo, come ‘Io ti proteggo’ dello scorso maggio, durante la quale, in collaborazione con l’associazione MediAmo APS, abbiamo voluto accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulla parità di genere e sull’inclusione sociale“.

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Il Ciampino Rugby Old è stato anche grande protagonista della manifestazione “Sport per Tutti” di sabato 9 settembre e del primo centro estivo sportivo comunale inclusivo, organizzato dall’amministrazione insieme a Happy Time Animazione. Che esperienza sono state?

Siamo stati contentissimi di prendere parte all’organizzazione della manifestazione ‘Sport per Tutti’, dove abbiamo curato il ‘Terzo Tempo’ distribuendo agli atleti e al pubblico più di 200 pasti, con panini, diversi primi e bevande, oltre alle attrezzature per la giornata di sport integrato. Per questo voglio ringraziare le organizzatrici Katiuscia Girolametti, Natalia Sinibaldi, Adelaide Da Cruz e Cristiana Mazzoni, il consigliere delegato allo Sport Emilio Biondi e la sindaca Emanuela Colella, che hanno tenuto fortemente alla nostra presenza. Il centro estivo sportivo comunale è stata un’altra esperienza bellissima: abbiamo partecipato fattivamente, fornendo 3 allenatori e personale specializzato per quanto riguarda le disabilità. Per noi è stato meraviglioso poter fare rugby 3 volte a settimana nel centro estivo, è stato divertente anche per i bambini“.

Presidente, dopo le iniziative estive appena concluse quali altri appuntamenti vedranno protagonista la sua società?

Innanzitutto, in rappresentanza del Ciampino Rugby Old, giovedì 28 settembre interverrò al convegno di Sport e Salute durante il quale saranno presentate le prossime attività dell’ASD Acqua Acetosa. Inoltre, insieme al tecnico federale Alessandro Bascetta di Sport e Salute, al tecnico Flavio Favale dell’Unione Rugby Capitolina, a Katiuscia Girolametti e ad Adelaide Da Cruz vorremmo organizzare una partita di rugby mixed ability, continuando nel percorso dell’inclusione. Nella nostra idea, vorremmo che partecipasse una nostra squadra di rugby old e una di mixed ability, che dovrebbero sfidarsi un sabato di ottobre. Nei prossimi giorni cercheremo di organizzare l’evento, dal titolo ‘Nessuno Escluso’ e con madrina Adelaide Da Cruz, e di prepararlo curando tutti i dettagli. Infine, abbiamo attivato un altro percorso di rugby inclusivo, che ci ha assegnato il Comune, al centro sportivo ‘Elio Orsini’ di via Marcandreola, in zona Acqua Acetosa, due volte a settimana dalle 17 alle 18.30. Siamo molto contenti del lavoro che stiamo facendo sul territorio e vogliamo continuare a portare avanti al meglio le nostre attività, sportive e non solo“.

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