Dinanzi al maestoso murale “Albero della Vita” al villaggio San Francesco di Velletri, si sono succedute da giovedì 7 a domenica 10 settembre quattro serate intense di dibattito su tematiche al centro dell’agenda del Partito Democratico anche a livello nazionale: dal salario minimo e sicurezza sul lavoro alla Cannabis, dal diritto all’aborto all’autonomia differenziata, passando per ambiente e transizione ecologica, il fenomeno carceri e l’Europa e il lavoro del PD nei territori, con ospiti dal livello locale, enti del terzo settore e personaggi politici europei.
Ad arricchire le serate lo stand dei volontari dei Giovani Cemocratici con cibo, bevande, raccolta firme, musica e intrattenimento dal vivo, che ha visto la partecipazione di Mirko Tanda e Daniele Cossu, Vezeve, il gruppo Gospel VoiceOver diretto da Marcello Tosti e Mommo. Presente anche il Camper dell’associazione Talita Kum Ets con i suoi prodotti solidali a scopi benefici.
La prima serata di Giovedì 7 settembre ha visto trattare l’argomento della legalizzazione della Cannabis alla presenza di Matteo Mainardi (Associazione Luca Coscioni), Matteo Hallissey (segreteria Riccardo Magi segretario +Europa) Leonardo Tripelli (Resp.Ambiente GD prov. di Roma) e la moderazione di Alice Becherelli (vicesegretaria GD Velletri). Interventi, hanno evidenziato i presenti, “volti a smontare con dati alla mano i classici miti che vedono la correlazione tra Cannabis e l’utilizzo di droghe più pesanti soprattutto tra i giovani e di quanto il proibizionismo negli anni aumenti il consumo di droghe”. Immancabile il raffronto con la Germania, “che rientra tra quei Paesi che stanno legalizzando la Cannabis e i passi indietro dell’Italia sul tema con l’ultimo DPCM del Governo Meloni che mette al bando anche il cannabidiolo inserito nei prodotti cosmetici come olio in gocce, inserendolo tra le sostanze stupefacenti”.
Un tema rivendicato dai Giovani Democratici di Velletri rispetto alla trattazione da parte del Partito Democratico, ad ogni livello, è stato quello sul Diritto all’aborto e alla stessa integrità della legge 194/1978. Dibattito tenuto da Michela Guida (Resp.Org. GD Prov di Roma) con Michela Di Biase (Deputata PD), Giovanna Conte (Creative Strategist Libera di abortire), Francesca Re (Avvocata, Associazione Luca Coscioni) con interventi moderati da Michela Guida (Resp.Org. GD Prov di Roma). L’occasione ha dato l’assist per presentare la raccolta firme per il progetto di legge di iniziativa popolare proposto dai Radicali e l’associazione Libera di Abortire riguardante la salute riproduttiva della donna gestante per introdurre un passo in avanti (e non indietro) rispetto alla legge 194.
La seconda serata, quella di venerdì 8 settembre, è iniziata toccando il tema dell’ambiente ed ha raccolto il monito Camilla Laureti (Europarlamentare PD) di investire di più nelle opportunità dei giovani nell’agricoltura, per giovani generazioni più protagoniste della transizione econologica in atto. Ne ha parlato con l’ex sindaco Orlando Pocci (capogruppo PD in Consiglio Comunale), Francesca Argenti (Consigliera comunale PD Velletri), Eleonora Vinci (Referente Castelli in Green), Clarissa Cavola (Associazione Mèco), e Andrea Di Fabio (Vicesegretario PD Velletri).
Nel secondo convegno delle ore 20.30 dal titolo “Minimo sindacale” , al centro del dibattito il lavoro e salario minimo, la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori con al tavolo Valeria Fedeli (già Ministra dell’Istruzione, direzione PD Lazio), Andrea Casu (Deputato PD), Eleonora Mattia (Consigliera Regionale PD Lazio) e moderato da Mauro Leoni (Consigliere comunale PD Velletri). Come non partire “dal ricordo degli operai morti sulle rotaie nella tragedia di Brandizzo ha dichiarato in apertura la consigliera Eleonora Mattia: “è vergognoso che nel 2023 ancora si esce per andare a lavorare e si muore nei posti di lavoro, questo non possiamo più permetterlo” ha aggiunto nel suo appello proteso a far si che “la sicurezza sul lavoro, così come un lavoro dignitoso, torni nell’agenda principale del Partito Democratico”.
“La battaglia sul salario minimo del Partito Democratico non è un atto rivoluzionario socialista – ha continuato – ma è quel minimo che serve per combattere le diseguaglianze e per ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Il contrasto al lavoro precario e senza tutele partendo da un salario minimo legale è il tema dei temi con cui, secondo l’onorevole Valeria Fedeli “il Partito Democratico ha scelto di partire relazionandosi con le altre forze di opposizione in Parlamento e di cui se ne discuteva già dalla campagna elettorale del 2018” perché “senza un lavoro è in gioco la qualità della vita penso in particolare alle giovani generazioni, a donne e uomini, senza distinzioni”. Sul Governo di Giorgia Meloni Valeria Fedeli si è così espressa: “Drammaticamente la destra fa la destra, ma la cosa più importante è che noi dobbiamo costruire l’alternativa“, così ha fatto leva sull’importanza della battaglia sul salario minimo per “mandare a casa la destra al Governo”. A tal riguardo il deputato romano, Andrea Casu, ha sottolineato a più riprese l’importanza della raccolta firme per portare avanti la proposta di legge alla Camera n. 1275 sull’ introduzione il salario minimo a 9 euro l’ora (ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione) https://firme.salariominimosubito.it/.
La terza serata, quella di sabato 9 settembre, ha visto parlare di autonomia differenziata proposta dal disegno di legge Calderoli e sulla quale il centrosinistra è fortemente contrario. Nel parterre Roberto Morassut (Deputato PD), Emanuela Droghei (Consigliera Regionale PD Lazio), Rodolfo Lena (Consiglio Regionale PD Lazio), Fabio Ascenzi (Autore “Autonomia o Secessione”). Proprio quest’ultimo con dati e numeri ha suffragato la tesi dell’insostenibilità della PL Calderoli che, a suo dire, “spacca il Paese tra Nord e Sud acuendone i divari”. A concludere l’incontro il Convegno dal titolo Per ricostruire insieme il nuovo PD dai territori al nazionale: con Rocco Maugliani (Segretario provinciale PD Lazio), Edoardo Menicocci (Consigliere comunale PD Velletri) e Gabriele Cimmino (Segretario PD Velletri) si è parlato del ruolo del Partito Democratico, principale forza di opposizione in molti comuni del territorio, proseguendo per l’amministrazione regionale fino al Governo nazionale nelle sfide da portare avanti.
Ultimo appuntamento, domenica 10 settembre, con il primo panel delle 18:30 su Carcere e reinserimento dei detenuti dal titolo “Non ti scordar di noi”, che ha visto sul palco tra i relatori il Garante dei Detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa e la giornalista di Tg La 7 Flavia Filippi presidente del Progetto “Seconda Chance” sul reinserimento lavorativo dei detenuti, Marco Costantini rappresentante territoriale di Sbarre di Zucchero, e Massimo Montebove del Sindacato nazionale polizia SILP CGIL. A dare lustro al dibattito, nel passaggio di domande, Ezio Tamilia, giornalista RAI.
Al centro del confronto le difficoltà del reinserimento sociale delle persone in detenzione a causa dei mali cronici del sistema carcerario italiano tra sovraffollamento in continua crescita, mancanza di personale (tra questi di polizia penitenziaria) e l’alto tasso di suicidi che quest’anno già tocca 48 vittime.
“Il nostro sistema penitenziario sembra aver perso di senso. Dove l’Art.27 della nostra Costituzione dice che dovrebbe essere orientato al rispetto della dignità e della rieducazione del condannato, in realtà ha la meglio la custodia e il contenimento. Questo è il fallimento del sistema carcere. Solo facendosene carico il terrritorio delle persone che possono finire in carcere allora può funzionare”, ha affermato il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasìa.
Pragmatico l’intervento di Flavia Filippi di Seconda Chance che si è rivolta alla platea raccontando la mission della sua associazione: far onoscere alle realtà imprenditoriali i benefici fiscali della legge Smuraglia (clicca qui per approfondire). Hanno lasciato riflettere gli interventi del poliziotto e sindacalista Massimo Montebove sull’urgenza di “più personale di polizia penitenziaria, della necessità della loro continua formazione e del potenziamento dell’uso dei braccialetti elettronici per le misure alternative al carcere al fine di garantire più sicurezza”, passando per le parole di Marco Costantini, ex detenuto con alle spalle 19 anni di carcere per reati finanziari e le innumerevoli ingiustizie di un sistema inefficiente, tra queste “quella di aver subìto 4 giorni in più di carcere perché il magistrato di sorveglianza era in vacanza. Quanto vale la vita di un detenuto? Quando chiude la porta stai solo con te stesso…”, ha dichiarato rivolgendosi alla platea e confessando di essere stato ad un passo dal togliersi la vita in cella.
I convenuti hanno poi dato appuntamento per la mobilitazione sui diritti dei detenuti in carcere in piazza Benedetto Cairoli a Roma di sabato 16 settembre, organizzata dall’associazione Sbarre di Zucchero assieme a Ristretti Orizzonti, CNVG e con il patrocinio di altri enti istituzionali e del terzo settore. Puntuali gli interventi tra il pubblico del responsabile giustizia della Caritas di Velletri Giorgio Innocenti e volontario dell’associazione Vo.la.re di Velletri, dell’ex consigliere comunale Fabio Taddei e dei ragazzi dei Giovani Democratici. A partecipare al Convegno anche alcune associazioni di categoria: tra queste la Coldiretti, ma anche mondo scolastico e associativo, tra questi il prof. Eugenio di Bernardo preside dell’Istituto Agrario.
La Festa de l’Unità ha chiuso con il convegno dedicato all’ “Europa dell’avvenire” che ha visto i relatori soffermarsi sull’importanza del battersi per preservare il ruolo dell’ Europa, ogni giorno minacciata nella sua integrità e funzionalità dalle destre al governo.
A parlarne il Senatore PD Filippo Sensi, Giulio Saputo Segretario Generale Aggiunto CIME, Michelangelo Freyrie Vicepresidente MondoDem, Gregorio Staglianò Responsabile Eventi, Direttivo MondoDem, Dafne Tomasetto, Presidente della Consulta Lazio Disco. Ha moderato l’incontro Tommaso Nali dei GD Velletri.
commenta