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Velletri – La 92^ Festa dell’Uva e dei Vini si presenta con una grafica rinnovata: c’è ancora attesa per il programma

Quest’anno la Festa dell’Uva e dei Vini di Velletri arriverà in anticipo rispetto alle consuete date degli anni passati quando si inoltrava fino alla prima decade di ottobre. E’ stata programmata, infatti, per sabato 23 e domenica 24 settembre, evitando così l’accavallamento con la tradizionale Sagra dell’Uva e dei Vini di Marino. A quindici giorni dall’atteso evento, tuttavia, si stanno ancora mettendo a punto i particolari: la novità principale, per ora, si ravvede in un logo rinnovato ed una nuova locandina color magenta.

E’ ancora attesa, quindi, per il programma di questa 92esima edizione che  sarà organizzata dalla Fondazione De Cultura e Omnia con il patrocinio del Comune di Velletri, Regione Lazio e l’Arsial. Il carico di nuovo simbolismo, sembra – tuttavia – voler essere il preludio di alcune importanti novità per la nuova edizione della manifestazione che è alle porte.

Quel che è certo è che, anche l’edizione 2023 dell’appuntamento enogastronomico veliterno,  si terrà lungo le vie del centro storico cittadino che collegano Piazza Garibaldi a Porta Napoletana passando per tutto il Corso della Repubblica con l’intento di voler coinvolgere con alcune novità  ogni angolo della città, dalle realtà commerciali ai monumenti e punti strategici a suon di canti, balli e riti popolari. La Festa quest’anno “impegnerà” tutto il centro storico: da Piazza Garibaldi, in prossimità di quella che era l’antica Porta Romana detta “porta dammonte” a Porta Napoletana, detta invece “porta dabballe”. L’intento è quello di far vivere ogni angolo del Corso, coinvolgendo e aggregando attività commerciali, monumenti e punti strategici. Non mancheranno, naturalmente, la pigiatura, le musiche popolari, e tante altre attività che verranno ufficializzate assieme al programma nelle prossime ore.

Quanto al profilo politico della manifestazione pare che nell’organizzazione della stessa siano impegnati due assessorati, ognuno per quanto di competenza: quello allo spettacolo e turismo, guidato da Paolo Felci, e quello affidato a Cristian Simonetti, per quanto concerne agricoltura e prodotti tipici.

La simbologia dietro al nuovo Logo

Abbandonato il vecchio logo che era costituito da una Botte, un calice di vino rosso, una bottiglia e un grappolo d’uva, questa 92esima edizione si presenta con una veste grafica tutta rinnovata.

Si parte dal colore: scelto il colore magenta, proclamato colore dell’anno dall’ azienda di graphic design incaricata Pantone. Due i calici, uno color magenta e l’altro color rosa, simbolo di biodiversità, decorati lasciando a diverse interpretazioni: la cartina stilizzata di una città, una zolla di terra secca lavorata, i sampietrini del centro storico.  Ad attraversarli le foglie verdi della vite. I colori si ripetono in diversi punti della locandina dando il segno delle tracce di vino e del carattere popolare della festa.

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