L’hanno aspettata per settimane, pronti a fare un tuffo nel passato, prima di far ritorno al futuro (tanto per citare una saga miliare nella cinematografia di quegli anni ’80 cui le sue canzoni hanno riportato). Lei, Cristina D’Avena, c’ha messo del suo, con la sua voce ancora squillante e gioiosa, per far riecheggiare quelle sigle che per oltre 30 anni hanno schiuso la porta a tanti viaggi nella fantasia animata, quella dei tanti “cartoon” che la cantante bolognese ha intonato, lei regina dei cartoni animati e colonna sonora di tanti pomeriggi davanti alla tv.
Una Piazza Cairoli gremita come poche volte, nella serata di mercoledì 6 settembre, ha fatto da teatro al concerto, incastonato nella programmazione dell’Estate Veliterna 2023, e preceduto dall’esibizione delle scuole di danza “Factory Dance”, “Flying Dance Academy” e “Academy School” e dai ritmi infusi dal Dj Set con Flavio Jay, Davide Guadagno e Palasso di Radiomania. Per arrivare alla carton cover band dei “Raggi Gamma”, che da “Daytan” ad “Holly & Benji” hanno fatto da apripista all’esibizione dell’amata icona dei cartoni animati.
Con un cielo stellato e un’atmosfera ricca di emozione, coi balconi assiepati e la protagonista che non ha mancato di volgere lo sguardo verso i tanti cittadini affacciati alle finestre, Piazza Cairoli è stata il palcoscenico ideale per accogliere l’icona della musica per bambini, che ha conquistato il pubblico con la sua presenza carismatica e la sua voce calda e coinvolgente. Il repertorio ha compreso tutti i grandi successi della sua carriera, brani che hanno accompagnato generazioni di ragazzi e che continuano a farlo ancora oggi. Canzoni come “Pollon”, “Occhi di Gatto“, “Kiss me Licia”, e tante altre, hanno fatto sognare e cantare insieme grandi e piccini, coi primi che si sono riscoperti bambini e i secondi che hanno potuto ammirare, stupiti, l’emozione – talvolta rigata dalla commozione – negli occhi dei genitori.
Interpretando le sigle dei cartoni animati che hanno reso la sua voce celebre in tutto il Paese e oltre, Cristina D’Avena non ha mancato di coinvolgere il folto pubblico, che ha avuto l’opportunità di rivivere frammenti dell’infanzia attraverso le note delle sue indimenticabili canzoni.
Durante il concerto, Cristina D’Avena ha interagito frequentemente con gli spettatori, coi fan che hanno potuto cantare a squarciagola le sue anzoni, ballare e persino scambiare qualche parola con l’artista, col “firma copie” che ha fatto da sugello all’esibizione.
Una serata perfetta, con misure di sicurezza accurate, che hanno consentito di gestire una presenza di spettatori davvero massiccia, garantendo il divertimento in totale tranquillità, grazie alla compresenza di Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato, Protezione Civile e Croce Rossa, senza dimenticare il prezioso e decisivo operato della Volsca Ambiente e Servizi e della Velletri Servizi, entrambe menzionate dall’assessore Paolo Felci, salito sul palco assieme al Sindaco Ascanio Cascella e ai vertici della Proloco Velitrae, Emilio Galuppo ed Anna Morsa, cui il patron di Radiomania, Leonardo Di Silvio, ha dato la parola.
In una serata che ha unito svariate generazioni, Cristina D’Avena ha dimostrato ancora una volta il suo potere unificante, inducendo persone di tutte le età a rivivere la magia dei ricordi d’infanzia e gioventù.
Nelle battute finali, tra gli applausi dei più grandi, la cantante emiliana non ha mancato di rivolgersi ai più piccoli, riservando loro un accorato consiglio. “E’ un’emozione pazzesca vedere i vostri sorrisi, i vostri sguardi e le vostre facce – ha dichiarato (GUARDA QUI) -. Dobbiamo sorridere alla vita, e non permettete a nessuno di toglierci questo meraviglioso sorriso. E voi, bambini, cercate di assaporare ogni attimo della vostra infanzia: so che volete diventare subito grandi, ma quando poi lo sarete farete fatica a ritornare bambini. Ed è per questo che vi dico: ogni tanto lasciamo da parte tablet e telefonini e cerchiamo di goderci un po’ di più noi…Giocate tra di voi e, soprattutto, non abbiate fretta di diventare grandi e godetevi la vostra infanzia”.
E’ a quella stessa infanzia volata via troppo in fretta che tanti dei presenti, con qualche ruga e capello bianco di troppo, hanno volto lo sguardo, in un revival di fugaci emozioni, fulminee come una stella cadente nel cielo di una notte d’estate…
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