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Ariccia, l’associazione Circus Fratrum Arvalium scrive alla Soprintendenza contro il parcheggio sotto il Ponte

parcheggio sotto ponte ariccia

In pieno agosto l’associazione Circus Fratrum Arvalium – Aricia ha inviato una lettera alla Soprintendenza di Roma per scongiurare la realizzazione di un parcheggio nella valle sotto il Ponte di Ariccia, considerato un danno al patrimonio storico ed archeologico di Ariccia.

Due tavole tecniche, inviate per pec  e un riassunto di cosa c’è già, alla vista di tutti, e cosa potrebbe esserci in quei circa 2 ettari di terra in asse tra l’Appia antica e il Ponte Monumentale, sono ritenute giuste motivazioni per agire contro la decisione dell’Amministrazione comunale.

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Le posizioni

Poco prima di Ferragosto, come Associazione Circus Fratrum Arvalium – Aricia, abbiamo protocollato per PEC, alla Soprintendenza di Roma elaborati tecnici, che sintetizzano il valore delle preesistenze in area e quanto potrebbe essere ancora nascosto nella vallata dove la volontà politica dell’attuale amministrazione Ariccina è quella di realizzarvi un parcheggio per auto e infrastrutture (volumi) a servizio dello stesso.

Le tavole tecniche inviate alla Soprintendenza  presentano in pianta e sezione, dall’Appia Antica sino al ponte Monumentale, una mappatura di cosa c’è ( quindi cosa nota agli addetti) e cosa potrebbe esserci, ovvero una’ analisi della stratificazione delle preesistenze ( vedi i 2 portali berniniani, gli arcosoli romani, la meta del circo, i ruderi dell’antica chiesa di S. Valerio) quindi una mappatura dei siti con rilievo fotografico. Evidenziato anche come il piano di campagna sia mutato nell’ultimo secolo, pertanto i rischi di intercettare facilmente storia ed archeologia in caso d’ intervento invasivo dato che il progetto del parcheggio, presentato a giugno scorso, vede la realizzazione anche di volumi quindi scavi anche per servizi (fognature).

Il Circo dei Fratelli Arvali: a rilievo sono state evidenziate anche le aree d’ambito in cui potrebbero ricadere i resti di un circo preromano. Evidenziate le distanze che riconducono ad una perfetta proporzione con quelle che erano le misure standard di un circo. “Un complesso in gran parte parte servito dalla natura stessa – Marino Valenti, presidente dell’associazione -, ovvero una struttura che venne accolta in un incavo naturale del terreno con la tagliata di roccia posta a Nord-Ovest, dinanzi alla zona tribune, parallele a  quella che oggi è via della croce; e poi a scendere verso l’Appia si la II meta co le varie infrastrutture di servizio, dall’arco d’ingresso, ai Carceres fino al Pulvinar, ovvero una sorta di moderna tribuna autorità”

In uno spirito totalmente collaborativo ci auguriamo che la valle sia salvaguardata, quindi che la Soprintendenza, e non solo, prestino attenzione al materiale che abbiamo prodotto ed invece di tombare con un parcheggio la storia, la memoria di Ariccia, questa sia riportata alla luce: sognare una passeggiata tra le vecchie rovine di Aricia, il suo circo, per poi salire al centro storico e sedersi nelle fraschette ad assaporare Porchetta e vino dei Castelli! Facciamo si che i sogni diventino realtà, e non gli incubi della devastazione!”

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