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Il “Croissant Suprême” da New York ai Castelli Romani: il “cornetto rotondo” approda ad Albano

In questa calda estate, ai Castelli Romani, ad essere popolare tra residenti e turisti è il “roll croissant” o, meglio, il “croissant suprême”, goloso successo gastronomico che arriva direttamente da New York. Lo conoscete? Lo avete mai assaggiato? Goloso e particolare è richiesto anche da molti romani e turisti

L’evoluzione innovativa del tipico croissant francese si chiama “Croissant Suprême” ed arriva direttamente dalla famosa bakery, “Lafayette Grand Cafè & Bakery”, dello chef Adrew Carmellini a Lafayette Street, nella Grande Mela.

Qui, il pastry chef Scott Cioe lo ha inventato e lo propone ai clienti da quasi un anno e mezzo, dal mese di marzo 2022. Diventato fin da subito tanto popolare a New York, il “croissant suprême”, particolare e differente dal solito croissant, si è trasformato in pochi mesi in un vero e proprio successo gastronomico virale, tanto da finire, addirittura, nel mese di agosto 2022, prima sulle pagine del “New York Post” e poi su quelle della conosciuta agenzia di stampa britannica “Reuters” e di altre testate giornalistiche, fino a molti canali social, da Tik Tok a Facebook e Youtube, dove anche la stessa bakery Lafayette ne racconta pure versioni da realizzare home made.

Così, lunghe file e ore di attesa per i cittadini newyorkesi che possono assaporalo farcito in tanti modi diversi in tre orari precisi del giorno, in corrispondenza delle tre differenti sfornate del goloso “croissant suprême”. Non è passato poco tempo che anche in altre città del mondo alcuni maestri pasticceri hanno iniziato a proporlo, ma in Italia, dove in cucina la tradizione affonda radici profonde, è approdato solo da pochi mesi, nel mese di giugno 2023, e proprio ai Castelli Romani.

Si tratta di un croissant alquanto particolare che la stessa bakery LAFAYETTE380, sul profilo Instagram, chiama “brand-new Pain au Chocolat Suprême”, perché si avvicina forse più al pane al cioccolato che a un vero e proprio croissant classico. Impasto morbidissimo e farciture diverse lo rendono appetitoso e super buono, poco più leggero per digeribilità del “croissant” o del “cornetto”, che si è abituati ad assaporare nella tradizionale colazione al bar all’italiana. A renderlo ancora più invitante, le svariate farciture gourmet all’interno e le granelle di frutta secca o i frutti freschi in superficie: crema pasticcera, amarene, visciole, lamponi, more, cioccolato, crema al pistacchio, confetture, mandorle, noci, nocciole e pistacchi tostati.

Ad Albano Laziale, l’idea di sfornare anche in Italia il “croissant suprême” è nata da tre giovani pasticcieri Martina Mantica, Cristina Pelliccioni e Christian Galante, rispettivamente due pasticciere e un lievitista, i quali hanno scelto proprio i Castelli Romani come luogo dove presentare le loro originali creazioni, molte delle quali ispirate alla pasticceria francese. Il più gettonato delle preparazioni dei tre pasticceri è, sicuramente, proprio il fatidico “croissant suprême”, che ai Castelli chiamano roll croissanto semplicemente “cornetto rotondo”, senza fare troppa distinzione tra croissant e cornetto.

Comunque sia, l’innovativo roll ha una sola forma e tanti gusti. Ogni roll racchiude un ripieno pensato per soddisfare diverse voglie di dolcezza e tutti vengono imbottiti al punto giusto. La differenza con il fratello newyorkese è senza dubbio il consistente ripieno che non disturba affatto e che al buon palato italiano piace tanto! Nel loro laboratorio, i tre pasticceri realizzano svariate tipologie di “roll croissant” e sono in tanti i curiosi, anche dalla capitale, che approdano nella cittadina castellana per riuscire ad assaggiarli. Cosa che, leggendo pure tra i vari commenti social dei canali Instagram e Facebook dei pasticceri, è molto ambita e conviene prenotarli, per potersene accaparrare qualche pezzo. Il laboratorio castellano, infatti, come nella città di New York, prepara i roll in determinati orari del giorno, fin dal mattino presto.

La pasticceria francese rivisitata in chiave innovativa negli States è arrivata così anche in Italia. Non bisogna dimenticare che a Roma e ai Castelli Romani, e in tutto il Lazio, la stessa pasticceria francese ha molto seguito e anche Grottaferrata, altro comune castellano, ospita da diversi anni altri giovani pasticceri, i quali sperimentano e creano dolcezze ispirandosi, proprio, alla pasticceria d’oltralpe. E non si può non citare il conosciuto e apprezzato biscotto “Giglietto di Palestrina”, specialità del Lazio e Presidio Slow Food, la cui ricetta fu elaborata per la prima volta proprio in Francia nel XVII secolo, alla corte del Re Sole, ricetta custodita con cura dalle Monache Clarisse, e realizzata prima dai pasticcieri della Corte dei Barberini e poi da una famiglia di pasticcieri della stessa città di Palestrina. Così, con il ““roll croissant castellano” continua una sorta di legame Francia-Italia che almeno a tavola mette tutti d’accordo!