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Ciampino – Acqua, frutta e verdura, pulizia pavimenti: in conferenza stampa le prime indicazioni post incendio

Incendio Ciampino cumulo rifiuti

Nella conferenza stampa di questa mattina, svoltasi nella sala consiliare “Pietro Nenni” di Ciampino, dedicata all’incendio di sabato 29 luglio nell’area dove è presente l’impianto di stoccaggio rifiuti di via Enzo Ferrari Ecologica 2000, dopo le domande dei giornalisti presenti è stato il turno degli interventi istituzionali, che hanno affrontato alcuni aspetti importanti, legati alla tutela della salute e ai comportamenti “pratici” da tenere in questa fase, che fa seguito allo spegnimento del rogo, chiedendo risposte ai rappresentanti di ASL Roma 6, Arpa Lazio e Protezione Civile.

La notizia più importante – ha sottolineato il sindaco di Marino Stefano Cecchi, presente al tavolo istituzionale – è che l’incendio sia stato spento. Ora, però, dobbiamo capire, come sindaci e, quindi, come amministratori e come cittadini, come dobbiamo comportarci e quali indicazioni dobbiamo dare ai cittadini che amministriamo“.

Abbiamo istituito un’unità di scopo, convocata in seduta permanente, che aggiorna continuamente l’andamento della situazione e ci dà tutte le informazioni e le comunicazioni da dare ai cittadini e ai sindaci – ha informato il commissario straordinario dell’ASL Roma 6 Francesco Marchitelli. La tutela della popolazione è il nostro faro, il criterio è quello prudenziale, ma la situazione evolve in tempo reale, anche in senso positivo, e sulla base delle informazioni che abbiamo diamo le indicazioni. Nei prossimi giorni avremo i risultati anche delle rilevazioni prudenziali sulle matrici alimentari. Le misure adottate finora sono state adottate con il criterio prudenziale e della massima tutela possibile. Aggiungo che, ad oggi, non vi è stato alcun accesso ai nostri Pronto Soccorso riconducibili all’emergenza del rogo. Considero i sindaci degli eroi, per il loro lavoro, che non so se io sarei in grado di fare“.

Alcune considerazioni importanti – così il dottor Roberto Giammattei del SISP –. In primo luogo, ci sono dei tempi tecnici che provocano una discordanza tra il momento del rilevamenti dei dati e il momento in cui vengono comunicati. Per questo dovremo aspettare qualche giorno per avere i dati di oggi, a incendio spento. Vorrei, poi, fugare ogni dubbio su alcune indicazioni scorrette apparse sui giornali, che hanno paragonato questo incendio a quello di Eco X. In quell’occasione bruciò una gran quantità di rifiuti, ma la grande differenza con l’incendio di Ciampino è che a Pomezia bruciarono 4mila m² di copertura in Eternit, con una possibile liberazione in aria di amianto. Stavolta non è andata a fuoco alcuna copertura, ma solo rifiuti presenti sul piazzale, e tra i rifiuti non era prevista la presenza di Eternit o amianto. Dunque sono due episodi assolutamente imparagonabili. Ritengo che, ragionevolmente, nei prossimi giorni, quando arriveranno i dati a incendio spento, i valori saranno più accettabili e ci regoleremo di conseguenza su eventuali indicazioni e misure di prevenzione. Forse qualcosa a livello di comunicazione poteva essere migliore, lo dico senza alcun problema, ma abbiamo fatto un grande lavoro di squadra, di concerto con forze di Polizia, Vigili del Fuoco e Protezione Civile: come direbbe un allenatore di calcio, ‘la squadra ce l’ha messa tutta, ha dato il massimo’“.

Il sindaco di Marino Stefano Cecchi ha chiesto qualche consiglio pratico: è meglio lavare il pavimento di casa e il balcone del proprio terrazzo, oppure no? Possiamo prendere un frutto dal nostro albero e mangiarlo?

Le indicazioni, di buon senso – ha suggerito il dottor Giammattei, possono essere quelle di pulire i pavimenti con acqua abbondante, senza ulteriori prodotti. Riguardo frutta e verdura di propria produzione, rimangono le indicazioni che abbiamo già fornito (lavarle accuratamente, ndr). In attesa dei nuovi dati, non ci sono altre misure particolari. Si va, comunque, verso una normalizzazione dopo lo spegnimento dell’incendio. Aggiungo che, per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua potabile, non ci sono controindicazioni, come non ci sono rischi di contaminazione delle falde acquifere“.

Ivan Colantonio, assessore del Comune di Rocca di Papa, presente in sala, ha chiesto se vi fossero indicazioni per le produzioni agricole, specialmente per i terreni limitrofi che hanno subito l’influenza dei fumi. Questione sollevata anche dal sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis, il quale, dopo aver invitato i colleghi Emanuela Colella e Stefano Cecchi a non sottovalutare il problema rifiuti, evidenziando la necessità di “mettere in atto delle misure di prevenzione, perché sul territorio vengono prodotti tanti rifiuti ed è sempre alto il rischio di combustione e, quindi, che possano accadere episodi come questo incendio“, ha chiesto attenzione anche per le frutterie su strada, soggette ai rischi dell’inquinamento non solo di frutta e verdura, ma anche di quello stradale.

Per quanto concerne i piccoli orti – ha risposto il dottor Giammattei, restano valide le indicazioni di massima già date. Il problema ce lo siamo posto per attività imprenditoriali. Stiamo aspettando i primi risultati, per capire che tipo di ricaduta ci sia stato sul suolo, e abbiamo valutato le coltivazioni, sostanzialmente ulivi e vigneti, provvedendo al campionamento di foglie. Non abbiamo previsto questo tipo di attività per i terreni. Possiamo escludere gli allevamenti, che non sono presenti sul territorio, almeno in un raggio ragionevole“.

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