Cultura

Albano – Ultimo tour guidato al Museo Civico “Mario Antonacci” per la mostra d’arte letteraria e visiva di Sabrina Vanini fotogallery

Sabato 1° luglio, è terminata con successo e partecipazione la mostra “Gocce di natura, sospiri di poesia”, realizzata e curata dalla poetessa Sabrina Vanini con il patrocinio dell’Assessorato alle Biblioteche, allestita presso il Museo Civico di Albano Laziale e ispirata all’omonimo volume edito dalla casa editrice LuoghInteriori.

Sabato 1° luglio, al Museo Civico “Mario Antonacci” di Albano Laziale, si è conclusa l’interessante mostra “Gocce di natura, sospiri di poesia”, realizzata e curata dalla poetessa Sabrina Vanini, con il patrocinio dell’Assessorato alle Biblioteche e il Museo e ispirata all’omonimo volume edito dalla casa editrice LuoghInteriori, che ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria, classificandosi al V posto (Sez. Poesia Edita) alla VIII edizione del Premio Letterario Città di Latina, nel mese di novembre 2022.

Durante la mattinata di sabato, si è svolto l’ultimo degli incontri guidati che hanno visto, fin dal giorno di apertura, il 17 giugno scorso, molti visitatori e appassionati di poesia e fotografia immergersi tra i versi e le immagini della poetessa di Albano Laziale. Una raccolta di ben quaranta poesie e venti fotografie che sono l’espressione di un forte legame tra l’autrice, la natura e l’ambiente e tutti i suoi componenti: aria, acqua, fuoco, terra. Un percorso suggestivo creato dalla stessa Sabrina Vanini all’interno della sala al pianterreno del museo, dove già sono raccolti diversi importanti e scenografici reperti archeologici del territorio castellano, per concretizzare un vero e proprio “viaggio mnemonico e introspettivo” tra opere d’arte letteraria e visiva, attraverso il quale il pubblico intervenuto ha potuto leggere e ascoltare i versi che la poetessa ha composto ammirando la natura nel corso dei suoi viaggi e delle sue passeggiate: dai Castelli Romani al Trentino Alto Adige fino all’Islanda. Ogni componimento è magistralmente abbinato alle particolari fotografie realizzate da lei stessa e da alcuni dei suoi familiari, fotografie che hanno impresso momenti di vita, sensazioni ed emozioni.

Ed è proprio dal desiderio di condividere emozioni che nasce la stessa silloge “Gocce di natura, sospiri di poesia”, come la poetessa ha ben spiegato ai visitatori che, nella mattinata di sabato, hanno partecipato al tour guidato della mostra. Emozionata e gioiosa per questa ultima tappa al Museo “Mario Antonacci”, Sabrina Vanini ha accompagnato i curiosi visitatori lungo il percorso, leggendo alcuni dei versi più espressivi e spiegando loro in modo dettagliato le immagini abbinate ad ogni componimento. Così, in un’atmosfera dolce e soave, tutti i suoi versi hanno delineato istanti di vita plasmati su quelle emozioni fugaci che troppo spesso sono soffocate dalla frenesia della vita moderna ed è difficile cogliere. La poetessa ha aperto lo sguardo profondo verso la natura e l’ascolto meditato dei rumori dell’anima di ogni visitatore. Un percorso che è una vera e propria “passeggiata tridimensionale” tra i versi e i luoghi geografici esaltati dalle immagini. Immagini che delineano lo spazio e il tempo in cui gli stessi versi sono nati osservando una natura primordiale che si lega ai sentimenti dell’anima e fa nascere emozioni o, semplicemente, abbinati perché ne scaturiscono il ricordo.

Al tour guidato hanno partecipato anche i familiari della poetessa, emozionati quanto la stessa, diverse insegnanti del territorio e alcuni rappresentanti dell’Associazione culturale “La Grotta degli Artisti” di Grottaferrata Cinzia Gargiulo, Presidente, e Donato De Caterina, Segretario – i quali, nel mese di settembre 2022, hanno premiato come prima classificata la poetessa Sabrina Vanini al concorso Premio Letterario e Fotografico Internazionale “Emozioni al Castello”, edizione 2022, per la sua opera “Reminiscenze Silvestri”, esposta anche nella mostra al Museo di Albano.

Il pubblico interessato ha ammirato con stupore ogni singolo componimento impresso su caratteristici fogli di legno e ogni immagine stampata su fogli di plexiglass (per le poesie ispirate alla leggerezza di aria e acqua) o su dibond (per le poesie ispirate alla materialità di terra e fuoco) del viaggio sensoriale che l’autrice ha voluto mettere in piedi. Così, nella mente del visitatore, sono rievocati suoni e profumi: dal fruscio delle erbe nei campi, dalle nenie dei versi dei gabbiani, dal rumore delle foglie che cadono al profumo dei tigli in fiore e delle margherite, che fanno immaginare una natura selvaggia ma anche docile e spazi infiniti o finiti in luoghi conosciuti o sconosciuti.

Ad occupare la parte centrale della mostra ci sono il componimento e l’immagine più significativi per l’autrice: lo sguardo di Sabrina su un lago d’Islanda – “LASCIA CHE SIA… ACQUA”. Nell’immagine, la poetessa osserva la vastità del lago Laugarvatn in Islanda ed è ritratta di schiena seduta su una vecchia poltrona, da qui contempla lo “scorrere incessante della limpidezza del destino” e qui ogni attento visitatore può vagheggiare e meditare sul proprio tracciato personale. Davvero originale, inoltre, l’attento studio dei versi che la poetessa fa anche per ricreare postille all’interno degli stessi componimenti che richiamano “poesie nelle poesie”.

Tra le immagini e i componimenti da citare, è senza dubbio singolare anche quello dedicato alle foglie d’autunno, dove il ritratto di una foglia che svolazza leggera nell’aria, destramente catturata in un fugace istante da Margherita, figlia dell’autrice, si unisce ai versi che descrivono un “mondo che volteggia in silenzio”.

La mostra farà presto diverse tappe non solo ai Castelli Romani ma nei luoghi dell’anima, dove gli stessi versi e le stesse immagini hanno preso forma, come la poetessa ha spiegato: “Ora mi piacerebbe portare questo viaggio sensoriale nei luoghi dove poesie e fotografie sono nate. Sarebbe davvero importante, per me, questa unione. Compongo versi dall’età di nove anni, ho partecipato a tanti concorsi di poesia e arte visuale, perché il mio unico obiettivo è quello di condividere emozioni, donare reciprocità di emozioni a chi legge le mie poesie, per accorciare le distanze e unire le anime attraverso bellezza ed emozioni!”.

Al termine del tour guidato, Sabrina Vanini ha ringraziato tutti i presenti e quanti hanno contribuito alla concretizzazione della mostra: l’Assessorato alle Biblioteche e l’Assessora Maria Cristina Casella e la Consigliera Regionale Alessandra Zeppieri; gli addetti del Museo di Albano e, in ultimo non per importanza, i suoi familiari che l’hanno “supportata e sopportata” durante la preparazione e l’allestimento delle opere.