Cronaca

Tribunale di Velletri, rinviata al 12 settembre l’udienza del processo per maltrattamento di animali a carico di Marco Bianchi e altri imputati

fratelli bianchi

E’ stata rinviata al 12 settembre la prima udienza del processo che vede imputate quattro persone, tra cui Marco Bianchi, uno dei due fratelli già tristemente noti alle cronache per lo spietato assassinio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro. 

La denuncia è stata sporta nel 2021 e ad inizio settimana avrebbe dovuto finalmente prendere inizio al Tribunale di Velletri il processo, ma la prima udienza è stata rinviata al 12 settembre. La pioggia non ha fermato gli animalisti che di buon mattino si sono ritrovati presso piazzale Giovanni Falcone, all’esterno del Tribunale di Velletri, in concomitanza con l’inizio del processo, poi rinviato di 3 mesi.

LNDC Animal Protection, la Lega Nazionale Difesa del Cane, dopo aver denunciato Bianchi e altre 3 persone, si costituirà parte civile e darà battaglia affinché questo caso non finisca con un nulla di fatto.

Agli imputati è stato contestato il reato di uccisione di animali dopo che sul cellulare di Bianchi sono stati trovati dei video che mostravano le crudeltà inflitte su diversi animali, tra cui un piccione fatto letteralmente esplodere con un colpo di fucile e una pecora uccisa sempre con un colpo di fucile.

“LNDC Animal Protection aveva sporto denuncia per questi fatti e per questo era presente in Tribunale, rappresentata dall’avvocato Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali dell’associazione, al fine di presentare la costituzione di parte civile. L’udienza però è stata rinviata perché uno dei difensori ha presentato un certificato medico, quindi il processo – salvo ulteriori rinvii – verrà realmente avviato il 12 settembre”.

“Come diciamo sempre, chi ha un’indole violenta non fa distinzione tra esseri viventi e sfoga la sua crudeltà su chiunque si trovi davanti. Questo è l’ennesimo caso che lo dimostra. Marco Bianchi, prima di uccidere brutalmente Willy, aveva già compiuto atti di inconcepibile violenza verso animali innocenti, insieme ad altre persone spietate come lui. E questi gesti venivano anche filmati, perché evidentemente per loro erano attività divertenti da rivedere a piacimento e magari anche vantarsi. La violenza sugli animali è un indicatore molto preciso di una gravissima pericolosità sociale e mi auguro che prima o poi il legislatore prenda consapevolezza di questo e riveda le attuali norme perché sono troppo poco severe per chi si macchia di questi reati”, ha dichiarato Piera Rosati, Presidente della LNDC Animal Protection.

“Essendo considerati “minori”, i reati contro gli animali prevedono purtroppo delle pene molto blande che nella maggior parte dei casi finiscono per non essere nemmeno scontate realmente e vengono convertite in modeste pene pecuniarie o lavori socialmente utili. Sia il legislatore che i magistrati devono valutare con severità i reati contro gli animali e approntare delle risposte sanzionatorie adeguate alla gravità di questi comportamenti delittuosi”, ha aggiunto Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.

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