Si è aperta una crepa all’interno della maggioranza del Sindaco di Genzano, Carlo Zoccolotti, a seguito del Consiglio comunale tenutosi ieri in cui era in discussione l’importante Bilancio di Previsione dell’Ente.
Un’assise cui non hanno partecipato sia il Capogruppo del PD di Genzano, Gianluca Ercolani, sia il consigliere PD Luca Temofonte. I due hanno poi motivato la loro assenza in una nota stampa molto critica nei confronti dell’amministrazione comunale, che lascia presagire una possibile spaccatura nella maggioranza di governo.
Questa la nota diramata dai due consiglieri dem:
“Abbiamo deciso di non partecipare all’approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 che si è votato ieri in Consiglio Comunale.
Una forte e sofferta decisione per esprimere il nostro maturato dissenso rispetto al metodo con il quale si è arrivati alla redazione dello stesso senza una seria e approfondita discussione politica preventiva.
Da tempo stiamo esprimendo le nostre perplessità, direttamente al Sindaco e all’interno del nostro gruppo consiliare, su un’azione amministrativa che evidenzia enormi criticità nella gestione di tanti processi e nel dare indirizzi chiari agli uffici.
Conosciamo dall’interno della macchina amministrativa le difficoltà insite nel governo del Comune soprattutto in questi tempi di crescita ambiziosa (vedi PNRR), ma non siamo più disposti a tollerare il metodo con il quale le decisioni politiche vengono prese.
Abbiamo chiesto di modificare un Bilancio che riteniamo carente in alcune voci, aprendo una discussione seria che ponesse al centro le evidenti difficoltà nell’ordinaria gestione amministrativa; difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e per le quali quotidianamente i cittadini ci chiedono di dare risposte (decoro urbano, cura del verde pubblico, manutenzione stradale).
Con la nostra assenza ieri in Consiglio comunale abbiamo la speranza di dare una scossa all’azione della nostra amministrazione che abbiamo contribuito con tutte le nostre forze politiche a creare.
Intendiamo riavviare un dialogo serio e politico non più rimandabile a nostro avviso, per affrontare seriamente le carenze evidenti, ridefinendo ruoli e responsabilità.
Fiduciosi del nostro apporto positivo al bene collettivo”.