Cronaca

Velletri – Tensione ai seggi, Graziano Cedroni denuncia aggressione ai suoi danni. La replica di Lamberto Trivelloni: “Diffamazione”

Momenti di tensione questa mattina davanti a un seggio elettorale a Velletri, nei pressi della scuola Clemente Cardinali, una delle oltre 40 sezioni disseminate nel territorio veliterno, dove si vota per il turno di ballottaggio.

Un episodio spiacevole per tutti, cittadini e politici, che non solo rischia di inquinare il clima elettorale che dovrebbe ispirarsi ai principi di rispetto e democrazia, ma che certo non rappresenta un esempio positivo per gli elettori stessi, la cui attenzione dovrebbe essere richiamata sui programmi e sulla qualità delle proposte politiche. Sul posto per dirimere la lite e calmare gli animi, sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Velletri e della Polizia locale ed appare scontato, viste anche le reazioni, che l’episodio potrà avere strascichi giudiziari.

Il tutto al culmine di una settimana in cui, specie via social, non sono mancate schermaglie e post al vetriolo.

Anche questa volta i protagonisti hanno affidato ai social network la propria versione dei fatti, con Graziano Cedroni, candidato nella lista di Noi Domani per Orlando Pocci sindaco, che pur non facendo il nome del “contendente”, ha scritto quanto segue, accompagnando il suo post da un selfie dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Velletri.

graziano cedroni ospedale

“Non avrei mai nemmeno immaginato di trovarmi in una situazione del genere – ha detto Graziano Cedroni, candidato nella lista dell’ex primo cittadino Orlando Pocci in queste ore impegnato in un faccia a faccia con Cascella – essere aggredito fisicamente e verbalmente davanti ad un seggio elettorale da un altro esponente politico e dover finire al pronto soccorso, solo per essermi candidato alle elezioni. Ho sempre pensato che la politica è servizio, non potere. Io mi sono candidato per Velletri e i veliterni e non contro qualcuno Scusate ma sono davvero sconvolto da tanto odio e tanta violenza”.

Non è passato troppo tempo è subito si è conosciuta l’identità del presunto aggressore, ovvero Lamberto Trivelloni, coordinatore di Patto Popolare, il movimento civico che la scorsa tornata elettorale sostenne la candidatura di Alessandro Priori e poi, insieme allo stesso, quella di Orlando Pocci, risultando entrambe decisivi per il successo elettorale.

Proprio tra ex alleati, quindi, pare essere volata qualche parola di troppo, dopo che già i social avevano fatto da megafono a schermaglie, partite anche dalla diffusione di qualche Prima pagina di vicende giudiziarie di inizio secolo, che devono aver scoperto più di qualche nervo.

Non si è fatto attendere il post di Lamberto Trivelloni, che ha riferito di aver “pronta una querela all’Autorità Giudiziaria per diffamazione e false dichiarazioni con finalità elettorali (…) Chi ha violato la legge è esattamente il Cedroni, nell’atto di riprendere senza alcuna autorizzazione altre persone. Questo emergerà a breve e ne pagherà le conseguenze civili e penali”, ha scritto sul suo profilo il leader di Patto Popolare non senza una battuta sarcastica sul parallelo tra le doti canore e quelle da attore della vittima.

“Ringrazio le persone presenti che hanno voluto significare con serietà e verità i fatti accaduti”, ha poi aggiunto Trivelloni.

Tra queste c’ha messo la faccia Marco Polverini, il più votato della lista civica “Difendere Velletri”, che proprio come Graziano Cedroni sarà in ogni caso uno dei volti nuovi per il Consiglio comunale che verrà.

“Scrivo questo post per dovere di cronaca, essendo stato presente durante l’accaduto – ha esordito Polverini, raccontando la sua ricostruzione -. I fatti sono questi: tra i due c’è stato un battibecco verbale, e nel momento in cui uno dei due ha deciso di riprendere l’altro con il cellulare, quest’ultimo gli ha oscurato la telecamera coprendola con la mano. Né più e né meno di questo, e la situazione si è smorzata immediatamente vista anche la presenza di una vigilessa che presidiava il seggio. Quindi, smettiamola con l’ennesima strumentalizzazione. Oggi è la festa della democrazia, votate liberi, votate con il cuore”.

Anche dalla Pagina Facebook di Ascanio Cascella sindaco è stato diramato un post sulla vicenda: “Esprimo vicinanza e solidarietà all’amico Lamberto Trivelloni, in queste ore oggetto di un attacco immotivato. Testimoni della vicenda hanno affermato che non c’è stata alcuna violenza fisica, ma mero alterco. Si tratta, pertanto, di un maldestro tentativo di strumentalizzare elettoralmente un fatto non fatto, con la sola finalità di gettare discredito verso la coalizione che rappresento. Se poi qualcuno ritenesse, invece, di aver subito qualcosa, potrà rivolgere le proprie doglianze all’autorità giudiziaria, rammentando, da avvocato penalista, che risponde del delitto di calunnia chi accusa qualcuno di un reato sapendolo innocente. Penso, infine, che impegnare il pronto soccorso per tali finalità dovrebbe far riflettere la cittadinanza circa la mancanza di rispetto per chi necessita veramente di cure urgenti”.

L’eco dell’accaduto si è spinto oltre il territorio veliterno e tra le reazioni va annoverata quella del gruppo di Noi Domani Genzano, che ha mostrato solidarietà a Graziano Cedroni: “Non possiamo che riservare parole di sdegno e biasimo per il deplorevole esempio di tutto ciò la competizione politica non è e non può essere. O, quantomeno, non lo è per tutti coloro che come noi – e siamo certi essere in tanti – considerano certi soggetti e certe condotte l’antitesi della politica stessa. Stigmatizziamo senza riserva ogni forma di violenza per il solo fatto di ledere le più basilari regole del vivere civile e la condanniamo con particolare fermezza quando si manifesta in un contesto in cui la prevaricazione è quanto di più lontano si possa immaginare rispetto allo scopo stesso della contrapposizione, che è quello di ricevere fiducia per rivestire cariche istituzionali e ruoli rappresentativi di una collettività. È anche imbarazzante ribadire l’ovvio ma evidentemente alcuni principi non sono così scontati come si potrebbe pensare. Ma d’altronde, come insegna la saggezza popolare insegna … un asino può anche fingersi cavallo ma prima o poi raglia”.

Poco fa, infine, un nuovo post di Graziano Cedroni, che ha aggiunto altri particolari alla la sua testimonianza, riportando anche la sua denuncia, sporta alla stazione dei Carabinieri di Velletri all’ora di pranzo, appena uscito dal Pronto Soccorso: “Non mi aspettavo la solidarietà ma almeno il silenzio e di certo non anche la presa in giro o addirittura la diffamazione nei miei confronti. Invece, dopo il danno, anche la beffa di farmi passare per bugiardo e da vittima a carnefice. Per chiarire, definitivamente l’accaduto, vi posto la ricostruzione che ho fatto in sede di denuncia ai Carabinieri. Io la chiudo qui, sono già abbastanza schifato”, ha aggiunto.
“Io non ho sfiorato nessuno, ho coperto la telecamera che mi stava riprendendo. Se è una aggressione o una diffamazione lo stabilirà il magistrato”, ha poi replicato ancora Lamberto Trivelloni.
Poco fa è arrivato anche il commento del ricandidato sindaco Orlando Pocci, che forse anche per l’amicizia con Trivelloni ha inteso smorzare gli animi e riportare tutti su più miti propositi: “È successo un fatto grave, a cui è seguita una immediata denuncia ai Carabinieri che accerteranno l’accaduto. Non voglio commentarlo perché il mio compito, da Sindaco, è di tenere unita la nostra comunità. Per questo, voglio richiamare tutti alla calma e ricordare che la campagna elettorale è finita. Ora dobbiamo lasciare ai cittadini la serenità di scegliere da chi farsi guidare nei prossimi cinque anni, accettare con rispetto la loro decisione e poi collaborare per il bene di Velletri”.
All’indomani apprendiamo che anche Lamberto Trivelloni ha sporto denuncia alla Stazione dei Carabinieri. Il testo lo trovate a fondo pagina, dopo la foto della denuncia presentata da Graziano Cedroni.

LA DENUNCIA SPORTA DA GRAZIANO CEDRONI

denuncia cedroni

LA DENUNCIA SPORTA DA LAMBERTO TRIVELLONI

Io sottoscritto Lamberto Trivelloni, nato a Velletri il 29.9.1966 ed ivi residente in ……….., rappresento e denuncia quanto segue.

Nella giornata odierna, intorno alle ore 10, mentre mi trovavo in bici, nei pressi della scuola media “Clemente Cardinali” in Velletri, mi fermavo a parlare con i Sig.ri …. e ….. ivi presenti.
Durante il dialogo affrontavamo temi politici, trovandoci in pieno ballottaggio e nei pressi di un seggio elettorale, in particolare commentavamo alcuni post usciti sul social network facebook, di natura offensiva nei nostri riguardi. Per tale ragione esclamavo verso i due, lamentandomi dell’accaduto, con tono di voce non troppo basso, sia per il tenore della conversazione e sia a causa della mia disabilità uditiva.
A quel punto tale ………., ivi presente, leggermente distante da noi, esclamava in modo aggressivo “con chi ce l’hai… ce l’hai con me?”, replicavo al predetto “e allora e allora…? E quindi?”. A quel punto ………… continuava a sbraitare maneggiando il telefono, avvicinandolo al petto, probabilmente videoregistrando ed esclamando:” io non la conosco, ripeta quello che ha detto, io non la conosco, che dice?”. In tale frangente mi dirigevo verso di lui allungando la mano per coprire la videocamera, dicendogli ad alta voce che non poteva riprendermi.
L’alterco verbale è durato pochi secondi, a seguito del quale il ….. si dirigeva all’interno del seggio elettorale, facendo ritorno con un agente della Polizia Locale e poi sopraggiungeva personale del locale Commissariato.
Venivamo generalizzati sul posto ed il ….. non ha mai accennato ad alcuna aggressione fisica, anche perchè non c’era stata.
Indico quali persone presenti al fatto, oltre ai predetti, delle quali chiedo l’audizione, i sig.ri: …… ed …….. Erano presenti con loro altre persone che non conosco, poi sono sopraggiunti altri soggetti. Dopo circa un quarto d’ora arrivavano degli amici di …. che chiedevano cosa fosse accaduto.
Dopodichè mi sono allontanato.
Con grande stupore ho letto un post su facebook del ….. che avrebbe denunciato il sottoscritto per avergli cagionato lesioni, fatto non accaduto.
E’ evidente come la denuncia nei miei confronti sia un infido tentativo per acquisire consenso elettorale, anche in considerazione del fatto che il ……, in caso di sconfitta di Orlando Pocci, non ricoprirebbe neanche la carica di consigliere comunale.
Per i fatti suesposti, previa audizione delle persone indicate, chiedo che si proceda penalmente nei confronti di ………. per delitti di calunnia e diffamazione nonché per tutti quelli che dovessero essere ravvisati all’esito delle indagini preliminari.
Chiedo di essere avvisato, ex artt. 408 cpp e ss., nella denegata ipotesi dovesse essere chiesta l’archiviazione dell’istaurando procedimento penale.

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