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Velletri, Giordano Carta abbandona la coalizione di Favetta ed entra in FdI: “Cascella il Sindaco giusto per Velletri”

Dopo le evoluzioni degli ultimi giorni, dalle quali sono scaturite le nuove alleanze in vista del ballottaggio del 28-29 maggio, non mancano le reazioni da chi va orientando il proprio percorso in maniera difforme alla posizione ufficiale assunta dal proprio leader.

E’ il caso di Giordano Carta, il più votato della lista Movimento Popolare per Velletri, una delle due che hanno sostenuto al primo turno la candidatura a sindaco di Romano Favetta.

Nella giornata di sabato Carta ha affidato ai social la sua scelta di abbandonare una coalizione nella quale, a suo dire, non c’è stata la giusta attenzione e concertazione nelle scelte. All’indomani è stato ufficializzato il suo ingresso nella famiglia di Fratelli d’Italia e il suo sostegno ad Ascanio Cascella per il ballottaggio del 28-29 maggio.

Prima, però, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe, motivando il perché abbia lasciato la coalizione di Favetta: “Essere un leader è un ruolo veramente difficile, ma nell’ultimo periodo il mio si è mostrato confuso, non in grado di mantenere la parola data. Oltre che confuso anche presuntuoso, perché così si può definire chi si dimentica di tutto quello che hai fatto non appena arriva il risultato delle elezioni e prende accordi a nome mio e di tanti altri candidati, senza né aver chiesto il nostro parere e senza neppure avvertirci dell’incontro”.

Una scelta, quella di sedersi al tavolo con Pocci, che a detta di Giordano Carta sarebbe stata concertata solo coi fedelissimi. Status che anche lui sentiva di avere: “Mi ha deluso, e non solo a me, mancandomi di rispetto nella maniera più profonda. Io non sarei mai rimasto a fare lo zimbello per lui, che non ha avuto neppure l’accortezza e l’umiltà di cercare un confronto, decidendo a nome di tutti”.

Una delusione troppo grande quella di non essere stato coinvolto, tanto più dopo aver sentito il proprio candidato Sindaco ripetere più volte che al ballottaggio non sarebbe andato con nessuno: “In fondo non mi stupisco più di tanto per questo, visto che nell’autoesaltazione qualcuno pensava di arrivare almeno al 35% e che il candidato sindaco da sostenere al ballottaggio potesse essere proprio Romano Favetta… 

Ma al di là di questo lo stupore e l’amarezza, lo ripeto, è legata al trattamento ricevuto, davvero incomprensibile in virtù di quel che ho fatto per lui e per il gruppo nell’ultimo mese e mezzo, facendo nottata per il programma e andando ovunque, anche a passeggio al mercato, pur di fare campagna elettorale al suo fianco, con impegno, passione e lealtà”.

E il risultato, almeno per lui, non è mancato, visto che ha chiuso come il più votato dell’MPV (lista fermatasi però appena al 2,1%), ma anche questo è finito per tramutarsi in un motivo di attrito: “Ho avuto  97 preferenze, ma almeno altre 100 sono andate perse, visto che in tanti hanno scritto il mio nome nella lista “Buona Velletri a tutti”. Proprio su quella lista, incomprensibilmente, hanno puntato tutto, caratterizzando l’intera campagna elettorale con quei colori e dirottando nell’MVP anche chi, come il figlio del fondatore del Movimento, era sempre stato all’interno dello stesso.

Io ha aggiunto Carta – avevo espresso subito le mie perplessità, prevedendo che a quel punto non avremmo mai raggiunto la percentuale utile a far scattare il consigliere. Ciononostante mi erano state date ampie rassicurazioni e persino promesse di un incarico, salvo dimenticarsi totalmente di me una volta scrutinate le schede e deciso in autonomia cosa fosse opportuno fare”.

A quanto pare il 33enne veliterno non è il solo ad aver palesato amarezza: “Anche altri si sono sentiti umiliati e trascurati, e si sono allontanati. Altri ancora mi hanno dato pubblicamente il loro incoraggiamento, anche perché tutti sanno che non ho avanzato alcuna richiesta, avendo già la mia attività e non avendo bisogno della poltrona per giustificare il mio impegno politico”.

“Ci tengo a questo punto a ribadire che non rinnego l’amicizia al di fuori della politica e sono sicuro che almeno in futuro arriveranno le spiegazioni che merito, ma ad oggi ritengo inammissibile che quando c’è da mettersi seduti in un tavolo che conta a nome di un gruppo non si riceva neppure una telefonata”.

Da qui la decisione di rendere pubblica la volontà di confluire all’interno di Fratelli d’Italia. “Una scelta naturale – ha svelato – per me che anche in questa campagna elettorale non ho mai nascosto simpatie per il centrodestra”.

Le reazioni, a detta di Giordano Carta, sono state “sorprendenti. Ho avuto soltanto riscontri positivi, di persone che mi hanno mandato messaggi di stima e che hanno dichiarato di sostenermi e di appoggiarmi nella scelta. E premetto che prima di uscire, per correttezza, ho avvertito tutti nel gruppo dei consiglieri…”. 

Giordano Carta, che si occupa di sociale, operando in diverse strutture per anziani, è stato a quel punto accolto nella famiglia di Fratelli d’Italia, il partito più votato alle Politiche, alle Regionali e alle Comunali,  attraverso una lettera ufficiale dal Presidente del Circolo di FdI, il gen. Sergio Ferrazzano: “Abbiamo accolto la sua richiesta di entrare a far parte del Circolo territoriale di Fratelli d’Italia di Velletri, dopo aver valutato le motivazioni addotte, conseguenti al desiderio di partecipare alla vita associativa del partito nel rispetto dei principi e dei fini delineati dallo Statuto.

Si è quindi invitato Giordano Carta ad aderire formalmente a FdI tramite domanda di iscrizione al partito, nelle forme previste dal Regolamento Adesioni. E lo abbiamo fatto, da prassi, facendo presente che il comportamento dei singoli all’interno del partito deve essere sempre conformato ai requisiti di onorabilità e rispettabilità, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni ed in linea con i programmi del partito stesso”.

A stringergli la mano, nella mattinata di domenica 21 maggio, anche l’assessore regionale Giancarlo Righini, e la vicesindaca designata Chiara Ercoli, reduce dai 5 anni come capogruppo in Consiglio e al fianco del candidato sindaco Ascanio Cascella in tutta la campagna elettorale.

Nessun dubbio, a questo punto, sul suo sostegno ad Ascanio Cascella nel 2° turno: “Senza alcuna titubanza ed esitazione voterò e farò votare per Cascella al ballottaggio, visto che apprezzo il suo stile, il suo garbo e la sua competenza, ritenendolo assolutamente il profilo ideale per ben rappresentare Velletri.

Ringrazio Giancarlo Righini e Chiara Ercoli, oltre al Presidente Ferrazzano, che mi hanno fatto sentire subito uno di loro, rendendomi partecipe delle regole e facendomi intuire i margini di crescita nel partito. Ho subito capito la differenza a livello di capacità e di organizzazione del gruppo, con una struttura piramidale ed efficiente, con un coordinatore e ruoli ben definiti. Dall’altra parte, non lo nego, nonostante ci fosse un gruppo il singolo decideva e parlava per tutti”.

“C’è un aspetto ulteriore – conclude Giordano Carta – per cui i cittadini veliterni dovrebbero votare con convinzione e serenità per Ascanio Cascella, ed è legato al fatto che si sono create le congiunture favorevoli affinché vi possa essere una sintonia particolare col Governo nazionale e con l’Amministrazione regionale, di cui proprio Giancarlo Righini è una delle punte di diamante.

Sapere di poter avere interlocutori privilegiati in Regione e al Governo del Paese rende ancora più doveroso dare fiducia ad Ascanio Cascella, a Chiara Ercoli e ad una squadra che saprà restituire smalto e slancio alla nostra amata Velletri”.

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