Nel cuore della notte sono arrivati i risultati definitivi del primo turno delle elezioni Comunali 2023 di Velletri (rivivi la CRONACA, minuto per minuto). Lo spoglio si è protratto fino a tarda sera; dopodiché la palla è passata a chi doveva aggregare i voti.
Il primo dato saliente è che tra i 6 candidati a sindaco saranno in due, tra poco meno di due settimane, a ritrovarsi di nuovo – questa volta l’uno contro l’altro – per chiudere la partita e ufficializzare chi sarà il Sindaco del quinquennio 2023-2028.
Il nome uscirà tra Ascanio Cascella, che ha chiuso al 44,37%, ed il sindaco uscente Orlando Pocci, che si è fermato al 32,92%.
Distacco considerevole per gli altri due, Romano Favetta (12,85%) e Fausto Servadio (8,21%), che pure erano scesi in campo con ben altre ambizioni, ma che si sono scontrati contro le due coalizioni con più liste ed infarcite di partiti di rango nazionale. Una candidatura, la loro, che ha calamitato come previsto più voti di quanto non ne abbiano prese le liste collegate.
Notevolmente più staccati Clorinda Ricci (1,05%) e Roberto Romagnoli, fanalino di coda col 0,60%.
La sfida tra partiti è stata vinta da Fratelli d’Italia, che ha confermato il primo posto ottenuto già alle Politiche e alle Regionali, chiudendo al 19,21%, seguito dal Partito Democratico (16,10%) e Difendere Velletri (11,71%), che rappresenta una delle maggiori sorprese di questa consultazione elettorale.
Appena sotto la doppia cifra la Lega (9,34%), pur trainata dall’ottimo risultato di Andrea D’Agapiti, che con 954 voti è risultato per distacco il candidato più votato (ottimo anche il dato delle 662 preferenze di Martina Sambucci, nella stessa lista), seguito da Edoardo Menicocci del PD (802) e Luca Quattrocchi e Cristian Simonetti (719 e 713). Risultato ragguardevole anche per Marco Polverini, di Difendere Velletri, che ha chiuso con 511 preferenze.
Buona prestazione per la lista Velletri Noi Domani, la seconda più votata del centrosinistra, che si ferma poco sotto al 6 (5,94%), facendo meglio di Forza Italia (5,82%) e dimostrandosi la prima forza di coalizione dopo il PD.
Tonfo del Movimento 5 Stelle, al quale non ha pagato la metamorfosi degli ultimi anni e l’aver derogato a dei principi che erano stati fondanti per il movimento, come il limite del doppio mandato e il paletto alle alleanze: con l’1,92% i pentastellati sono la terzultima forza, facendo meglio soltanto di Forza del Popolo (0,92%) e del PSI (0,56%).
Nel mezzo tutti gli altri, con la lista civica di Servadio “Insieme per Velletri” (3,67%) che fa meglio del Terzo Polo (3,18%), mentre l’altra lista in sostegno di Romano Favetta, lo storico Movimento Popolare per Velletri, si ferma al 2,13%, svuotato dei big (tutti confluiti in Buona Velletri a tutti).
Completano il quadro delle liste il 3,67% di Verdi Sinistra – Velletri e Beni Comuni, dove s’impone il Presidente del Consiglio comunale Sergio Andreozzi, con 191 voti, il 3,50% di Viviamo Velletri (321 preferenze per Alessandro Priori) e il 3,43% di Energia per Velletri (dove vola l’accoppiata formata da Francesco Cavola, 447, e Giulia Vega Giorgi, 353).
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