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Comunali Velletri, l’assessore Andolfi rilancia la lista Verdi-Sinistra e Beni Comuni: “Con Pocci coesione sociale e sostenibilità”

La lista Verdi-Sinistra e Beni Comuni è tra le sei che sosterranno la ricandidatura del sindaco uscente di Velletri, Orlando Pocci. In vista della due giorni di voto, giovedì 11 Maggio, alle ore 18:30, la lista organizzerà – presso il ristorante il Momento, in via del Mattatoio 9 – l’evento di chiusura della campagna elettorale nella quale “verrà discussa la Velletri dei prossimi cinque anni”.

Presenti all’iniziativa vi saranno lo stesso Primo cittadino e ricandidato sindaco Orlando Pocci, i candidati consiglieri ed alcuni tra gli esponenti di livello nazionale del partito Europa Verde tra cui i deputati Angelo Bonelli e Filippo Zaratti, la consigliera comunale di Genzano e co-portavoce di Europa Verde Roma – Marta Elisa Bevilacqua – e molti altri rappresentanti regionali.

Tra questi vi sarà l’assessore all’illuminazione Pubblica, Reti e Sistemi di Sicurezza del Comune di Velletri, Massimo Andolfi. E proprio con lui, in quanto Consigliere nazionale di Europa Verde, abbiamo scambiato due chiacchiere e da lui ci siamo fatti presentare la lista che correrà alle prossime elezioni comunali.

Da cosa nasce l’intenzione dell’Alleanza Verdi-Sinistra di presentarsi assieme alla lista Velletri Beni Comuni, in appoggio a Orlando Pocci sindaco?

“È una cosa a cui le rispondo molto volentieri, viste alcune cose che sono state dette: noi fin dalla crisi del Governo Draghi abbiamo lavorato per essere ponte tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Ci abbiamo provato a livello nazionale, a livello regionale e ci siamo riusciti nella città di Velletri.

Non si tratta dunque di una scelta fuori contesto, ma il proseguimento della nostra linea. E poi c’è il rapporto con Orlando Pocci, che conosco da oltre trent’anni con cui ho condiviso anche gli anni della prima amministrazione Servadio.

È una persona che ho sempre stimato e che ha due caratteristiche che lo contraddistinguono: primo, la coscienza e conoscenza del territorio e dell’amministrazione; e secondo, che per me è forse più importante, è il lato umano. Orlando Pocci non è il classico politico arrogante ma ha un fortissimo tratto umano anche quando esce tra le persone.

Quando il Movimento 5 Stelle ha accettato la nostra proposta politica quella di creare questo “Campo progressista” a Velletri, ecco che ci siamo messi pancia a terra a definire i paletti e il nostro programma comune. E credo si tratti di un vero cambio di passo per il centrosinistra, perché certo tante tematiche ambientali erano presenti nell’azione di questa amministrazione, ma molte altre vicine al mondo ecologista sono entrate con forza tra le nuove proposte.

Per quanto riguarda la scelta di costruire una lista comune con Velletri Beni Comuni: con l’amico Sergio Andreozzi, fin dai tempi del liceo con cui c’è stata sempre stima reciproca. Sergio ha svolto la funzione di Presidente del Consiglio in questi cinque anni e la sua lista sostiene da sempre, anche se da angolature diverse, le stesse idee che appartengono all’Alleanza Verdi-Sinistra: acqua pubblica, servizio idrico, sanità: c’è quindi una comunione di intenti e personalmente sono onorato che il Presidente Andreozzi abbia deciso di sposare il nostro progetto, di lavorare assieme e di essere il nostro capolista”.

I progetti finanziati con i fondi del PNRR hanno una forte impronta ambientalista e sono presenti nel vostro programma comune. Come ce li descrive?

“Il PNRR, entrato nelle nostre vite in seguito al Covid, dovrà rilanciare la nostra economia orientandola con investimenti sulle nuove generazioni e sull’ecosostenibilità. Dopo un iter burocratico partito nel 2021, questa amministrazione ha redatto alcuni progetti su cui investire queste risorse: il più noto è certamente Piazza Cairoli, dove si parla di renderla un salotto, con la parte bassa che diverrebbe un giardino e la fontana del ‘600 che verrebbe valorizzata e preservata.

E poi ancora, il percorso di mobilità dolce con il tapis roulant, che porterà dal nuovo parcheggio di Via dei Volsci a Piazza Cairoli. Un parcheggio che sarà a bassissimo impatto ambientale e sarà schermato da vegetazione e una piazza verde sopra. Già solo questo, per noi ecologisti diventa un punto assolutamente qualificante. Abbiamo poi la riqualificazione del mercato coperto di Via Metabo, a forte impronta di ecosostenibilità sia per i materiali che per le funzionalità. L’asilo nido al quartiere San Giovanni Battista con tecnologie che abbatteranno i consumi energetici e la nuova piscina comunale, che sorgerà di fianco al Palabandinelli, quindi senza ulteriore consumo di suolo. E per questa, dopo oltre quarant’anni di discussioni, non si tratta di parole ma già è stato curato il progetto finanziario.

A San Giovanni Battista sorgerà un altro parco pubblico, ed anche qui sono già stati redatti i progetti e i canali di finanziamento per un progetto che in tanti chiedevano da tempo. Per quanto riguarda i progetti del PNRR, dunque, ci saranno solo due strade: o si proseguirà nell’iter tracciato da quest’amministrazione con la progettazione di queste opere che ora sono a costo zero per la nostra comunità, o chi verrà dopo – come già si vocifera – bloccherà tutto anche solo per tentare di fare modifiche che, in questo momento, rischierebbero solo di farci pagare quei progetti con soldi in tasca ai cittadini”.

Ci parli ora di alcuni punti che fanno parte del vostro programma elettorale e che secondo voi sono fondamentali per la città di Velletri.

“Queste sono le cose del presente passato, noi però ora siamo in una coalizione che dovrà fare le scelte per almeno i prossimi cinque anni. Centrosinistra, Alleanza Verdi-Sinistra e Beni Comuni, le altre liste civiche il Movimento 5 Stelle, tutti insieme abbiamo lavorato per il programma della Velletri che verrà.

Non sempre siamo stati d’accordo, spesso abbiamo accettato la visione altrui e spesso gli altri hanno dovuto farlo con la nostra. Ma nel programma siamo riusciti a inserire cose fortemente caratterizzanti: ad esempio nei prossimi cinque anni inizieremo la discussione del nuovo Piano regolatore, fermo ancora agli anni 60/70, e con qualche piccola modifica a inizio secolo.

Per pensare alla città del ventunesimo secolo serve un nuovo piano regolatore: il nostro mantra sarà un consumo di suolo zero, sulle rinnovabili avremo le CER (Comunità energetiche rinnovabili), punteremo alla solarizzazione degli edifici comunali.

Nel programma Pocci, e mi spiace se ne parli poco per un tema così dirimente, si affronta inequivocabilmente un dubbio: “Via del Corso aperta o chiusa?” Io sono stato l’assessore che 18 anni fa chiuse il corso e oggi ancora abbiamo confermato la nostra visione che vuole il Corso chiuso al passaggio delle auto anche per i prossimi cinque anni.

Il Corso non è materia di scambio elettorale per quattro preferenze in più, come qualcuno sta facendo. Il Corso rimarrà chiuso se vince il centrosinistra, se vincono Verdi-Sinistra e Beni Comuni, se vince Orlando Pocci.

Sarebbero poi ancora tanti i temi di cui parlare: dai rifiuti, dove quest’amministrazione ha avuto il coraggio di iniziare la TARIP e ha approvato con il nostro ingresso in Giunta e dei 5 Stelle, tre delibere per le compostiere domestiche, per le compostiere di comunità e per potenziare la raccolta differenziata.

Nel nostro programma noi avremo la barra ferma sulla TARIP e procederemo con l’apertura di nuove isole ecologiche, almeno due, per potenziare la nostra quota di raccolta differenziata per la quale Velletri è diventata un’eccellenza nel Lazio. E la mia presenza con fascia alla manifestazione dei sindaci contro il Mostro, l’Inceneritore di Santa Palomba – che resta uno scempio che il Comune di Roma sta regalando ai cittadini dei Castelli Romani – è un forte segno.

Noi siamo andati in Piazza Venenzia, con la mia presenza, per schierarci fermamente per il NO allo smaltimento dei rifiuti non con la differenziata, ma con la distruzione per fiamma. Come sempre abbiamo fatto negli ultimi 20 anni a Velletri, noi siamo per una raccolta differenziata spinta. Il rifiuto è una risorsa, non può essere incenerito.

Tutta la Regione Lazio deve investire le proprie risorse sulla differenziata. Ma il centrodestra nel piano regionale dei rifiuti cosa propone? Inserirà nuovi termovalorizzatori? E cosa ne pensano i candidati del centrodestra? La nostra azione in Regione e nel Comune sarà sempre per una raccolta differenziata spinta. E queste sono le ragioni per cui chiediamo ai nostri concittadini la conferma di Orlando Pocci”.

Altre due questioni che stanno molto a cuore non solo agli ecologisti, ma a tutti gli abitanti di Velletri: quali misure si possono impiegare per restituire vita al Monte Artemisio e cosa ne pensa della questione della Bretella Cisterna-Valmontone?

“Il sottoscritto da sempre è schierato, e anzi aveva una posizione sul Parco diversa da tutti fin dai Consigli comunali in cui se ne discuteva negli anni 2000. Per me il nostro Parco regionale dei Castelli Romani non si doveva fermare a una cresta del Monte Artemisio, come sosteneva il centrodestra e come affermavano molti dei candidati oggi nel centrodestra. E non si doveva fermare al limite della fascia boscata, come sostenevano gli amici del centrosinistra.

Per me doveva arrivare da Via Ariana fino a Via Appia, perché io ritengo che tutta quella fascia di territorio, tra l’altro vincolata da altre leggi di vincolo paesaggistico e di dissesto idrogeologico, avrebbero dovuto avere una maggiore valorizzazione.

A volte leggo di trasformare il nostro bosco in parchi giochi o altre cose ludiche. No, io credo che oggi vada fatto un lavoro di riqualificazione, ma anche un lavoro – di concerto con l’ente parco – di valorizzazione dei beni storici, naturali e archeologici che sono presenti nel nostro territorio. E sottolineo ARCHEOLOGICI, cosa di cui non si parla mai. E poi, un bosco è sempre patrimonio dell’intera umanità.

Anche sulla Bretella Cisterna-Valmontone, fin da quando venne proposta nei primi Consigli comunali la mia è sempre stata una voce contraria. Io sono contrario perché questo mostro, questa autostrada che collegherà Cisterna a Valmontone devastando uno degli ultimi pezzi di campagna laziale caratteristica. Il tratto tra Velletri e Cori è un unicum, il monumento naturale del Lago di Giulianello. Costruiremo un’autostrada devastante, impattante e anacronistica perché nel 2023, e si realizzerà forse nel 2030, pensare che un’autostrada risolverà il problema della mobilità delle persone e delle merci è anacronistica.

Un’autostrada che collegherà Cisterna a Valmontone per fare cosa? Per andare a spendere all’Outlet o andare al Parco di Valmontone? Non c’entra nulla con la mobilità delle merci, ma è solo un’opera di miliardi di euro di soldi pubblici buttati su un’autostrada a pagamento che distruggerà paesaggio, boschi, monumenti naturali e la nostra agricoltura di pregio e qualità. Perché da noi, come nei territori circostanti, si è investito su un’agricoltura diversa, di qualità, biologica. E secondo voi, costruire un mostro del genere la valorizzano o la distrugge? E cosa ne pensano nel centrodestra? Cosa ne pensa Servadio?

Oltre al danno anche la beffa, perché negli anni duemila nei Consigli comunali anche quando ci raccontavano che ci sarebbe stato lo svincolo di Velletri, con il nostro partito ci siamo sempre opposti. E invece lo svincolo a Velletri non è previsto, tante bugie e variazioni di percorso per vari interessi. Anche in questo caso la palla è ormai passata in mano alla regione, ma l’Alleanza Verdi-Sinistra è totalmente contraria a questo progetto”.

Faccia un appello agli elettori. Perchè scegliere la lista Verdi-Sinistra e Beni Comuni alle prossime elezioni comunali?

Più che un appello è una riflessione: per prima cosa, noi viviamo tempi con problemi complessi sia a livello locale nazionale che internazionale, in cui troppo spesso ci vengono vendute da pseudo politicanti soluzioni immediate e banali.

Noi riteniamo invece per questi tempi complessi, si debba lavorare di concerto tutti insieme, per trovare soluzioni e strade, a volte difficili e strette, ma che portano molto a dare risposte concrete. E secondo, il modello di amministrazione che proponiamo è un modello che vuole la coesione sociale, che pone al centro dell’azione politica amministrativa il cittadino con tutte le sue esigenze, in armonia con l’ambiente e gli altri esseri viventi.

Le nostre azioni non dovranno quindi essere devastanti, ma dovranno unire i bisogni del cittadino con la sostenibilità dell’ecosistema”.

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