Hanno dovuto aspettare qualche giorno in più e festeggiare a distanza. Ma l’attesa si è conclusa alle 22.37 di questo 4 maggio 2023. Il giorno in cui il Napoli si è laureato per la terza volta Campione d’Italia.
Merito del pareggio per 1 a 1 ad Udine; merito, soprattutto, di una cavalcata trionfale, iniziata fin dalla prima giornata e proseguita con un dominio totale. Incontestabile. Di una squadra straordinaria, che ha incantato tutta Italia e ha dato prova della sua forza anche in Europa, facendo divertire tutti.
Trentatré anni dopo il secondo trionfo gli azzurri partenopei hanno conquistato con 5 turni d’anticipo la matematica tricolore. Al vantaggio dei padroni di casa con Lovric ha risposto il capocannoniere nigeriano Victor Osimhen.
Un punto che fa salire i campani a quota 80 punti, 16 in più della Lazio seconda.
E a Napoli, e ovunque nel mondo si respiri uno spicchio della città che si sveglia e si addormenta alle pendici del Vesuvio, è festa grande, come neppure a Capodanno.
Fuochi d’artificio e caroselli e pianti di gioia per il Napoli Campione d’Italia, festeggiato anche da chi, pure nel nostro territorio, quello dei Castelli Romani, fin da domenica ha voluto condividere con noi la sua irrefrenabile euforia.
Il Napoli che è stato del Pibe de Oro, il Napoli di Maradona, è di nuovo la squadra regina d’Italia. A dispetto dei pochissimi che, la scorsa estate, l’accreditavano di speranze tricolori.
E anche lui, da lassù, non mancherà di emozionarsi dinanzi allo Stadio che ora porta il suo nome e che appena dopo il triplice fischio, tra la commozione generale, ha intonato “Napule è” di Pino Daniele, un altro napoletano illustre che il Cielo ha preso con se prematuramente.
Dopo la 3^ Coppa del Mondo vinta a dicembre dalla sua Argentina, il 3 risuona quindi anche nella “sua” Napoli, dove Diego Armando Maradona era e resta un’autentica leggenda: anche oggi che a quei 2 Scudetti forgiati proprio col suo fatato piede sinistro se n’è appena aggiunto un altro!
