Politica

Monte Compatri – Campo sportivo nel caos: parte il braccio di ferro tra Comune e società gestore

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale è stata affrontata la vicenda che riguarda i lavori in project financing che interessano il Campo Sportivo Comunale di via Fontana delle Cannetacce a Monte Compatri. Con una mozione presentata dal consigliere di minoranza Marco De Carolis, è stata chiesta all’amministrazione Ferri una relazione rispetto agli sviluppi della situazione che al momento si profila piuttosto delicata e controversa, poiché la società sportiva impegnata nel project financing, risulterebbe inadempiente dal punto di vista del mutuo stipulato con l’Istituto del Credito Sportivo. Oltre 4 rate per un importo di circa 40mila euro non versati e per cui il Comune risulta garante, avendo nel 2014 prestato fideiussione in quanto proprietario del terreno dove sorge l’impianto e dove dovrebbe essere realizzata la seconda tranche dei lavori.

Terminata la realizzazione del Lotto A, dove sono stati effettivamente realizzati due campi sportivi più riqualificato uno esistente, al momento rimane infatti sospesa la realizzazione del Lotto B, che in origine prevedeva la costruzione di una piscina coperta e altre opere connesse allo svolgimento dell’attività sportiva e per cui si è resa necessaria una variante urbanistica. Una situazione debitoria e di inadempienza da parte della società sportiva e che pone il Comune di Monte Compatri in una situazione complessa e molto delicata, ma che la società stessa afferma di aver scientemente posto in essere per costringere il Comune ad un dialogo e ad un confronto, che fino ad oggi le sarebbe stato “negato”.

“L’Amministrazione Comunale – scrive la SBA srl, società sportiva gestore dell’impianto – non intende acconsentire a nessuna variante al progetto iniziale, nonostante il cambio del contesto socio-economico che si vive oggi e nonostante sia lo stesso Bando di Gara ad evidenziare che l’oggetto dell’appalto è la realizzazione di una struttura sportiva, dunque a prescindere da “quali attività sportive” vengono realizzate. Ebbene, il Comune si preoccupa ad oggi soltanto della propria responsabilità a vedersi chiamato a “garantire” i pagamenti che l’attuale società (paralizzata dallo stesso Comune su tutti i fronti) ha smesso di corrispondere: prassi adottata come estrema ratio dalla scrivente per ricevere una risposta concreta dall’amministrazione e un confronto costruttivo altrimenti sempre negato. Non si preoccupa invece (anzi, tace questa situazione ai cittadini di Monte Compatri) dell’azione di responsabilità e risarcimento del danno per circa €. 2.600.000 che la scrivente si è vista costretta a richiedere di fronte all’Autorità Giudiziaria, a causa dei comportamenti ingiustificati dall’amministrazione comunale e della marea di soldi ad oggi pure inutilmente anticipati ed investiti  visto l’attuale ostracismo inspiegabile del Comune alle soluzioni più immediate, a portata di mano, avallate peraltro dal comun sentir di cittadini di Monte Compatri! Al nostro atteggiamento propositivo non si è mai ricevuto risposta. E’ fissata la data del 26 Aprile 2023 per la Mediazione Civile alla quale è stato convocato il Comune di Monte Compatri: giudicheranno i cittadini sulla presenza o meno del Comune a tale fondamentale occasione”.
Un campo sportivo, quello di cui si parla, che oggi esiste ma si sta via via svuotando ed è sempre meno utilizzato dai giovani della città, come ha ricordato l’assessore Serena Gara. “I ragazzi – ha detto la delegata alle Politiche sociali – vanno in altri campi per una serie di motivi: qui ci sono i riscaldamenti spenti, le docce non funzionanti e le quote sono troppo alte e molte famiglie non possono permettersele. Questo è un disagio sociale molto grande che la città di fatto oggi vive e che noi non possiamo far finta che non esista”.
“Una situazione – ha premesso  De Carolis – che deve vederci tutti coinvolti. In questi anni è comunque stato costruito un centro sportivo commercialmente appetibile ed il patrimonio comunale è stato valorizzato a costo zero per il comune. Nasce oggi il problema di questo secondo lotto, che dal 2014 al 2019, in assenza di variante urbanistica, non poteva essere realizzato. Dopo il 2019 sappiamo bene che il Covid e il successivo aumento delle materie prime hanno contribuito a rendere praticamente impossibile l’avvio dei lavori. A questo punto occorre confrontarsi, visto che c’è una richiesta di mediazione in corso, capire quale è la situazione attuale e conoscere le intenzioni dell’amministrazione con la consapevolezza che o si vogliono trovare le responsabilità o si vogliono risolvere i problemi”.
“L’amministrazione – ha commentato il consigliere D’Acuti nel suo intervento – deve prendere una posizione e intervenire in modo concreto per risolvere una situazione che oggi, di fatto, esiste e va affrontata. La società ha chiesto un incontro e ha scritto più volte al Comune che però non si è mai degnato di rispondere. Non si possono semplicemente scaricare le responsabilità sulle amministrazioni precedenti, senza rendere noto cosa si intende fare. Il mutuo che si sta pagando oggi è per l’opera già realizzata e il Credito Sportivo ha erogato le somme all’A.t.i. che ha già anticipato le somme. Se domani il gestore fallisce e decide di non pagare più, il Comune prende in carico l’area con l’opera già realizzata e i cittadini hanno un servizio che possono già utilizzare. Un campo dove, tra l’altro, sono stati già fatti tornei internazionali. Quindi si può anche assumere una posizione dura e non andare in mediazione per trovare un accordo, e attivare le procedure per chiudere il project, ma questo va detto. Cosa si intende fare?”
“Questa – ha detto senza mezzi termini il sindaco Ferri in consiglio comunale – è una pagina davvero buia per la città di Monte Compatri e che avrà pesanti ripercussioni per le finanze cittadine. Ci troviamo infatti costretti a far fronte ad una grave situazione generata da scelte scellerate e irresponsabili portate avanti dalle amministrazioni De Carolis e D’Acuti che hanno pensato bene di far assumere al Comune di Monte Compatri il ruolo di garante del mutuo, prestando fideiussione ad una società sportiva nata un giorno prima dell’uscita dell’avviso pubblico e con soli 10mila euro di capitale sociale. Garanzie economiche per circa 1 milione e 400mila euro a cui noi, fin da quando sedevamo nei banchi di minoranza, ci eravamo opposti con tutte le nostre forze e che oggi comporteranno conseguenze drammatiche per le finanze comunali e per la possibile esposizione debitoria, fortemente aggravata dalle clausole vessatorie a carico del Comune, come il recupero coattivo dell’intera posizione debitoria di oltre 500 mila euro.
Cifre di cui l’ente non dispone e che probabilmente lo vedranno costretto ad accendere un mutuo con tutto ciò che questo comporta. Oggi dobbiamo trovare una soluzione anche perché viviamo un problema grave visto che molti bambini se ne vanno a fare sport altrove visto che a Monte Compatri gli si chiede di pagare la bellezza di 700 euro.  Non ci tireremo indietro e il nostro impegno sarà quello di trovare la soluzione meno dannosa per l’ente e che comporti meno debito per i cittadini”.