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Velletri, al Teatro Artemisio “Gian Maria Volonté” Giorgio Marchesi conquista con “Il Fu Mattia Pascal”

Ieri sera, domenica 2 aprile, al Teatro Artemisio “Gian Maria Volonté” è andato in scena l’opera “Il Fu Mattia Pascal” tratto dall’omonimo  romanzo di Luigi Pirandello e interpretata magistralmente da Giorgio Marchesi. La serata, che rientra nel palinsesto del Teatro Ghione di Roma, ha fatto tappa a Velletri grazie alla caparbietà della Fondarc e del direttore artistico Giacomo Zito: un’intuizione geniale che ha portato l’ennesimo “Sold Out” nel centralissimo teatro veliterno.

Una versione energica e divertente che racconta la storia di Mattia Pascal con un registro vocale nuovo enfatizzando la già presente ironia del masterpiece pirandelliano: per la regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder, con le musiche eseguite dal vivo dal Maestro Raffaele Toninelli. 

Il racconto prende vita attraverso le parole di uno straordinario Marchesi che ripercorre – passo dopo passo – la vita di Pascal fino ad arrivare alla sua presunta morte come suicida e alla sua seconda nascita come Adriano Meis: un espediente narrativo importante che da modo di riavvolgere il filo e creare nuovi risvolti inaspettati attraverso l’angoscia esistenziale dell’uomo che smarrisce se stesso e che tenta di ricominciare una nuova vita. Un importante racconto teatrale che – nella versione della Solder e dello stesso Marchesi – si traduce con un linguaggio contemporaneo facilmente comprensibile anche alle nuove generazioni con l’utilizzo di un repertorio musicale che varia dal jazz al funky arrivando fino all’house.

Al centro del racconto ritroviamo i grandi temi di Pirandello: l’identità,la rinascita, il gioco delle maschere, ma anche l’umorismo cinico tipico pirandelliamo che trasforma la tragedia di Pascal in una serie di sfortunati eventi in grado di regalare leggerezza allo spettatore nonostante le vicissitudini drammatiche del protagonista.

Marchesi con la sua eleganza ed ironia ipnotizza ogni singolo spettatore in sala, trasportandolo dalla propria poltrona, al fianco di Mattia Pascal. L’attore in questo spettacolo ha spogliato il protagonista del romanzo dell’aurea novecentesca, vestendolo (letteralmente, visti i cambi abito molto moderni) da uomo dei nostri tempi.

Uno spettacolo che deve assolutamente essere visto da tutte le generazioni: i più giovani per comprendere la letteratura pirandelliana, i più grandi invece per apprezzare l’incredibile lavoro recitativo messo in piedi da Giorgio Marchesi.

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