Attualità

Velletri – Ecco come sarà il nuovo asilo nido comunale in zona ex 167: ne parla l’ingegnere Federico Alviti

asilo nido velletri

Continuando a seguire gli aggiornamenti del rinnovamento urbano di Velletri, abbiamo intervistato l’ingegnere che si occupa dell’edificazione di un nuovo asilo nido di via Enrico De Nicola.
Federico Alviti, ingegnere dello studio 3L+ a Velletri e capo fila del gruppo di giovani professionisti coinvolti, ha scelto di parlare del progetto e della sua realizzazione. Pur non rientrando nei piani della Rigenerazione Urbana, è comunque una delle prossime novità che saranno introdotte grazie ai fondi stanziati dal PNRR. 

Come si chiama il progetto e chi vi ha partecipato?
Il progetto si chiama “Realizzazione scuola zona ex 167 – Asilo nido via Enrico de Nicola” ed è portato avanti dall’ RTP Studio 3L+ (raggruppamento temporaneo di tecnici) formato da 12 giovani liberi professionisti, più una sociologa, la dott.ssa Bevilacqua E., la quale ha partecipato in maniera informale. Io (F. Alviti), l’architetto Lucci S. e Paciolla M.T. e l’ingegnere Ceccarelli M. ci siamo occupati dello sviluppo dell’idea architettonica del progetto ed insieme agli ingegneri: Orlandi V., Nardoni M.A., Giardi A., Lanna A. e Centorrino A. oltre che agli architetti: Fazio V., Filippi M. e Fimmanò S., siamo riusciti a sviluppare l’intera progettazione, dalla Fattibilità Tecnico Economico fino alla progettazione esecutiva dell’opera. 

asilo nido velletri

Come è nata l’idea del progetto?
Nell’estate del 2022 la stessa RTP ha partecipato alla possibilità di iscriversi ad una lista di professionisti che si mettevano a disposizione per un rinnovo cittadino. Noi siamo stati contattati dall’Ufficio opere Pubbliche del comune di Velletri, che ci ha chiesto se fossimo interessati nella realizzazione di questo intervento, noi abbiamo accolto la richiesta in maniera positiva.
La realizzazione dell’asilo ci è stata imposta con dei parametri ben precisi e semplici: l’edificio non poteva essere più piccolo di 791 m2, parallelamente avevamo un budget fisso per la realizzazione dell’opera. 

In cosa consiste?
Si tratta della realizzazione di un asilo nido comunale che avrà la capacità di contenere 60 bambini; sarà strutturato in varie aree divise per fasce d’età: lattanti, semi divezzi e divezzi (da 0 a 36 mesi).
L’edificio affaccerà direttamente sul futuro Parco 167 (che non rientra nei finanziamenti del PNRR), l’idea è proprio quella di adattare l’intera struttura all’ambiente circostante della natura e del verde; esso sarà parte del parco.

L’idea iniziale del progetto è quella che noi definiamo “Il Casale 2.0” : si è sviluppata infatti, pensando ad elementi che avessero una loro indipendenza uniti da una piazza centrale coperta, con grandi vetrate che daranno l’idea di essere all’esterno; lo schema richiama il concetto rurale a livello architettonico poiché tutti gli ambienti saranno collegati dall’ “aia” centrale.

Sviluppando l’idea, e andando incontro alle economie, abbiamo cercato di mantenere il progetto pur eliminando alcuni elementi. Entrando all’interno della scuola ci sarà lo spazio centrale che collegherà le tre aule, le quali sono create sulla base dello stesso schema: la classe, i bagni e la stanza riposo; l’affaccio principale di tutte e tre è in maniera unidirezionale sul parco. Anche il corpo legato ai servizi sarà collegato con lo spazio centrale e conterrà: cucina, spogliatoi del personale, spazio educatori e segreteria.

La sfida è stata di conciliare l’idea iniziale con il budget che avevamo a disposizione. Essendo un progetto PNRR comprendeva una grande quantità di normative da rispettare tra cui: il rispetto dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) e del principio del DNSH (Do not significat Harm), i quali tengono conto del rispetto dell’ambiente e dell’impatto ambientale dell’opera, in relazione al luogo che la circonda con grande focus legato alla riciclabilità e adattabilità.

Questo ci ha portato a risaltare alcuni aspetti particolari della struttura che: sarà interamente realizzata in cemento armato che non verrà intonacato, il solaio di copertura sarà fatto di travi e tavolate di legno a vista, come anche a vista saranno i vari impianti (idrico, elettrico, di ventilazione…). Abbiamo provato a far interagire i vari elementi, pur mantenendo un occhio di riguardo al colore, che sarà concentrato sulle pavimentazioni: ogni aula avrà il suo colore prestabilito, ripreso anche dagli infissi.

A livello impiantistico: d’inverno la scuola sarà riscaldata da un impianto a pavimento e d’estate rinfrescata con dei condizionatori ad acqua. In più è stato sviluppato un sistema di recupero delle acque piovane, raccolte da una cisterna esterna, che saranno poi immesse a compensazione delle acque grigie (cucine, lavanderie…).
Pur creando una scuola esteticamente essenziale, l’obiettivo del nostro intervento è stato quello di creare un luogo che risponda alle esigenze del bambino e dell’educatore, con la concezione dello spazio come “educatore”. 

asilo nido velletri

A quanto ammonta la cifra stanziata? Il PNRR copre l’intero importo?
Inizialmente il PNRR ha stanziato per l’edificio 1 milione 898 mila euro. All’interno di questa cifra non sono comprese le sole economi dei lavori, ma anche tutti i costi annessi alla progettazione, IVA di legge e gestione amministrativa del progetto; in seguito il Comune è riuscito ad incrementare i fondi arrivando a 2 milioni e 88 mila circa. Questa la somma del PNRR oltre oneri aggiuntivi indifferibili del 2023. 

In quanto ingegnere, pensa che un rinnovo urbanistico possa essere sufficiente per favorire la rivitalizzazione di Velletri?
Per favorire la rivitalizzazione, la città dovrebbe avere un piano con una visione futura, da questo si dovrebbe partire con la Rigenerazione; come gruppo ci siamo sempre battuti per far comprendere questo punto divista. Il progetto del PNRR giova sicuramente alla città, ma se ci fosse un vero e proprio piano alla base che ci faccia capire l’andamento dello sviluppo urbanistico riusciremmo ad apprezzare ancora di più questi cambiamenti.

Quado avranno inizio i lavori?
Come vincolo da parte del PNRR, dalle ultime indicazioni, impone che i lavori dovranno iniziare entro il 30 novembre 2023 con obbligo di conclusione entro il 31 dicembre 2025.

È soddisfatto del progetto? Modificherebbe qualcosa?
Siamo soddisfatti; avremmo gradito uno spazio più ampio sui lati nord e sud, sicuramente ci avrebbero fatto comodo. Ma considerando che l’edificio farà parte di un parco abbiamo trovato il modo di realizzarlo in maniera ugualmente adeguata. 

Cosa si aspetta dal cambiamento urbano di Velletri?
Siamo fiduciosi; in più siamo convinti che una struttura come la nostra mancasse alla città. Ad oggi c’è solo un asilo nido a Velletri (Peter Pan), e considerando la natura della struttura, e il luogo dove è situata, ci aspettiamo che venga apprezzata e largamente utilizzata dai cittadini. 

Cos’altro si potrebbe cambiare nella città per un miglioramento?
Velletri ha del potenziale a livello naturalistico, dunque una maggiore tutela delle zone naturali (ad esempio in prossimità del Monte Artemisio) sarebbe l’ideale, per noi è fondamentale investire tempo ed energie per migliorare la nostra città. Abbiamo aperto uno studio all’interno dei vicoli del centro proprio a testimonianza del fatto che noi crediamo fortemente nello sviluppo urbano. Viviamo Velletri a 360 gradi ogni giorno, abbiamo la voglia di riqualificare il centro storico con una visione e una programmazione. La Rigenerazione Urbana è necessaria ma deve partire non solo dal miglioramento delle strutture ma anche e soprattutto dalle esigenze dei cittadini; questo approccio ad oggi manca, ed è difficile far comprendere questo punto di vista. 

asilo nido velletri

Lanci un messaggio ai cittadini di Velletri…
C’è grande voglia da parte di tutti noi, e dello stesso Ufficio Opere Pubbliche, di realizzare quest’opera; il progetto è legato al PNRR quindi l’interesse nel portare avanti l’opera e concluderla da parte dei protagonisti è assoluto. Noi abbiamo già dimostrato interesse e voglia nel lavorare su territorio veliterno: in poco meno di tre mesi abbiamo realizzato il progetto esecutivo, e per ultimarlo è stata fondamentale la partecipazione di tutti e 12 i professionisti, siamo una squadra che ha messo tutta sé stessa in questo progetto e siamo fieri di portarlo a termine.

Più informazioni
commenta