Non ha scelto uno dei suoi proverbiali video-selfie ma, almeno per una volta, si è limitato alla condivisione di una grafica che dice tanto, praticamente “tutto”. Romano Favetta, l’assessore della strada, ha rotto gli indugi e ufficializzato la sua intenzione di candidarsi a Sindaco alle Comunali del 14-15 maggio.
Una decisione che era nell’aria, la sua, nata dal basso, per dirla con le sue parole rilasciate a caldo a “Castelli Notizie”. Una candidatura che nasce dalla volontà popolare dei suoi tanti estimatori, che lo avrebbero spinto alla decisione di fare un ulteriore step nel suo percorso politico e puntare al bersaglio più grande, quello da Primo cittadino.
“Presente” è la scritta che campeggia sul manifesto che ufficializza la candidatura a sindaco di Romano Favetta, veliterno doc, nato nella sua Velletri nel 1969.
“Me lo avete chiesto in tanti“, ed è per questo che “mi candido a Sindaco di Velletri“: è quanto ha scolpito sulla pietra del suo manifesto l’assessore Romano Favetta, che non manca di ringraziare Orlando Pocci – del quale sarà da oggi uno dei più autorevoli sfidanti – “per avermi dato l’opportunità di amministrare la città che amo in questi 5 anni, in cui credo di aver agito in maniera egregia”.
La sua sarà una candidatura espressione di una coalizione civica, ma è chiaro a tutti che Favetta sia sceso in campo col chiaro intento di aggregare su di se, in maniera trasversale, i consensi provenienti dal campo del centrodestra (da cui è partito diversi anni fa con la lista civica Movimento Popolare Veliterno) e del centrosinistra (con cui ha agito in questi anni da amministratore).
E’ un segreto di Pulcinella il fatto che in queste settimane si sia messo a disposizione dell’intera coalizione di centrodestra, tuttora a caccia di un candidato sindaco che possa raggrupparla e dare un seguito allo straordinario 65% delle elezioni Regionali, al quale anche lo stesso Favetta ha contribuito, sostenendo due candidati di Forza Italia.
Eppure la sua candidatura non sembra aver fatto breccia tra i partiti più votati del centrodestra (FdI e Lega su tutti), che stanno tuttora cercando altrove la quadratura del cerchio.
Lui, tuttavia, pur non dicendolo esplicitamente, non ha chiuso le porte all’ipotesi di raggruppare su di se la coalizione: “Le mie braccia sono aperte a tutti quelli che con me vogliono pensare di amministrare la città prendendosi a cuore tutte le sue criticità, che sono tante, per darle nuove opportunità e garantirle uno sviluppo consono alle sue aspirazioni e potenzialità”.
Un primo risultato già c’è stato, come dimostrano “i tanti messaggi di consenso e di incitamento che mi stanno arrivando…”.
Nella mattinata di lunedì 13 marzo, a poche ore dall’annuncio, sono poi arrivate le dimissioni formali dalla carica di assessore.
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