Un pomeriggio denso di emozioni, quello che hanno vissuto quest’oggi oltre 200 persone nella Sala Chigi dell’Hotel Villa Aricia di via dei Villini, ad Ariccia, dove è stato proiettato il documentario “Invisibili“ di Paolo Cassina, dedicato alle reazioni avverse al vaccino anti-Covid. L’incontro, organizzato dall’associazione Danni Collaterali in collaborazione con Playmastermovie, è stato moderato dalla giornalista di Castelli Notizie Doriana Beranzoli.
Prima della proiezione del docufilm “Invisibili“, diverse persone danneggiate dal vaccino hanno ricevuto in omaggio un fiore di girasole, simbolo di luce e di vita, proprio a rappresentare la speranza di tornare a una vita normale che coltivano tante di loro. Alcune, protagoniste anche del documentario, che ha suscitato forti emozioni e lacrime di tristezza in tantissimi spettatori, erano, infatti, persone perfettamente in salute, che vivevano dei loro affetti, della loro quotidianità, delle loro passioni e del proprio lavoro e che mai avrebbero pensato che, dopo essersi sottoposte a quelle iniezioni, che avrebbero dovuto tutelare la loro salute e quella dei loro cari, avrebbero, invece, vissuto un “calvario” (come lo hanno definito nei loro interventi): pericarditi, miocarditi, bruciori alla testa e agli arti, dolori e fitte persistenti al petto, problemi (per le donne) a livello ormonale, incapacità di compiere anche il minimo sforzo come sollevare una bottiglia d’acqua, perdita di memoria e della semplice capacità di leggere ad alta voce, fino ad arrivare all’invalidità e a vivere costrette su una sedia a rotelle.
Toccanti le testimonianze di Ivana Mazzarella, membro del direttivo dell’associazione Danni Collaterali e danneggiata dal vaccino, e di tutte le persone che chiedono rispetto e ascolto, di essere, appunto, non più “invisibili”, dopo essersi fidate della scienza e delle istituzioni. Prezioso, per loro, è certamente il supporto di professionisti come l’endocrinologo Giovanni Frajese, lo specialista in medicina interna e cardiologia Giuseppe Barbaro e la psicologa e psicoterapeuta Paola Ponzo, intervenuti durante l’incontro, che seguono quotidianamente, da ormai 2 anni, tanti pazienti ormai distrutti fisicamente e psicologicamente, ma che non perdono la speranza di rinascere e che grazie a loro diventano “visibili”.
Molti gli spunti di riflessione emersi nel lungo incontro di oggi pomeriggio, durante il quale, oltre a questioni prettamente mediche e scientifiche, sono state affrontate le conseguenze psicologiche che l’epidemia di Covid-19 ha causato per via sia della perdita delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite, ma fortemente compromesse dagli obblighi (surrettizi) di vaccinazione e dal Green Pass, sia dell’odio sociale tra cittadini che hanno avuto (legittimamente) posizioni differenti sullo stesso Covid e sull’importanza di sottoporsi al trattamento sanitario. Il dottor Frajese e l’avvocato Andrea Perillo, vicepresidente dell’associazione Danni Collaterali, hanno, però, sottolineato come sia opportuno “deporre le armi” e non proseguire più una “guerra” tra vaccinati e non vaccinati, perché “solo tutti insieme sarà possibile salvare il mondo e far trionfare la luce della verità“.
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