Cultura

Velletri, premiati i vincitori del concorso “L’immagine di Clemente Romano”: Luca Crocetta il vincitore

Avvicinare le nuove generazioni al grande patrimonio artistico, culturale, storico e culturale presente sul nostro territorio. Questo, nelle parole del Vescovo della diocesi, l’obiettivo del concorso “L’immagine di Clemente Romano”che ha coinvolto gli studenti del triennio del liceo artistico “Cesare Battisti” di Velletri in occasione della festa del santo patrono della città.

I disegni che meglio hanno saputo reinterpretare la figura del religioso sono stati premiati sabato 14 gennaio alla presenza del Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni Monsignor Sefano Russo, del parroco di San Clemente, del sacerdote vicario, di alcuni membri della commissione giudicatrice e degli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso, nella sala “Paolini Angelucci” del Museo Diocesano di Velletri, dove sono stati messe in mostra le opere degli studenti.

Gli organizzatori del concorso “L’immagine di Clemente Romano” hanno espresso la loro soddisfazione per l’esito dell’iniziativa lodando la creatività, la sensibilità e le competenze delle classi partecipanti.

Il Vescovo della Diocesi ha voluto sottolineare l’importanza dell’arte nel cammino della Chiesa: “Nonostante le devastazioni provocate dalle guerre che ci sono state, in qualsiasi edificio di culto cristiano si entri si può ammirare un patrimonio straordinario, riconosciuto anche da coloro che hanno una diversa appartenenza culturale o religiosa”, ha affermato Monsiglior Stefano Russo, ribadendo lo storico rapporto della Chiesa con l’arte e con gli artisti”. “Questi giovani sono gli artisti del futuro e magari qualcuno di loro creerà opere che potranno essere esposte nelle chiese”, ha concluso il prelato.

Poi, don Claudio Sinibaldi ha proceduto ad annunciare i vincitori del concorso “L’Immagine di Clemente Romano”, che sono stati premiati con un attestato e un buono per l’acquisto di materiali artistici offerto dagli sponsor proprio con l’obiettivo di supportarli nel loro percorso creativo.

Primo classificato Luca Crocetta, studente appena maggiorenne della classe IV del “Cesare Battisti”. La sua opera è stata giudicata la migliore dalla commissione in quanto rappresentativa non solo dei tratti somatici del santo, dei suoi principi e della sua iconografia (caratteristiche, episodi e simboli che identificano un soggetto), ma anche del suo storico legame con la città di Velletri, i cui luoghi simbolici compaiono sullo sfondo.

Seconda, Viola Moretti. Il suo lavoro è stato apprezzato dalla commissione per l’accurata rappresentazione degli elementi iconografici (chiavi, ancora, libro aperto) nonostante all’interno del disegno mancasse la presenza fisica del santo.

Terzo posto per Manuel Astolfi. La proposta dello studente ha colpito particolarmente la commissione per la sua originalità e la sua vicinanza al linguaggio dei giovani. Il ragazzo, infatti, ha reinterpretato la figura di Clemente Romano in chiave manga, tecnica grafica originaria del Giappone molto in voga tra gli adolescenti, mantenendo tutti gli elementi iconografici della vita del santo.

Menzione speciale per sei studentesse: Viola Proietti, Viola Brusciamete Carletti, Rebecca Pepe, Allison Lollobrigidi ed Elisabetta Rocco. Pur riconoscendo la bellezza estetica e l’originalità dei loro disegni, ognuna per un aspetto in particolare, la commissione ha ritenuto che non avessero centrato del tutto la consegna, che era quella di creare un’opera nella quale venisse richiamata la figura e l’iconografia di Clemente Romano.

Il diciottenne Luca Crocetta, vincitore del concorso “L’immagine di Clemente Romano”, ha parlato ai nostri microfoni:

“Ho iniziato questo progetto innanzitutto facendo lo studio del personaggio con delle immagini trovate su Google. Notando che Clemente Romano veniva rappresentato quasi sempre con un volto serioso e triste, ho approfondito i suoi tratti somatici cercando di dargli un’espressione più serena. Per la mano alzata, invece, mi sono ispirato a Papa Francesco, e poi ho deciso di ritrarlo a piedi nudi su un pavimento bagnato perché si dice che sia stato affogato con un’ancora. Infine, ho voluto raffigurare alle sue spalle uno scorcio di Velletri con Porta Napoletana e tutta la parte di San Clemente”. 

Ti aspettavi di vincere il concorso?

“Sinceramente no, tutti quanti ci siamo impegnati al massimo e i lavori dei miei compagni sono bellissimi. Forse il mio disegno è stato scelto per l’idea di rappresentare anche Velletri insieme al santo”.