Lunedì 9 gennaio fari di nuovo puntati sul Palazzo di Giustizia di Velletri, dove si terrà una nuova udienza del processo legato all’investimento della piccola Lavinia Montebove, gravemente ferita il 7 agosto del 2018 nel parcheggio del Nido Famiglia “La Fattoria di Mamma Cocca”. Un anno importante, questo 2023, visto che sarà quello in cui arriverà la sospirata sentenza, attesa da tempo dalla famiglia della piccola Lavinia – che da quel giorno vive in stato vegetativo di minima coscienza – e anche da tutti quelli che hanno preso a cuore la sua drammatica vicenda.
Al quarto piano del Tribunale veliterno, dalle 12.30, si terrà una nuova udienza, una delle ultimissime, visto che la fase dibattimentale volge al termine ed a breve è attesa la sentenza di primo grado da parte del Giudice della sezione penale Eleonora Panzironi.
Sarà una udienza con tutta probabilità breve e tecnica, senza testimoni e dibattito, salvo colpi di scena. Il Giudice sarà chiamato a sciogliere due riserve: la prima è quella se sentire o meno in udienza la bambina che all’epoca aveva 10 anni e oggi 14, e che secondo l’accusa era deputata a controllare Lavinia (bambina che è già stata sentita in modalità protetta all’inizio del processo). La seconda riserva è relativa alla richiesta fatta durante l’ultima udienza dal Pubblico Ministero Giovanni Taglialatela, che ha richiesto un confronto in aula tra la donna che era alla guida della vettura che ha investito la bimba e Massimo Montebove, il papà di Lavinia.
Nel procedimento, lo ricordiamo, sono imputate la maestra Francesca Rocca, titolare dell’asilo nido oggi chiuso dopo essere stato posto sotto sequestro, che è accusata di abbandono di minore, e la giovane donna che era alla guida dell’auto che ha investito Lavinia, accusata di lesioni colpose gravissime.
Nel corso dell’udienza potrebbe essere stabilita la data delle arringhe finali di accusa e difesa e, quindi, quella dell’attesissima sentenza di primo grado.
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