Cronaca

Ariccia e Albano in lutto per la morte della 55enne Elisabetta Silenzi, uccisa a Roma nella sparatoria. Ferita anche la zia

Elisabetta Silenzi

Dolore, cordoglio e tanta rabbia ad Ariccia e Albano per la tragica morte di Elisabetta Silenzi, una delle 3 donne ammazzate questa mattina nella sparatoria a Roma. L’assassino, il 57enne Claudio Campiti, ha ucciso le 3 donne al culmine di una lite condominiale, ferendo gravemente anche altri dei presenti. A perdere la vita anche la 55enne residente ad Ariccia, proprio ai confini con la sua Albano, la città in cui era cresciuta e vive tutta la sua famiglia.

Proprio il Sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, a nome dell’intera Città, ha espresso le sue condoglianze e palesato la propria tristezza per l’accaduto: “Con profondo dolore esprimo vicinanza alle famiglie della nostra città coinvolte dall’assurda tragedia di questa mattina a Roma”, ha dichiarato il Primo cittadino albanense, che ha quindi rivolto il suo pensiero anche all’altra donna di Albano, zia della donna uccisa, anche lei ferita durante la sparatoria e ora ricoverata al Policlinico Umberto Primo. La donna ha 80 anni ed è stata trasportata d’urgenza presso il Policlinico romano: “La signora sta bene ed è vigile, ha avuto un proiettile che le ha perforato la spalla ed è uscito. Ma è vigile, parla ed è consapevole di quanto accaduto”, ha raccontato l’ex assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Parole di cordoglio sono state espresse all’Adnkronos anche dal Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli: “Non conoscevo Elisabetta, ma conosco bene suo marito al quale ho fatto le condoglianze. Purtroppo si è trattato di una tragica fatalità, infatti, come mi è stato detto, si trovava lì per ragioni di lavoro visto che era la segretaria di questo Consorzio”. “Ci stringiamo alla famiglia e siamo a disposizione per qualsiasi necessità”, ha aggiunto il Primo cittadino ariccino, spiegando che la donna lascia il marito e due figlie.

Elisabetta Silenzi

Anche l’Amministrazione comunale tutta ha espresso la propria vicinanza “alle famiglie che sono state terribilmente colpite dalla folle azione di un uomo questa mattina a Roma. Una tragedia che sconvolge tutta la nostra comunità”.

Sono in tanti, soprattutto ad Albano, dove era conosciuta ed apprezzata, a ricordare Elisabetta, che questa mattina si era recata di buon ora a Roma per partecipare alla tragica riunione di condominio. Anche l’Istituto San Giuseppe di Albano ha speso parole di cordoglio nei suoi confronti, ricordando la “mitica Elisabetta”. 

Nel pomeriggio anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che conosceva personalmente una delle vittime, ha espresso parole di cordoglio per la tragedia di questa mattina, il cui bilancio è di 3 donne che hanno perso la vita (oltre a Elisabetta anche la 71enne Sabina Sperandio e la 50enne Nicoletta Golisano) e 4 feriti. 

Generico dicembre 2022

“Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo – ha dichiarato affranta Giorgia Meloni -. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma. Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo”, ha aggiunto Giorgia Meloni.

Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte. L’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d’armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro. Eppure la parola ‘giustizia’ non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così. Nicoletta era felice, e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così. A Dio Nico. Ti voglio bene”, ha concluso la Presidente del Consiglio.

Elisabetta Silenzi

Intanto il killer si è chiuso nel suo silenzio: Claudio Campiti, l’uomo che questa mattina ha ucciso tre donne che partecipavano alla riunione del consorzio Valleverde in un gazebo di via Monte Giberto a Fidene, è stato portato nella caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in attesa del decreto di fermo.

Le tre vittime, secondo quanto si apprende, sarebbero state raggiunte all’altezza del torace dai colpi esplosi da Campiti con una pistola semiautomatica Glock 45 portata via poco prima dal poligono di tiro di Tor di Quinto. Un’azione compiuta con freddezza e precisione: la pistola, dopo aver esploso 4-5 colpi, si sarebbe inceppata ed è stato proprio in quel momento che uno dei presenti, come riferisce l’AGI, sarebbe riuscito a bloccare Campiti consegnandolo poi ai militari dell’Arma.

La morte del figlio 14enne Romano sulla pista da slittino della Croda Rossa, a Sesto Pusteria, nel 2012 ha segnato profondamente la vita di Claudio Campiti, autore oggi a Roma dell’omicidio di tre donne e del ferimento di altre quattro persone.


Alla famiglia, parenti ed amici di Elisabetta Silenzi e di sua zia, rimasta ferita, giungano le condoglianze più sincere dell’intera redazione di “Castelli Notizie”, attonita dinanzi ad una tragedia di tali proporzioni.

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