Non c’è pace per la travagliata Appia Bis, o Tangenziale dei Castelli, un’opera che continua a fare acqua da tutte le parti (è il caso di dirlo dopo l’ennesima chiusura arrivata dopo una precipitazione più intensa).
La tangenziale è chiusa in entrambe i sensi di marcia, con Astral che ha emesso ordinanza di chiusura per interventi di manutenzione e per cambiare alcune parti delle pompe di sollevamento.
La motivazione è stata riscontrata nel maltempo ritenuto “straordinario” ed “eccezionale”, sebbene sia ormai evidente a tutti che non vi sia nulla di straordinario ed eccezionale nel meteo degli ultimi mesi, se non la prolungata siccità.
Quantomeno l’ennesima chiusura ha questa volta una spiegazione ufficiale, che è sintetizzata nell’avaria dei “sistemi di sollevamento delle acque reflue e nei quadri elettrici di supporto”.
L’opera, costata una marea di soldi pubblici, è stata chiusa dall’Astral fino a data da destinarsi.
In relazione ad una delle tante chiusure del passato, l’Unione Nazionale Consumatori decise di inviare formale diffida ai sensi del codice del consumo all’Astral e la Regione Lazio per omessa manutenzione e violazione degli standard qualitativi, richiedendone la riapertura entro 10 giorni e riservandosi, in difetto, ogni azione legale a tutela degli interessi degli utenti.
Lamentele da parte degli automobilisti, che lamentano una non adeguata segnaletica di avviso sulla chiusura.
Inquieta ricordare che quell’arteria stradale é costata ai cittadini 230 milioni di euro e circa 30 anni per la realizzazione dei primi due stralci (del successivo, ormai, se ne parla sempre più di rado, tanto da ritenere remota una sua realizzazione).