Politica

Rocca di Papa, il caso Di Bella spacca la maggioranza: il comandante deve essere stabilizzato entro il mese

di bella cimino
A fine mese sarà il momento della verità a Rocca di Papa. Per il comandante della Polizia Locale, Gabriele di Bella, l’unico modo per restare, dopo tre anni prima a comando e poi in mobilità a tempo determinato, è la stabilizzazione. La Sindaca Veronica Cimino avrebbe provato diverse volte a presentare in Giunta un’apposita delibera, che non trova però ancora l’appoggio della rosa assessorile. Contrari, da voci di corridoio, sarebbero anche alcuni componenti della maggioranza in Consiglio comunale.
Le voci dell’opposizione non sono tardate ad arrivare. “Arrivato qui, il signor Di Bella è diventato il vero capo di Rocca di Papa: comandante della Polizia Locale, capo del personale, responsabile del contratto di nettezza urbana e molto altro (di fatto). E tutto questo ha significato per lui tanto potere in più. Ma ve lo ricordate quando si è affacciato dal balcone per festeggiare la vittoria di Cimino? Una scena incredibile per un dipendente pubblico con una divisa! Né sindaca, né assessori, né consiglieri hanno MAI fatto niente di concreto per mandare indietro questo signore da dove è venuto”. Hanno commentato in una nota i consiglieri Andrea Croce ed Elisa Pucci.
“Rivendico con tutta la mia convinzione la mia contrarietà, come consigliere di minoranza, a tale decisione, qualora fosse reale…. e ritengo assurda l’idea che chi ha trattato, quel 5 ottobre 2020 la maggioranza dei cittadini di Rocca di Papa, da sostenitori dell’illegalità, possa essere investito di un incarico a tempo indeterminato, voluto fortemente dalla sindaca Cimino”. Ha detto la consigliera Cinzia Botti.
Il comandante – in forza anche nel vicino Comune di Nemi – è stato inviato a Rocca di Papa a seguito dell’esplosione in Comune del 2019, da parte dell’allora sindaca di Roma, Virginia Raggi, per gestire l’emergenza, ma ha poi pian piano ottenuto maggiori incarichi, andando a coprire i vuoti lasciati da amministratori inconsistenti e supplendo alle difficoltà organizzative di una macchina amministrativa lenta ed in sofferenza.
L’episodio incriminato sarebbe quello che proprio la nostra testata ha documentato (con tanto di FOTO e VIDEO) a seguito del risultato alle elezioni amministrative di ottobre 2020, che hanno incoronato Veronica Cimino Sindaca della città di Rocca di Papa. Durante i festeggiamenti il comandante Di Bella, in divisa, si affacciò dalla finestra del palazzo adibito a comando, nel cuore del centro cittadino, pronunciando parole da vero fan politico, che fecero scalpore.
All’epoca non solo Di Bella prese parte ai festeggiamenti per la vittoria al ballottaggio sullo sfidante Massimiliano Calcagni, ma il corteo in festa, con in testa la neo Sindaca, si spostò proprio sotto al comando, per ascoltare le parole del comandante. “Oggi due erano le fazioni contendenti: una voleva che la legalità rimanesse e l’altra voleva che la legalità tornasse a Roma. La legalità rimane qui!”. Ebbe a dire il comandante Di Bella, provocando la reazione dei sostenitori di Calcagni.
Ma da allora altri episodi hanno messo in luce l’atteggiamento da parte del comandante, molto incline a copertine sui media, teso a prevaricare in situazioni che invece dovrebbero attenere alla guida amministrativa e politica della Città. Di Bella che, a seguito della Sagra delle Castagne, fa un bilancio della festa al posto dell’assessore di riferimento o della Sindaca, Di Bella che interviene in Consiglio comunale (l’ultimo del 29 settembre u.s.) rivolgendosi addirittura ai cittadini pur non avendone diritto e senza che il presidente del Consiglio si imponga togliendogli la parola; sono solo gli ultimi episodi.
 I dipendenti del Comune di Rocca di Papa ebbero anche a risentirsi, quando il comandante, a maggio del 2020, a commento delle procedure di digitalizzazione dei documenti e snellimento delle procedure amministrative, dichiarò che  “L’uscita dal Medioevo amministrativo è iniziata e da quasi un anno a Rocca di Papa si ragiona con una mentalità di una città, piuttosto che come un paese di campagna”.
“Gli stessi cittadini sono ormai convinti che Cimino in realtà sia soltanto una visione, perché tutti pensiamo che il vero sindaco di Rocca di Papa sia Di Bella. Ma ora basta! Facciamo appello a chi, nella maggioranza, vuole mandare via Gabriele Di Bella da Rocca di Papa. Staccate la spina a Cimino. Bisogna ristabilire la normalità contro lo strapotere, la maleducazione e la democrazia calpestata. Non per noi stessi ma per Rocca di Papa”. Hanno concluso così la loro nota i due capigruppo Croce e Pucci.
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