Sono gli alunni della classe 5C del Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano laziale i vincitori del Premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez” nella categoria Cortometraggi.
Premio che fu istituito nel 2019 dalla Regione Lazio – in collaborazione con la IX Commissione Lavoro, Formazione, Politiche giovanili, Pari opportunità, Istruzione, Diritto allo studio – e curato dall’Ufficio Cinema – Progetto ABC Lazio, in memoria delle due ragazze vittime di un brutale episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 29 settembre 1975, noto alle cronache italiane come il massacro del Circeo.
“Volevo solo divertirmi” è il titolo di questo cortometraggio proiettato presso l’Auditorium Parco della Musica (nello spazio della Regione Lazio “Lazio Terra di Cinema”) per la 17^ Festa del Cinema di Roma, il 18 ottobre scorso.
“La scelta della trama che fa da sfondo all’intera vicenda rappresentata ha come fine ultimo quello di sensibilizzare in primo luogo i ragazzi della nostra età, mirando a un’educazione, tramite la visione del corto, circa il rispetto della donna da un punto di vista fisico ma anche verbale. La realizzazione del contenuto ci ha dato la possibilità di comprendere a pieno tale messaggio grazie alla immedesimazione nei personaggi del racconto ( quali la ragazza violentata, il fidanzato possessivo gli amici preoccupati), suscitando inoltre una grande difficoltà in campo attoriale.
Non è stato semplice mettere in scena una trama del genere, motivo per il quale abbiamo cercato di prendere il tempo necessario nella realizzazione del corto dando a ognuno la possibilità di riflettere a lungo sulla complessità dei fatti affrontati – ci raccontano gli autori e interpreti del corto -. Ciò che ci ha lasciato è stata una consapevolezza della parola violenza, un’azione volontaria che un soggetto compie non solo con il corpo, ma anche con le parole. Abbiamo giocato con sulla scelta di vocaboli quali “volevo solo divertirmi”, divenuto poi il titolo dell’elaborato, per sottolineare il nesso che esiste tra violenza e possessione, ma anche tra amore e sottomissione”.
Così concludono gli studenti accompagnati dalla loro professoressa di italiano referente del Progetto, Giuseppina Febbraro.
“Il cortometraggio è il risultato di una riflessione e contestualizzazione in merito alla strage del Circeo. I ragazzi hanno compreso fatti ed eventi e li hanno riferiti al loro mondo, alla quotidianità, hanno parlato di violenza senza mostrarla, con garbo e spiccata sensibilità” ha dichiarato la docente. A cui ci uniamo con ammirazione per il lavoro svolto da Francesco Granturco e Francesco Folgarait, Samuela Bargigli, Lorenzo Saltarelli, Viviana Troncone e Sofia Petrucci, quali autori e interpreti che hanno mostrato ancora una volta al mondo degli “adulti” quanto dai ragazzi si può apprendere in consapevolezza, maturità e profondità di sentimenti e percezione, conditi in questo caso da competenza e bravura.
Sono intervenuti Eleonora Mattia (Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio Regione Lazio), Giovanna Pugliese (Delegata Cinema del Presidente della Regione Lazio), Michela Cicculli, (Presidente Commissione Pari opportunità Roma Capitale); l’attrice Lidia Vitale. Ha moderato Roberta Serdoz.
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