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Marino – Martedì letterari, presentato “Il grande libro del derby di Roma” con il “Principe” Giuseppe Giannini

I “Martedì letterari” continuano a Palazzo Colonna, nella sala consiliare del Comune di Marino. La quarta settimana di ottobre ha visto, martedì 25, la presentazione del libro “Il grande libro del derby di Roma”, con gli autori Fabio Argentini e Luigi Panella e ospite d’onore Giuseppe Giannini, dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, che ha vestito per 15 anni la maglia della Roma, diventandone capitano, e per ben 47 volte quella della Nazionale Italiana.

La presentazione è iniziata con la visita al Museo dei Lingottini d’Oro di Italia ’90, in cui sono state rappresentate le immagini più celebri ed emozionanti delle partite della Nazionale che partecipò ai Mondiali di Italia ’90, una squadra rimasta nella storia del calcio.

Il sindaco di Marino Stefano Cecchi ha tenuto a ricordare gli anni giovanili e adolescenziali condivisi con l’amico Giuseppe Giannini: “C’è un valore di amicizia che mi lega a Giuseppe Giannini, con il quale questa sera voglio ricordare alcuni aneddoti che nessuno conosce, eccetto noi. Abbiamo giocato per qualche anno a calcio, è passato del tempo, lui ha fatto provini ed è diventato ‘Il Principe’. Ha potuto esprimere sé stesso nel calcio ed è rimasto sempre l’amico Giuseppe. È sempre stato uno di noi, con tutte le esperienze che ho vissuto” ha dichiarato il sindaco.

All’interno del libro “Il grande libro del derby di Roma” vengono rappresentati 90 anni di derby e le caratteristiche di Roma e Lazio, dai loghi fino alle sfide più particolari, raccontando alcuni aneddoti.

Abbiamo cercato di fare un libro, con Luigi Panella, non banale – ha dichiarato Fabio Argentini, uno dei due autori –. Quello che volevamo fare era spiegare, forse anche a noi stessi, cosa vuol dire derby e chi erano i veri protagonisti, a partire dai tifosi. Sicuramente queste due squadre convivono nello stesso territorio, eppure hanno origini storiche totalmente diverse: la Roma – ha aggiunto – nasce per vincere e per unire, i tifosi laziali, in qualche modo, nascono in minoranza e sono passati in un setaccio di sofferenze estreme“.

La parola è poi passata al grande ospite, Giuseppe Giannini: “Ho realizzato questo sogno di sedermi vicino a lui, il mio amico sindaco Stefano Cecchi, in quest’aula importante – ha detto –. Lo ringrazio per questo privilegio. Il libro è decisamente interessante, perché parla dalle origini. Conosco la storia della Roma e della Lazio. Sono passati tanti calciatori e altri ne passeranno. Sono due tipologie di calcio totalmente diverse: la Lazio è legata alle tradizioni, mentre la Roma cerca, ogni 2-3 anni, di inserire nuovi calciatori in questo mondo. Io ho avuto modo di giocare ben 17 derby e mi è rimasto qualcosa di ognuno di essi“.

Questo libro lo abbiamo fatto con passione, costruendo la storia del derby – ha sottolineato Luigi Panella. Le foto in bianco e nero trasmettono un fascino irresistibile. C’è un capitolo che potrebbe non appartenere al derby, ossia quello riguardante il Calcio Balilla, ma in realtà il Calcio Balilla già prefigurava ciò che sarebbe diventato il calcio che ha fatto la storia“.

L’assessora allo Sport e vicesindaca di Marino Sabrina Minucci ha poi sottolineato l’importanza dello sport e la passione che ne deriva: “Perché ho voluto ricordare questo libro? Perché è importante avere una bandiera, sentire di appartenere a una bandiera non solo nel calcio, ma nella vita in generale. Sentirsi parte di un qualcosa e condividerla, per me, è fondamentale“.

Ospite dell’evento è stato anche il regista Michelangelo Grattan, che ha voluto ricordare il padre Pietro Grattan, definito dai tifosi giallorossi “Lupetto”, in quanto ideatore del simbolo e della maglia che rimarrà sempre nel cuore dei romanisti: “Il lupetto, sicuramente, ha fatto la storia e come tutte le cose nuove, quando vengono presentate, racchiude tanti dubbi, soprattutto per una città come Roma“.

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