Cultura

Grottaferrata, la città si prepara al Millenario della consacrazione dell’Abbazia

Grande partecipazione di cittadini e istituzioni nella sala conferenze dell’Abbazia di Grottaferrata, dove ieri pomeriggio si è tenuta la presentazione ufficiale delle celebrazioni del Millenario della consacrazione della Basilica Abbaziale di Santa Maria di Grottaferrata.

“Una gemma orientale incastonata nella tiara pontificia”, così Papa Leone XIII definì l’ultimo monastero di rito greco bizantino sul suolo italiano dipendente dalla Santa Sede, di cui nel 2024 la città di Grottaferrata celebrerà il millenario della consacrazione. Alla conferenza stampa, introdotti dall’Egumeno Padre Francesco De Feo, erano presenti il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi e Amministratore Apostolico dell’Abbazia di San Nilo, l’arcivescovo Giorgio Demetrio Gallaro, segretario del Dicastero per le Chiese orientali, il vice presidente della della Regione Lazio Daniele Leodori, il sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo e Stefano Bertuzzi, Segretario organizzativo del Comitato nazionale per le celebrazioni. Presenti numerose autorità civili e militari. All’interno delle celebrazioni, già in fase di studio e preparazione, sono previsti almeno quattro convegni, concerti di melurgia bizantina e letture di testi sacri volti alla riscoperta del tesoro spirituale e culturale dell’Oriente in dialogo con l’Occidente.
“Al centro delle iniziative ci sarà ovviamente l’elemento spirituale – ha detto l’Egumeno, padre Francesco De Feo – questo Millenario è un’occasione da vivere come evento di fede e di spiritualità nel solco di quanto la Vergine Maria ha chiesto a Nilo e Bartolomeo nella famosa cripta, cioè di fondare un luogo che raccogliesse i suoi figli in una vita di lode al Signore. Era fondamentale rendere ufficiale questo momento anche per rendere partecipe la cittadinanza ad un evento così importante”.

“Il Comune di Grottaferrata – ha ricordato il sindaco Di Bernardo – è in dialogo con l’abbazia di San Nilo e il Polo Museale per definire una convenzione che faciliterà una proficua collaborazione. Grottaferrata, candidata a Capitale del Libro, è riconosciuta come la culla del libro proprio grazie all’Abbazia e alla sua Scuola di restauro del libro antico. Ci mettiamo quindi a servizio, sperando di ottenere le risorse necessarie che ci permetteranno di lasciare un ricordo importante nella città, una vera impronta culturale”.

Il 2024 sarà l’occasione di celebrare la consacrazione di un unicum, soprattutto dal punto di vista spirituale, come ha ricordato nel suo intervento conclusivo sua Eminenza il cardinale Marcello Semeraro: “In tutto il mondo ci sono diversi monasteri di tradizione bizantina, ma questo di Grottaferrata è l’unico in comunione piena con la Chiesa di Roma. Per il grande giubileo dl 2025 il Monastero di Grottaferrata dovrà presentarsi a tutta la Chiesa nel migliore dei modi”.

Al termine dell’incontro l’associazione Ce steva ‘na vota ha allestito un rinfresco nel chiostro dell’Abbazia, dove a seguire si è tenuto un concerto di musica bizantina eseguito dal coro di San Basilio

 

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