Politica

Velletri – Trivelloni (Patto Popolare) sulla lettera di Fazzone a Pocci: “Forza Italia senza rappresentanza in Giunta, urge confronto pubb

Forse complice anche la calura agostana ed il periodo vacanziero, coinciso peraltro con l’affannosa rincorsa dei partiti alla sospirata presentazione delle liste elettorali in vista delle Politiche del 25 settembre, di questo documento ne siamo venuti fortuitamente a conoscenza solo pochi giorni fa.

Ma è una comunicazione che rischia di provocare novità sostanziali negli equilibri della maggioranza che sostiene l’Amministrazione comunale di Velletri, che si appresta all’ultimo anno prima del ritorno alle urne.

Posto che la delicatezza dell’argomento imporrebbe di sentire i due Consiglieri comunali delle liste interessate (Salvatore Ladaga e Fabio Messori, ndr) che intervisteremo nei prossimi giorni, partiamo da chi, come la dirigenza locale di Patto Popolare, è parte integrante del gruppo.

E’ noto a chi mastica politica cittadina che, a Velletri, Forza Italia e Patto Popolare sono di fatto una entità coriacea e anche unità. Lo sono state durante le elezioni del 2018 conclusesi con il loro appoggio al ballottaggio dell’attuale Sindaco Pocci e poi ancora in questi ultimi 4 anni, nelle diverse competizioni elettorali che si sono susseguite. Ed è quindi proprio alla compagine ex democristiana dei popolari veliterni che rivolgiamo le nostre domande.

Tutto nasce dalla scelta dell’Assessore Alessandro Priori, che era stato al primo turno il candidato sindaco sostenuto sia da Forza Italia che da Patto Popolare, nonché dalla civica di Messori, di lasciare Forza Italia ed aderire ad Azione, il partito di Carlo Calenda.

Una scelta che ha scatenato la reazione del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone, che con una missiva del 2 agosto (ben 23 giorni fa, quindi) si è rivolto al Sindaco veliterno, Orlando Pocci, comunicando la richiesta di riassegnazione delle deleghe assessorili in capo allo stesso Priori. “Alessandro Priori – si legge nella lettera a firma del sen. Claudio Fazzone – ha comunicato la sua scelta di entrare a far parte di un nuovo partito politico…scelta personale legittima, che rispettiamo, ma a fronte della quale è evidente che il ruolo nella giunta comunale di Velletri, che Priori ricopriva per conto di Forza Italia, debba essere riassegnato. Pertanto nei prossimi giorni sarà cura del capogruppo in consiglio comunale, Salvatore Ladaga, provvedere a fornire il nominativo del nuovo assessore di riferimento di Forza Italia”.

Toni garbati ma perentori, quelli di Fazzone, in una lettera ufficiale che sembrerebbe essersi “persa” nel protocollo, visto che da voci di corridoio il Sindaco avrebbe negato di averla letta.

Ci siamo allora rivolti a Lamberto Trivelloni, ideatore e coordinatore di Patto Popolare Velletri, per chiedergli cosa pensasse di quanto accaduto.

“Il protocollo? Non lo sappiamo se l’ha ricevuta o meno, ma adesso può leggerla serenamente sul vostro giornale, no?”.

Beh, non fa una piega. Iniziamo dalle cose concrete e dalle vostre critiche apparse sui social per l’elevato costo della Tari recapitata quest’anno ai cittadini di Velletri. “L’amico Orlando Pocci – si legge in un suo post – dovrà spiegarci pubblicamente perché si vanta di un avanzo di bilancio milionario e non ha abbassato la Tari ai cittadini. Il Comune è una impresa pubblica che non ha nel suo dna l’utile di bilancio. Ciò che spende deve essere proporzionalmente pagato dai cittadini e ciò che avanza deve limitarne i sacrifici. Eccome se gli porremo la domanda. E mica soltanto questa!…”. In virtù di queste sue parole ci viene spontaneo chiedervi che fine ha fatto la vostra battaglia sulla riduzione delle imposte locali e della Tari in particolare? In fondo era contenuta anche nel vostro “papiro” programmatico, che a beneficio dei lettori “rispolveriamo”…

“Abbiamo parlato due mesi fa con Pocci di abbassare la Tari e abbiamo fatto una proposta anche a mezzo stampa. Purtroppo, però, non l’abbiamo trovato per niente disponibile. E non se ne comprende il motivo. Negli ultimi 20 anni il costo della raccolta dei rifiuti cittadini si è quintuplicato. Noi di Patto Popolare Velletri questo problema ce lo siamo posti più e più volte ma di risposte non ne abbiamo mai avute. Così come quelle postegli sulle vere intenzioni che ha nella realizzazione di un impianto di bio metano a Colle Rosso. Si, il Comune si sarà pure opposto al Tar ma la società Volsca Ambiente, di cui siamo soci e fondatori, va avanti imperterrita su quella strada…ed il mese scorso in quella società Pocci ha pure confermato l’amministratore che fu nominato da Servadio proprio per realizzarlo e che quell’impianto l’aveva fortemente voluto.

Ci vuole un po’ più di chiarezza, insomma. A noi sul confermare o meno quell’incarico e magari a che condizioni, non ci ha chiesto di esprimere un parere nessuno. E neanche sul fatto di riconoscere due componenti del cda ad Albano nella medesima società. E lo abbiamo appreso dalla stampa”.

Chiara la vostra insofferenza. Ma perché accade questo, secondo voi? Imperizia o malafede?

“Non sappiamo cosa pensare. Forse una scarsa educazione politica. Pensi, a Velletri vi è un nuovo partito in maggioranza e senza che nessuno ne abbia discusso (Azione di Calenda) mentre la vecchia componente di Forza Italia e di Patto Popolare che in quella coalizione vi era dall’inizio, non è più neanche rappresentata in seno alla Giunta comunale. Modificano, spostano, tutto in famiglia? Boh, forse noi di quella famiglia non facciamo parte e comunque a noi questo metodo non piace affatto. Forse qualche rappresentante della Sinistra locale ha i suoi motivi per accettarlo o far finta di niente, ma noi del centro moderato e civico non ci sentiamo di condividerlo”.

Viene da etichettarvi come chiari, tignosi e pure coerenti. Ci sembra di tornare a 20 anni fa, quando queste rimostranze le facevate a Bruno Cesaroni. Ma non possiamo credere che non ci sia qualcosa d’altro…

“E cosa dovrebbe esserci? A noi piace parlare di politica con serietà e verità. Ed è proprio per questo che non siamo soddisfatti neanche un po’ delle opere e delle soluzioni in extremis da “ campagna elettorale”. Quelle cioè fatte solo a ridosso delle elezioni e in piena zona Cesarini per gli allocchi che vi abboccano! E poi: “Avanzano 10 o 20 milioni di euro dal bilancio? ma allora perché le tasse per i cittadini non calano? E – solo per farle un esempio – perché con la pista d’atletica più fatiscente del Lazio, forse la finiscono solo la settimana prima di andare a votare? Glielo abbiamo già certificato tempo fa, la cura dello Stadio e il suo ammodernamento lo si deve alla disponibilità di semplici cittadini. Sennò sarebbero in una giungla. Ricorda le foto? E poi confondono le manifestazioni  “pappa e ciccia” con la programmazione che deve essere funzionale ad attrarre turismo e che non si riduca quindi solo alla cura del tempo libero locale. Ecco perché non gli occorre tenere aperti i Musei nel periodo ferragostano. E dei servizi sociali allo sbando ne vogliamo parlare? Noi di Patto Popolare, insieme a Forza Italia e ai consiglieri Messori e Ladaga, vogliamo un confronto pubblico il prima possibile con il Primo cittadino per parlare proprio di queste cose.

Anzi, faccia in modo che ci sia tutta la maggioranza che lo sostiene, che è meglio. Il “dividi ed impera” del parlare singolarmente ad uno alla volta, a chi si e chi no, a pochi mesi dalle elezioni non funziona. Non può funzionare. E comunque noi non lo accettiamo! Anzi, rischia di esacerbare ancora di più gli animi e non vorremmo che poi si arrivasse ad alzare troppo i toni. Vogliamo discutere, non litigare”.

Condivisibile, in fondo porre riflessioni in modo sereno paga di più e magari può raggiungere anche soluzioni più condivise!

“A noi non occorre di certo un calmante per riuscirci”.

No?

“È che abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato il come si fa a prenderlo nel fondoschiena in silenzio. E neanche ci interessa sperimentarlo. Sennò – prima o poi – chi continua a provarci, qualche calcio nelle parte bassa dei pantaloni deve pur aspettarselo, o no? Perché purtroppo la pazienza non è una fonte inesauribile. Del resto, a noi ci basta solamente che quella fumosa casa di vetro di cui il Pd di Velletri si vanta e ciarla da 15 anni a questa parte, pulisca un pochino le pareti e faccia chiarezza sulle questioni che abbiamo serenamente sollevato. Non ci occorre altro. Basta che sia una cosa celere e comprensibile per tutti”.