Cronaca

Arrestato il padre del 25enne ucciso ad Anzio: ha accoltellato i due buttafuori del locale. Amareggiati i residenti

Col passare delle ore, in un territorio ancora scosso dal tragico omicidio che è costato la vita al 25enne Leonardo Muratovic, vanno emergendo nuovi particolari sull’assassinio. Sarebbe infatti iniziata in un locale lungo Riviera Vittorio Mallozzi la lite che ha portato all’omicidio del 25enne di Aprilia, una promessa del pugilato, colpito nella notte tra sabato e domenica con una coltellata che non gli ha lasciato scampo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, e riportato dalle agenzie, il 25enne era insieme alla fidanzata e ad altri amici in un discopub sulla spiaggia quando è scoppiata una rissa con altri ragazzi per motivi in corso di accertamento. La litigata è poi proseguita all’esterno e uno dei partecipanti avrebbe estratto un coltello colpendo Muratovic, giovane di origini croate.

Al momento resta ancora ignoto il movente, ma proseguono le indagini da parte dei poliziotti del Commissariato di Anzio e dei colleghi della Squadra Mobile di Roma per individuare gli aggressori che sono fuggiti via subito dopo l’omicidio, facendo perdere le proprie tracce.

Nel frattempo è stato sequestrato il locale dove è avvenuto l’omicidio, per meglio consentire agli inquirenti di portare avanti le indagini. Nelle ultime ore è stato poi fermato anche il padre della vittima, visto che l’uomo è accusato di aver aggredito ed accoltellato a sua volta, davanti al Commissariato, dopo che erano stati ascoltati nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Leonardo, due “buttafuori”, ritenendoli colpevoli di non aver sedato la lite.

Leonardo Muratovic

Sangue chiama sangue: tensione davanti al Commissariato di Anzio dove si trovano ancora i familiari di Leonardo Muratovic, il 26enne di origini croate ucciso davanti a una discoteca. Tra loro il padre che ha accoltellato due buttafuori, e alcuni amici della vittima con lui ieri sera in discoteca. Una ragazza, in particolare, è tenuta dagli agenti all’interno: “Quando sono usciti da un locale c’era una massa, non ha visto niente. Non è indagata, perché non la fate uscire?” gridano ai poliziotti quanti stanno presidiando da ore all’uscita del commissariato. “Hanno visto un loro amico morire – urla una donna – lasciateli stare ora”.

Sgomenta la cittadina costiera dell’hinterland capitolino, ma i suoi residenti non si dicono sorpresi e in tanti parlano di “città fuori controllo” mentre davanti a una gelateria di fronte al chiosco del lido Bodeguita, ora transennato tra staccionate rotte e macchie di sangue in terra, ci sono ancora i resti dell’ennesima notte di violenza diventati adesso reperti da analizzare per la Scientifica.

“Da anni in quel punto si radunano i ragazzi di sera e ogni anno puntualmente si verificano episodi simili con feriti, sapevamo che prima o poi qualcuno avrebbe anche potuto rimetterci la vita”, dicono ricordando anche un’ordinanza comunale del Sindaco che evidentemente ha avuto poco effetto. Il sindacato di Polizia del Coisp invece punta il dito sulla “cronica carenza di personale che si ripercuote sul controllo del territorio” causa di “risse e gli episodi di violenza, specialmente nelle zone della movida estiva in tutto il Paese all’ordine del giorno”.

La lite è scoppiata intorno alle 2 della scorsa notte proprio sulla spiaggia del lido, che di sera si trasforma in uno dei lounge bar della zona ieri fatalmente diventato molto più rischioso di un ring per Leonardo. Il giovane era con degli amici e la fidanzata quando ha cominciato a battibeccare un un altro gruppo. Dopo una serie di minacce e spintoni entrambi i gruppi, compreso il 26enne, sarebbero stati allontanati fuori dalla security e, usciti in strada, avrebbero deciso di ‘risolvere’ la questione. Ma lì il fisico da pugile di Muratovic non è bastato a difendersi: dopo una coltellata al petto si è prima accasciato su una staccionata di legno davanti a una gelateria per poi finire in terra perdendo sangue ed è morto poco dopo essere stato trasportato in ospedale.

Il giovane, che viveva ad Aprilia, in passato aveva disputato diversi match tra i dilettanti in Italia e all’estero nella categoria pesi medi e si allenava alla palestra Phoenix di Pomezia. Era pugile fin da quando era adolescente. Sui social gli amici lo descrivono come “un ragazzo tranquillo, con la famiglia alle spalle”. La Federazione Pugilistica italiana ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un messaggio ricordando la vittima: “Ciao Leonardo. Rip Campione”. 

AGGIORNAMENTOTentato duplice omicidio. Per questa accusa è stato arrestato il papà di Leonardo Muratovic, il pugile ucciso nella notte davanti a un locale di Anzio. Uno dei due buttafuori accoltellati nell’androne del commissariato, dove si è appena presentato l’avvocato del padre di Leonardo, è ancora sottoposto a intervento chirurgico ma non è in pericolo di vita mentre il collega è tuttora ricoverato all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno con una prognosi di 25 giorni.

Titolare delle indagini il magistrato Vincenzo Bufano della Procura di Velletri.

Leonardo Muratovic
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