E’ un fiore che è stato reciso non appena sbocciato, ma che non smette di emozionare e attrarre amore, in un alveare di corale affetto per quel suo destino che ha raggelato tutti ma che non evita che siano in tanti, ogni giorno, ad avere una preghiera, o quantomeno un pensiero per lei. Lei è Lavinia Montebove, la bimba assurta suo malgrado agli onori della cronaca per il gravissimo incidente di cui è stata vittima nell’agosto del 2018, quando il suo corpicino da bimba di appena 16 mesi, è stato colpito e ferito, quasi mortalmente.
Da allora in tanti si sono stretti al dolore della sua famiglia – nel cui giardino è sbocciato un altro fiore – senza che si sia però mai persa la speranza in un miracolo. Nell’attesa dell’imponderabile, tuttavia, si lotta per la giustizia e per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto accaduto, sperando che certe tragedie non abbiano più a ripetersi, e la prescrizione non cada come una scure su una vicenda cui si deve quantomeno porre il punto esclamativo di una sentenza.
Nei giorni scorsi ha commosso in tanti la dedica arrivata dal cantautore Fabio Concato, che profondamente colpito dalla triste storia di Lavinia, le ha dedicato una versione del suo brano più celebre, “Fiore di Maggio“.
Un Fiore per Lavinia, quello che il 68enne artista milanese ha dedicato alla piccola veliterna, che lo scorso mese ha compiuto 5 anni, 3 e mezzo dei quali passati in uno stato vegetativo di minima coscienza.
“Ciao Lavinia, bimba bella. Io sono Fabio, quello che ha scritto Fiore di maggio. Quella canzone che, ho saputo, ti piace tanto. Allora eccone una versione particolare, sussurrata, tutta per te. Quasi fosse una ninna nanna che ti dedico con tutto il mio cuore. Ciao Lavinia, bimba bella”.
Parole, quelle del celebre cantautore lombardo, che hanno emozionato i familiari di Lavinia e commosso tutti coloro che si sono avvicinati alla sua storia. E quel fiore, sembra quasi ripetere quel suo “stammi vicino e tienimi la mano...”.