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Meno voli a Ciampino, slitta di 5 giorni il “Piano Antirumore”

Aeroporto_Ciampino

Limitare i disagi per i viaggiatori dei voli low cost che atterrano all’aeroporto di Ciampino e che, in virtù della sentenza del consiglio di stato sul ‘Piano Antirumore’, sono dirottati in queste ore nello scalo romano di Fiumicino.
Questa, in sostanza, una delle motivazioni alla base del decisione del Tar del Lazio che ha deciso il differimento di 5 giorni dell’entrata in vigore della decisione.
Il differimento, viene spiegato, dell’esecuzione della nota con la quale l’Enac ha ridotto con effetto immediato la capacità dell’Aeroporto di Ciampino per effetto della sentenza del Consiglio di Stato del 18 ottobre scorso che ha messo la parola fine al contenzioso tra Ryanair e il Ministero sull’applicazione del Piano di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore della struttura aeroportuale.

La decisione è contenuta in un decreto cautelare monocratico pubblicato nell’ambito di un ricorso proposto da Ryanair Dac. Con il ricorso in questione, la Compagnia aerea contesta sia la nota dell’Enac sulla capacità aeroportuale, sia la NOTA emessa il 19 ottobre 2021 con la quale è stato disposto con effetto immediato la riduzione della capacità aeroportuale per: massimo 65 movimenti giornalieri schedulati (includendo i voli cargo che non sono comunque soggetti a limitazioni); massimo 61 movimenti giornalieri non schedulati di aviazione generale; massimo 2 movimenti giornalieri di voli di Stato. Esclusi, però, i voli militari, in emergenza, umanitari, ospedale, SAR e antincendio.

“Il Tar ha ritenuto che “pur costituendo gli atti impugnati pedissequa applicazione della sentenza di questa Sezione n. 3236 del 2021, confermata in appello dal Consiglio di Stato con sentenza n. 6976 del 2021 – si legge nel decreto – la loro esecuzione con decorrenza immediata è suscettibile di arrecare un pregiudizio grave ed irreparabile, in relazione alla necessità della cancellazione dei voli (già programmati, e per i quali erano stati acquistati i biglietti) per i quali non è possibile una riallocazione istantanea sull’aeroporto di Fiumicino, con intuibili disagi anche per l’utenza”.

Al fine di scongiurare questo pregiudizio, il presidente della terza sezione del Tar del Lazio ha ritenuto di disporre “una breve dilazione della entrata in vigore dei provvedimenti stessi, di minima entità e tale da non arrecare un vulnus agli interessi pubblici che l’Amministrazione intende perseguire”.
Udienza collegiale in camera di consiglio fissata il prossimo 17 novembre.

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