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Tokyo, l’Italia fa la storia dell’Atletica: Jacobs oro nei 100, Tamberi oro nell’Alto

L’Italia fa la storia dell’Atletica Leggera ai Giochi Olimpici di Tokyo. Nei 10 minuti più emozionanti che si poteva mai immaginare sono arrivati 2 ori per la spedizione olimpica, che era stata sin qui avara in termini di medaglie del metallo più pregiato (in pochi minuti siamo così passati da 2 a 4, col medagliere che sorride).

Foto SkyTg24:Tamberi e Jacobs

Impresa storica per Marcell Jacobs che vince la medaglia d’oro nei 100 metri ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 con il tempo di 9.80 nuovo record italiano ed europeo.

Lo sprinter azzurro ha conquistato una straordinaria, magica e soprattutto storica medaglia d’oro nei 100 metri, la gara ‘Regina’ dell’atletica leggera. Jacobs in finale ha migliorato il primato europeo portandolo a 9″80 dopo aver corso 9″84 in semifinale.

Appena 10 minuti prima era arrivato l’oro nel salto in alto con Gianmarco Tamberi, primo insieme a Mutaz Essa Barshim del Qatar, dopo che entrambi hanno saltato 2,37 metri e sbagliato i 2,39.

Subito dopo la conclusione della finale dei 100, Gianmarco Tamberi che stava festeggiando con il gesso portato a Rio 2016, é

Queste le parole a caldo del nuovo campione olimpico dei 100 piani: “E’ il sogno da quando sono bambino. In finale ho pensato che non avevo nulla da perdere, ho dato tutto, sono partito come non mai ed è successo. Vedere Gimbo vincere poi…mi sono gasato ed ho detto: ‘Perché non lo posso fare anch’io’. Sono la persona più felice del mondo”. Così ai microfoni di Rai Sport l’azzurro Marcell Jacobs ha commentato la vittoria nei 100 metri ai Giochi olimpici di Tokyo.

MARCELL JACOBS – Marcell Jacobs è nato 26 anni fa a El Paso in Texas, da madre italiana (Viviana Masini) e padre texano, ed è cresciuto in Italia con l’atletica nel sangue. Si è avvicinato allo sport praticando la pallacanestro e subito dopo si è lasciato conquistare dal calcio, che ha fatto emergere le sue grandi doti da velocista. Sulla pista di Desenzano del Garda ha affinato il suo talento, convogliandolo gradualmente nel salto in lungo: nel 2013, prima di un infortunio al piede, ha migliorato (7.75) un primato juniores che resisteva dal 1976. Nel 2016 ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8), mentre nel 2018, dopo un problema al ginocchio, è tornato come sprinter. Nel 2019 è rientrato dopo due anni in gara nel lungo (8.05 indoor) ed è sceso a 10.03 sui 100 metri, terzo azzurro di ogni epoca, prima di siglare ai Mondiali di Doha il record italiano con la staffetta 4×100 (38.11). Nel 2021 ha migliorato più volte il personale nei 60 indoor fino al trionfo europeo di Torun, con il record italiano di 6.47. A Savona, invece, è diventato l’italiano più veloce sui 100 metri fermando il tempo sul 9″95. Papà di 3 bambini, ha una predilezione particolari per i tatuaggi.

GIANMARCO TAMBERI – Giochi di Tokyo sono stati la rivincita per Gianmarco Tamberi. Dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha privato di Rio 2016, il 29enne di Civitanova Marche

ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020.

Appassionato di basket, dal 2009 ha iniziato a praticare seriamente l’atletica sulla scia di papà Marco (finalista a Mosca 1980) e i risultati non sono mancati: è, infatti, l’unico azzurro ad aver vinto il titolo continentale outdoor (nel 2016) e indoor (nel 2019) nel salto in alto.

Primatista italiano della specialità, Tamberi è stato prima soprannominato Half-shave (Mezza-barba) e poi Gimbo. Ha un passato da betterista, avendo suonato nel gruppo ‘The Dark Melody’ con un classico repertorio rock anni Settanta.

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