POLITICA

Marino – Destino dell’ex Palaghiaccio ancora incerto. Trinca: “Mobilità della zona critica”

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Il destino del Palaghiaccio di Marino è tornato a prendere posto nel dibattito comunale. Nella seduta consiliare in streaming di oggi, un’Interrogazione fatta dai consiglieri di minoranza Stefano Cecchi, Remo Pisani, Sabrina Minucci e Cinzia Lapunzina ha riportato all’attenzione lo stato di abbandono in cui riversa l’edificio. Quest’estate a sollevare le polemiche sul degrado della struttura era stato il Segretario del Pd di Marino Sergio Ambrogiani in una nota stampa.

Lungo il silenzio sul futuro di questo edificio sito in zona Cava dei Selci. Un luogo che tutti i marinesi, e non solo, hanno a cuore, sia per essere stato un posto di ritrovo come palaghiaccio, ma ricordato anche per aver ospitato numerosi artisti del calibro dei Nirvana, Frank Sinatra, i Dream Theatre, Gigi D’Alessio, Guccini e altri nomi famosi della musica internazionale e nazionale. Negli ultimi anni si vociferava che la struttura dovesse diventare un supermercato poiché era stata acquistata dalla società Esselunga, ma poi il dibattito è tornato nel silenzio mentre continua ad imperversare l’ abbandono.

I consiglieri di minoranza Cecchi, Lapunzina e Pisani, nella seduta consiliare hanno chiesto di sapere quali fossero le intenzioni dell’Amministrazioni riguardo questa struttura, chi fosse l’attuale proprietario e quali rapporti economici esistessero con il Comune. L’interesse dei consiglieri per l’edificio è stato mosso anche dalla preoccupazione circa la pericolosità dello stabile.

In base a quanto dichiarato dall’Assessore all’Urbanistica di Marino, Andrea Trinca, l’ex Palaghiaccio è di proprietà della Società Esselunga S.P.A. dal 28 ottobre 2015, la quale ha proposto all’Amministrazione di realizzare una grande struttura di vendita, dopo un’apposita riqualificazione degli spazi.

Tra il Comune di Marino ed il proprietario dell’immobile non risultano istanze, ma solo comunicazioni di tipo interlocutorio. Ma non ci sono degli strumenti normativi che consentono alla Pubblica Amministrazione di obbligare il proprietario a fare delle ristrutturazioni, a meno che non vi siano evidenti pericoli per la pubblica incolumità, e – stando a quanto riferito – non è questo il caso.

Tuttavia ciò che porta l’ex Palaghiaccio a restare ancora fermo sembra essere la sua posizione. La struttura è infatti ubicata in un crocevia per gli autoveicoli che si indirizzano verso l’Appia o verso coloro che da via della Repubblica si dirigono al centro di Marino. “La struttura di grande e media vendita che avrebbe proposto Esselunga comporterebbe un carico antropico – ha dichiarato l’Assessore Trinca – che graverebbe di molto sulla viabilità in entrata e uscita verso Roma e verso Santa Maria delle Mole”.

“Il Palaghiaccio occupa una centralità urbanistica importante nei pressi del nodo viabilistico più complicato di Marino. Non va trattato come un edificio distaccato dal resto – ha proseguito Trinca – ma come parte integrante di un sistema che trova un senso nel Piano Urbanistico. Il Palaghiaccio comprende anche i parcheggi e gli edifici dietro. I Lavori Pubblici devono far fronte ad una domanda, in termini di servizi, alla quale il territorio, così com’è, non risponde.”

L’Amministrazione di Marino dunque, di fronte alle proposte del privato, non si pone né in un atteggiamento di apertura né di chiusura. L’edificio e tutta l’area che lo circonda dovranno essere certamente riqualificati, ma c’è la forte criticità della mobilità che in quel punto non può consentire un afflusso di persone o veicoli troppo grande. “Non sappiamo se la società abbia sottovalutato l’impatto urbanistico” ha precisato in merito l’Assessore Trinca.

Nel corso della risposta all’Interrogazione dei consiglieri di minoranza, l’Assessore ha anche fatto riferimento ad un progetto realizzato dagli studenti della facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza coordinato dalla professoressa Alessandra Capuano. Il progetto è stato esposto durante la manifestazione Appia Day dello scorso 11 ottobre ed è a disposizione negli Uffici di Urbanistica. Lo studio prevede il ripensamento di tutti gli attraversamenti, compreso quello dell’Appia.

“Per ora diciamo di no alla proposta di Esselunga – ha concluso l’Assessore Trinca – nell’attesa che si risolva la problematica di carattere viabilistico.”

Elisabetta Di Cicco

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