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Rocca di Papa – Posizionata e benedetta una Croce sul Monte Iano

Croce Monte Iano 6

Ieri mattina, a Rocca di Papa, alcuni volenterosi cittadini, fra i quali dei membri della Confraternita della Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo e diversi residenti, si sono raccolti sul colle denominato Monte Iano, dove il parroco, Padre Saverio, ha benedetto un’imponente Croce Cristiana in legno. Questo colle è il “cono di scorie” più imponente del Vulcano Laziale, alto 949 m s.l.m. ed è situato sul bordo dell’antica caldera dei Campi d’Annibale, una meta ambita da turisti, camminatori e appassionati di trekking.

Croce Monte Iano 6


Qui, martedì della scorsa settimana, gli stessi cittadini hanno piantato a terra questa Croce, dopo averla trasportata a spalla fin sopra la vetta, e ieri si sono radunati di nuovo insieme a Padre Saverio per la sua benedizione. Il luogo è stato accuratamente ripulito e sistemato dai cittadini per accogliere uno dei simboli più antichi del Cristianesimo e segno dell’amore di Gesù, scelto dal gruppo “per rappresentare qui la grandezza di Dio che si esprime nella bellezza della natura e come monito a rispettarla sempre”.

Croce Monte Iano 5
Croce Monte Iano 4
Croce Monte Iano 3
Croce Monte Iano 2
Croce Monte Iano 1


La Croce era stata realizzata durante gli scorsi anni per essere utilizzata nella rappresentazione della Santa Passione che si svolge ogni anno nella cittadina, ma troppo pesante ha poi lasciato il posto a una più leggera. Per evitare che la stessa Croce restasse in disuso e fosse destinata alla macerazione, questi cittadini hanno restaurato il legno e riportato alla luce questa realtà da mettere a disposizione dell’intera comunità, “con la speranza di potere organizzare in futuro anche delle Via Crucis fra i boschi”.


Comuni cittadini che insieme a Padre Saverio si sono spesi per valorizzare al meglio il territorio di Rocca di Papa, con l’intento di continuare nell’opera di restaurazione di tutte le Croci presenti sulle alture rocchigiane. La prossima tappa potrebbe essere la Croce di Monte Faete, risalente al 1926. La bellezza dei luoghi unici e spettacolari dei Castelli Romani ha bisogno dell’amore di tutti e della sinergia fra Enti e Cittadini per produrre sviluppo e mantenere al meglio la natura che li circonda, ricca di storia e cultura.
                             

                                                                                                EL

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