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Commozione ad Ariccia per i funerali del Sindaco Roberto Di Felice

funerali di felice ariccia

Mestizia e commozione, nella città di Ariccia, che si è letteralmente fermata, questo primo pomeriggio, per tributare l’ultimo saluto al Sindaco Roberto Di Felice, che nella giornata di martedì 12 febbraio, a meno di 2 mesi dal suo 62° compleanno, si è dovuto arrendere agli effetti del terribile male che lo aveva colpito da tempo.

funerali di felice ariccia

Un male, inesorabile, che non ha saputo porre un freno alla sua voglia di incidere sulla città che tanto amava, sino ad indurlo a portare avanti l’attività amministrativa finché le forze glielo hanno permesso.

In migliaia si sono riversati su Piazza Di Corte, davanti il sagrato della chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, dove sono state celebrate le esequie. Al mattino il feretro del Primo cittadino ariccino è stato trasportato presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi, per la Camera Ardente.

Ti ho sentito parlare più di una volta in varie occasioni e il tuo principio di vita potrebbe essere espresso in questa frase “Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.” Ciao

Poi la celebrazione dei funerali, cui hanno preso parte le autorità regionali (con in testa il vicepresidente regionale Daniele Leodori), metropolitane e dei Comuni limitrofi, compresi i sindaci castellani (compreso il sindaco di Filettino che aveva un gemellaggio e amicizia col Sindaco), il deputato Fdi, Marco Silvestroni, il senatore Pd, Bruno Astorre.

Tutta la Giunta comunale, trainata dalla vicesindaca reggente Elisa Refrigeri, ed affiancata dai membri del Consiglio comunale, ha preso parte alla funzione religiosa, celebrata da Don Gianni Masella e concelebrata da Don Angelo, amico del compianto sindaco.

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Presenti anche i Gonfaloni di diversi Comuni, unitamente alle Polizie Locali di diverse città. L’ordine pubblico e la sicurezza sono stati affidati alla Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri.

In tanti hanno ricordato le qualità umane di Roberto Di Felice, un uomo d’altri tempi per l’orgoglio, la tenacia e la caparbietà con le quali sapeva anteporre i valori più elevati, mettendoli a disposizione della comunità che tanto amava e che nel 2016 gli aveva riservato una vittoria travolgente, col 58% dei consensi e l’elezione a Sindaco sin dal primo turno, lui che nel 2011 subì la beffa di una sconfitta al ballottaggio, che fu risicata e contestata.

Da evidenziare le parole della vicesindaco Elisa Refrigeri, che in un post ha salutato così il defunto sindaco ariccino: “Ti ho sentito parlare più di una volta in varie occasioni e il tuo principio di vita potrebbe essere espresso in questa frase “Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi”. Ciao Roberto, uomo di poche parole ma tanta saggezza…”.

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