CRONACA

Riprese le ricerche del 33enne affondato nel Lago Albano. Tristezza sul lungo lago di Castel Gandolfo, arrivati i parenti del giovane

Sono riprese questa mattina, poco dopo l’alba, le operazioni di recupero del giovane di origini siciliane, che risulta disperso da ieri pomeriggio nelle acque del Lago Albano, a Castel Gandolfo. Il 33enne, nato a Palermo ma cresciuto a Naro, nella provincia di Agrigento, e da qualche tempo residente a Roma, era arrivato nel bacino lacustre dei Castelli Romani in compagnia del fratello 30enne e della compagna di quest’ultimo.

La tragedia si é consumata quando é scivolato dal materassino sul quale aveva preso il largo, non riuscendo a risalire sullo stesso, fino ad essere inghiottito dalle acque.

Le indagini sono coordinate dalla Polizia di Albano, che ha raccolto le testimonianze, mentre i vigili del fuoco sommozzatori di Roma sono impegnati nelle ricerche in acqua. Le ricerche dei sub sono riprese con mezzi e robot scandagliatori nel punto dove sarebbe annegato, come riferito da alcuni ragazzi che stavano su un pedalò e lo avrebbero visto andare giù, facendo scattare l’allarme.

Il giovane lavorava a Roma, in una società che si occupa di energia. Nella giornata di ieri anche diversi parenti sono partiti dalla Sicilia e stanno assistendo, col dolore nel cuore, alle operazioni di recupero.

Quanto sta accadendo ricorda tristemente la tragedia dello scorso anno, quando il corpo di Elnur Babayev, il 29enne dell’Azerbaigian annegato nel lago, venne recuperato solo diversi giorni dopo.

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