POLITICA

Solo un ‘Pesce d’Aprile’ il dietrofront del dimissionario Lorenzon: Genzano avrà il Commissario

Lo ammettiamo. L’articolo sull’Infiorata coi fiori finti resterà imbattibile. Con un’eco in grado di farlo restare agli annali. Eppure anche quest’anno il Pesce d’Aprile sembra esserci riuscito bene, se é vero che non appena pubblicato l’articolo sul dietrofront di Daniele Lorenzon siamo stati subissati di richieste di conferma e di commenti tutt’altro che disinteressati rispetto a quanto dall’articolo appena pubblicato andava emergendo.

Si trattava, nella realtà, di un Pesce d’Aprile, che “Castelli Notizie” ha deciso di confezionare in ossequio ad una antica tradizione, seguita in diversi Paesi del mondo, che consiste nella realizzazione di scherzi da mettere in atto proprio il 1º aprile. 

Una tradizione che la nostra testata ha iniziato nel suo secondo anno di vita: era infatti il 2012 quando, in virtù delle ingenti nevicate di quell’inverno, pubblicammo la notizia che “con una clamorosa decisione del Governo, concertata col Ministero dell’Istruzione e fatta metabolizzare anche alla Polverini e a Zingaretti in una tavola rotonda in Regione, le scuole sarebbero rimaste aperte sino al sabato prepasquale, onde recuperare i giorni persi durante le chiusure per le nevicate di febbraio”. Una notizia che costituì un vero e proprio spauracchio per migliaia e migliaia di studenti, fino a che non venne svelata la burla.

Tra chi ha ritenuto inverosimile l’ipotesi di un passo indietro del dimissionario Primo cittadino genzanese (avvantaggiati i diretti interessati, chiaramente a conoscenza della burla), in tanti hanno accolto con stupore la notizia, che ha avuto in poco più di 3 ore oltre 10mila visualizzazioni di pagina e diverse condivisioni attraverso i social, a dimostrazione di quanto l’argomento fosse “caldo” e quanto il Pesce d’aprile fosse stato tale da far abboccare in tanti all’amo. Nonostante alcuni hanno subito gridato al “Pesce d’aprile”, senza farne mistero; nonostante ciò non sono mancati coloro che hanno preso per buona la notizia, commentandola. Non é mancato neppure chi – e nel calderone dei social non mancano mai – ha preferito metterci in guardia con un tutt’altro che salomonico “spero che siate consapevoli, qualora la notizia sia infondata, del vostro basso livello di professionalitá”. Non sappiamo se converrete con chi s’é mostrato impietoso di fronte al nostro humor, ma ci auguriamo di avervi strappato un sorriso e di averlo fatto anche col giovane Daniele Lorenzon, finito suo malgrado per essere protagonista del nostro “scherzo”. D’altronde di ironia e sarcasmo, nonostante la delicatezza del ruolo, non ha mai difettato, dimostrando di avere il sorriso per affrontare le innumerevoli prove che si é trovato ad affrontare.

Nonostante l’indigestione da sushi e gli effetti del “jet leg” l’ormai ex Primo cittadino di Genzano non ha avuto il benché minimo ripensamento, nonostante l’amarezza di veder infranto il suo desiderio di spendersi per la sua città, fino alla fine del mandato.

Alle origini del Pesce d’Aprile: cos’é

(fonte Wikipedia) La tradizione del Pesce d’aprile, seguita in diversi paesi del mondo, consiste in uno scherzo da mettere in atto il 1º aprile. Lo scherzo può essere anche molto sofisticato e ha lo scopo di creare imbarazzo nelle vittime, in altri casi è solo un sistema per divertirsi fra amici.

Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Si considera che sia collegato all’equinozio di primavera, che cade il 21 marzo. Prima dell’adozione del Calendario Gregoriano nel 1582, veniva osservato come Capodanno da diverse culture distanti, come l’antica Roma e l’India. Il Capodanno era in origine celebrato dal 25 marzo al 1º aprile, prima che la riforma gregoriana lo spostasse indietro al 1º gennaio. In seguito a ciò, secondo una prima versione sull’origine di questa usanza, si creò in Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto pesce d’aprile.

Ma dato che l’usanza è un po’ comune a tutta l’Europa, alcuni studiosi sono andati un pochino più indietro nel tempo e hanno ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età classica, ed in particolare hanno intravisto sia nel mito di Proserpina che dopo essere stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia alcune possibili comunanze con l’usanza attuale.

Diversi mezzi di comunicazione di massa hanno deliberatamente o involontariamente diffuso in molti paesi diversi pesci d’aprile (per gli inglesi April fool’s day, per i tedeschi Aprilscherz). Persino giornali e televisioni considerate serie considerano il primo aprile un giorno in cui è lecito far passare per informazione corretta bufale anche notevoli. Ogni anno in questo giorno compaiono delle notizie vere che poi si rivelano false…

E anche noi di “Castelli Notizie”, anche quest’anno, non siamo stati da meno…

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